Tutto può succedere è lo slogan del Teatro de’ Servi per la nuova stagione 2022-2023. Marco Cavallaro racconta come questi due anni ci abbiano dimostrato che la realtà supera la fantasia. Sono stati anni faticosi e incerti e il Teatro de’ Servi, in quanto tempio della comicità romana, con questa nuova stagione vuole augurare a tutti spensieratezza, svago e divertimento.
Nel programma troviamo spettacoli di prosa con volti noti come Faccia un’altra faccia di Tiziana Foschi e moltissimi spettacoli con volti nuovi e freschi come Se mi ricordo ti sposo dei Pezzi di Nerd. Un programma ricco di commedie brillanti che metteranno in scena la vita di tutti i giorni, situazioni nelle quali tutti possono riconoscersi. Storie umane, decodificate con il linguaggio dell’ironia, che porteranno a riflettere e, ovviamente, a ridere.
Non mancano anche gli spettacoli di stand-up comedy, come La Verità vi giuro, dello stesso Marco Cavallaro o Volevo nascere orfana di Annalisa Dianti Cordone. Che siano nomi noti o emergenti, sono tutti destinati a sorpepredere il pubblico e farlo divertire.
Infine, anche quest’anno non mancano i Concerti nel Parco che tra musica classica, performance e cori ci accompagneranno con degli appuntamenti da non perdere per rivivere l’emozione della musica dal vivo. Le location cambiano di volta in volta per restituire l’atmosfera più adatta ad ogni performance.
“Gli spettacoli non vanno raccontati, vanno visti” – le parole di Cavallaro rieccheggiano tra il pubblico a fine serata. Parole che sembrano quasi banali, superflue, in fondo, è ovvio che gli spettacoli vadano visti e non raccontati. Ma queste parole nascondono un significato molto più profondo. Certo, cercare di raccontare una stagione teatrale è praticamente impossibile, qualunque breve sinossi non renderà mai l’essenza degli spettacoli. Potrebbe, però, non essere così immediata l’importanza di andare a vedere uno spettacolo, un’azione dai molteplici risvolti positivi. Un esempio concreto di come la cultura genera cultura. Quando andiamo a teatro, non solo supportiamo (finanziariamente e non) il teatro come struttura e gli autori dello spettacolo, ma ci arrichiamo personalmente. Questo ci spingerà ad andare a vedere altri spettacoli e a coinvolgere anche amici e parenti, che faranno lo stesso a loro volta.
Un’azione così semplice ci arrichisce tutti. Quindi, facciamo un regalo a noi e agli altri, e non perdiamoci la nuova stagione del Teatro de’ Servi.