All’Auditorium Parco della Musica di Roma si è alzato il sipario sulla 17° edizione Festival Internazionale del Cinema, da quest’anno diretto da Paola Malanga, tornato ad essere festival competitivo con tanto di giuria, dal 13 al 23 ottobre. Film, retrospettive, incontri ravvicinati con le star, masterclass, così dopo la cerimonia inaugurale presentata da Geppy Cucciari sul red carpet e in sala Sinopoli il regista premio Oscar James Ivory ha ricevuto il premio alla carriera e presentato al pubblico il suo docufilm A cooler climate realizzato con Giles Gardner.
Il film invece scelto per l’apertura è Il colibrì di Francesca Archibugi. In sala il cast al completo da Pier Francesco Favino a Kasia Smutniak da Berenice Bejo a Laura Morante, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini e la partecipazione straordinaria di Nanni Moretti nel ruolo di uno psicanalista. Al termine del film Marco Mengoni ha eseguito dal vivo la canzone inedita di Sergio Endrigo e Riccardo Sinigallia, Caro amore lontanissimo. Il film a giorni nelle sale, procede secondo la forza dei ricordi, che permettono di passare da un’epoca a un’altra è un thriller ispirato all’omonimo romanzo di Sandro Veronesi costruito attorno alla figura di Marco Carrera un’oculista affermato la cui vita privata e professionale scorre immobile come il volo di un colibrì. Una vita confusa fra ricordi, amori sbagliati, affetti non corrisposti, incomprensioni a cui Pier Francesco Favino da una convincente prova d’attore come ormai ci ha da tempo abituato. «Il protagonista di questo film mi somiglia » ha detto Favino, “anche io non baratto i miei affetti e i miei valori piccolo borghesi”.
Diretto da Brando Quilici figlio del noto documentarista Folco, nella sezione Alice nella città abbiamo visto insieme a centinaia di bambini delle scuole di Roma Il ragazzo e la tigre, un film che ci ha ricordato La vita di Pi, il famoso film indiano diretto da Ang Lee, vincitore di numerosi riconoscimenti, dove si racconta le avventure di un giovane naufrago che si salva in compagnia di una tigre del Bengala. Protagonista è Belmani (Sunny Pawar) un orfano scampato da un terremoto in Nepal diretto a Katmandu che cerca di salvare un cucciolo di tigre catturato da una banda di bracconieri. Nel cast anche la nostra Claudia Gerini. Un film che dovrebbero vedere gli adulti. «Spero», ha detto Quilici «che il pubblico vada a vederlo al cinema, sarà un dono che potrà durare una vita intera. Questo film è per loro!»