Torna Prima Onda Fest

Da Emma Dante a Giuseppe Muscarello passando per le periferie

Il 17 ottobre è stata presentata la conferenza stampa della IV edizione di Prima Onda Fest 2023, il festival multidisciplinare, tra teatro danza e musica, ideato e curato dal collettivo artistico Genìa. Il fitto programma si articolerà tra teatro, danza e musica e inonderà i luoghi della città di Palermo dal 25 ottobre al 6 novembre. Il festival apre il con il suo primo spettacolo a conclusione dell’ VIII edizione di Teatro Bastardo, che si è svolto a Palermo dal 5 al 22 ottobre. Cercando in questo modo di creare un continum tra due festival, per far germogliare un piccolo seme, una scintilla, un sogno, che i curatori dei rispettivi festival sperano possa diventare un robusto albero. L’idea è quella di creare un festival che duri tutto l’anno, che coinvolga seppur nella diversità, tutto il territorio di Palermo, ed apre la sua VIII edizione il 25 ottobre all’Ecomuseo MMV con Pazzetti Ticconi,

Il duo artistico che inaugurerà ufficialmente questa ottava edizione del festival, è fondato nel 2008, si muove tra danza, performance e arti visive, in collaborazione con Teatro Bastardo fest, i due apprezzatissimi danzatori e autori italiani approdano sul palcoscenico di Prima Onda con AeReA – che gli è valso il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e la nomina di “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz. La serata prosegue con Armando Punzo, per la prima volta al festival, che presenta Il figlio della tempesta. Musiche, parole e immagini dalla fortezza, lo straordinario concerto spettacolo – Premio Ubu 2018 miglior progetto sonoro e musiche originali.

Palermo detta Panhormos, ovvero città tutto porto, probabilmente in quest’ottica sarà anche una città tutto teatro, attraversata dall’idea che la diversità possa unire, le periferie, gli artisti e la cittadinanza, mostrando il dialogo tra realtà e le generazioni di artisti che all’apparenza sono distanti tra di loro, ma che sotto quest’ottica diventano più forti. Il tema scelto per questa edizione è appunto la diversità, artistica, umana, culturale, territoriale e linguistica, che Prima Onda Fest tratterà il 27 ottobre presso lo spazio Noz dei Cantieri Culturali alla Zisa, dal titolo Discorso sulla prossimità. La prossimità artistica è vista come forza piuttosto che debolezza, e porta con se il concetto che le distanze devono renderci più forti e non più deboli, conseguentemente anche la diversità è declinata attraverso lo scambio tra le diverse generazioni di artisti siciliani del panorama nazionale e internazionale non che tra i territori del tessuto urbano ed extraurbano della città, della costa sud e dei quartieri limitrofi.

Teatro La Ribalta – ph. ufficio stampa

Dal 2020 Prima Onda Fest risponde all’ esigenza che mancava in città, di collegare luigi urbani ed extra-urbani arricchendoli di arte e spettacolo attraverso le performings arts e lo spettacolo dal vivo. Il festival crea così nuovi palcoscenici riconnettendo la periferia al tessuto urbano, sperimentando nuove interazioni con il pubblico e con gli artisti. I progetti del festival nascono e si sviluppano durante tutto il corso dell’anno, sono prodotti specificatamente per entrare in contatto con i luoghi che toccano, ogni rappresentazione che sia danza, teatro o musica è stata pensata e prodotta esclusivamente per quel luogo.

Anche quest’anno protagonisti del festival, oltre che gli artisti e i collettivi, nonche le associazioni di quartiere saranno i luoghi, il festival è anticipato dall’ anteprima con Ugo Giacomazzi e Serena Ganci il 20 ottobre ai Candelai. Gli spazi saranno l’ Ecomuseo Mare Memoria Viva, Noz – Nuove Officine Zisa, la Casa della Cooperazione, il Piccolo Teatro Patafisico, La Sala Perriera ai Cantieri Culturali della Zisa, la Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina, l’ex Lavatoio.

Le tre sezioni coinvolte nel festival sono il teatro, la danza e la musica, per ognuna di queste vi sono direzioni differenti che collaborano tra di loro. La sezione danza è affidata a Giovanna Velardi, coreografa siciliana tra le più note anche a livello internazionale, fondatrice della Compagnia Giovanna Velardi e già direttrice artistica dell’associazione PinDoc (sostenuta dal MIC); quella del teatro è curato da Manuela Lo Sicco, regista, coreografa e attrice, Premio Ubu 2021; e infine Valeria Cuffaro, docente di educazione musicale e presidente  della storica associazione Curva Minore, curerà la sezione musica del festival. Alla direzione artistica del festival si affianca, da quest’edizione, un nuovo ruolo curatoriale affidato a Cristina Alga, presidente e co-fondatrice dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva, con l’idea di espandere la progettualità di Genìa in risonanza con le associazioni e i presidi culturali del territorio delle periferie della Città Metropolitana di Palermo. 

Per la sezione teatro gli artisti coinvolti sono Ugo Giacomazzi e Serena Ganci, Babel, Armando Punzo, Compagnia della Fortezza, Teatro Akropolis, Azzurra D’Agostino e Stefano Tè, Teatro dei Venti, Bernardo Casertano, Fortezza Est, Valentina Minzoni, Progetto Goldstein ETS, Stefania Ventura e Gisella Vitrano, Quintoequilibrio, Emma Dante, Sud Costa Occidentale, Domenico Ciaramitaro, FlimFlam, Il teatrino, Maziar Firouzi e Federico Pipia, Civilleri Lo Sicco, Antonella Amirante, Cie Anteprima, Teatro la Ribalta, Kunst Der Vielfalt, Antonio Viganò, Giulia Messina, Uniamoci APS. Per la sezione danza saranno Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, Ass. Culturale Van, Paola Bianchi e Valentina Bravetti, Compagnie Olivier Dubois, Ambra Senatore, CNN de Nantes, Fabio Ciccalè, PinDoc, Giuseppe Muscarello e Muxarte, per la sezione Musica Naäm Quintet, Gunda Gottschalk, Yousif Latif Jaralla, Michael Bruce Cooper, Alessandro Panicola, Curva Minore, e ancora per la sezione formazione le Compagnie Olivier Dubois, Ambra Senatore, CNN de Nantes, Thollem McDonas, Marie Lelardoux, Compagnie èmile saar.

Olivier Dubois – ph. ufficio stampa

La prima settimana del festival, dal giovedì al sabato, è dedica alla danza e il primo appuntamento sarà il 26 ottobre presso l’ Ecomuseo MMV con Paola Bianchi, coreografa e danzatrice, attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni ottanta, con i suoi spettacoli ha girato i più importanti festival nazionali e internazionali, portando avanti la ricerca intorno al corpo che spinge fino all’indagine sulla visione della coreografia per mezzo del video. 

Nella stessa giornata seguiranno alcune proiezioni, la prima alle 19.30 che racconta l’influenza della coreografa nel mondo della danza attraverso le immagini documentaristiche, La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro – Paola Bianchi, un progetto cinematografico di Teatro Akropolis – diretto da Clemente Tafuri e David Beronio – dedicato ai protagonisti dell’arte e della cultura. La proiezione del film introdurrà Brave, che alle 21.15 mostrerà al pubblico il lavoro della coreografa con Valentina Bravetti sul tema della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione, in un’indagine approfondita sulla relazione, sul supporto vicendevole, sull’accettazione di limiti invalicabili pur tendendo al loro superamento. Sul palcoscenico i due corpi si incontrano: un corpo che torna in scena dopo otto anni di assenza e un corpo che cerca una nuova modalità di presenza nella scena. 

Il 27 ottobre approda per la prima volta a Prima Onda 2023, un vero e proprio gigante della creazione coreografica contemporanea internazionale, Olivier Dubois. Coreografo e danzatore francese, eletto dal magazine Dance tra i 25 migliori danzatori al mondo, in scena con l’assolo My body of coming forth by day all’ Ecomuseo MMV. Parte integrante del programma sono i momenti di incontro, uno tra questi tratterà il tema del festival ovvero il “Discorso sulla prossimità”, presso Noz – Nuove officine Zisa. L’incontro sarà a cura di Giovanna Velardi moderato da Roberto Giambrone con gli interventi di David Baronio, Paola Bianchi, Danila Blasi, Daniela Cecchini, Olivier Dubois, Angela Fumarola, Benedict Raffin, Émilie Renouvin, Ambra Senatore, Clemente Tafuri, Salvatore Tedesco e Giovanna Velardi. Il percorso di Prima Onda attraverso la danza contemporanea prosegue il 28 ottobre con Ambra Senatore e il suo Col tempo, presso gli spazi dell’ Ecomuseo MMV, alle 21.15 e il 29 ottobre con Fabio Ciccalè, danzatore, coreografo e performer con Volevo essere gli dei: una sorta di surreale rito teurgico in cui l’autore e interprete cerca di impossessarsi dei poteri delle dodici divinità olimpiche e di godere come loro della vita eterna.

La seconda settimana del festival apre con il teatro, i protagonisti saranno due monologhi, il primo lunedì 30 ottobre con Bernardo Casertano in Dino, presso l’ Ecomuseo MMV, menzione speciale come Miglior Spettacolo straniero all’International Theatre Forum Alter Ego a Sofia, in Bulgaria – liberamente tratto da Il Re del Plagio di Jan Fabre. Il secondo monologo vedrà in scena all’ Ecomuseo MMV, martedì 31 ottobre, Valentina Minzoni con Charta. E Appena PrimaNote a margine della memoria. Nella stessa giornata torna Bernardo Casertano, che presso l’ Ecomuseo MMV, alle ore 19.30 presenta Charta. Ispirato ad “Affabulazione” di Pasolini e al “Pinocchio” di Collodi nella trasposizione di Carmelo Bene, l’ultimo tassello di una trilogia di Casertano sul tema della condizione umana in cui l’artista affronta il tema della paternità.

Mercoledì 1 novembre il teatro per bambini e famiglie prosegue con Emma Dante, regista, attrice, drammaturga che ha riscritto le favole più famose e che per Prima Onda 2023 si confronta con La Sirenetta di H.C. Andersen, presentando Il Canto della Sirena, presso Ecomuseo MMV, il progetto teatrale lascia spazio alla musica con i Naäm Quintet, progetto tra musica balcanica e latina nato nell’ambito del Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo.

Giovedì 2 novembre presso l’ Ecomuseo MMV, Se come il viso si mostrasse il core di Giuseppe Muscarello, prosecuzione dell’ultima creazione I PUPI – Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori…, presentata lo scorso luglio presso Palazzo Riso. Tappa fondamentale del processo di creazione del coreografo e performer, che nel suo lavoro indaga la trasmissione del gesto del pupo. Un gesto che esplora il carattere, la gestualità, i campi di gioco di nuovi personaggi, attraverso la creazione di una tecnica – non precostruita – di disantropomorfizzazione del corpo e la conseguente pupo-morfizzazione dello stesso. 

Nella stessa giornata segue Gunda Gottschalk, un progetto di musica della violinista e compositrice tedesca. Venerdì 3 Amadou nella pancia della balena di Yousif Latif Jaralla, cantastorie e autore di teatro e di video iracheno, seguito da cantante-chitarrista inglese Mike Cooper, una leggenda per la musica d’avanguardia che con l’utilizzo della chitarra Lap-Steel tipica della musica hawaiana e del country americano coinvolgerà il pubblico del festival.Sabato 4 novembre sarà la volta del del compositore, sound designer e regista palermitano  Federico Pipia con Maziar Firouzi in Apocalypse No – Ep.1, progetto site specific pensato per l’Ex Lavatoio comunale, che riflette sul rapporto tra tecnologia, performance e fruizione focalizzandosi sul rapporto tra uomo, macchina, manipolazione e riproduzione. La serata prosegue all’ Ecomuseo MMV, con 10 kg, versione italiana dello spettacolo della compagnia francese della regista Antonella Amirante.

Domenica 5 novembre è la volta del Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt, pluripremiata compagnia – Premio Eolo 2015 e 2018 per gli spettacoli H+G e Superabile, come migliori novità dell’anno nel settore teatro infanzia e gioventù. Premio della Critica e Premio speciale UBU 2018 per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità, Premio Hystrio – Altre Muse 2021 per aver reso la pratica teatrale strumento di inclusione sociale a 360 gradi. i continua sempre all’ Ecomuseo MMV che ospiterà Teatro la Ribalta con Ali, a seguire torna la musica con Pura bossa nova del poliedrico chitarrista Alessandro Panicola, da anni impegnato in un’attenta ricerca sulla musica brasiliana d’autore e sulle sue forme espressive più genuine e autentiche. 

Questa VIII edizione del festival si conclude lunedì 6 ottobre, presso L’ Ecomuseo MMV alle ore 18.00, con lo spettacolo (In)visibile, che sintetizza i temi messi in campo in questa edizione. La rappresentazione vede coinvolti Giulia Messina e l’associazione Uniamoci APS, attiva sin dal 2008 nel quartiere di Brancaccio di Palermo, dove svolge azioni di promozione sociale rivolte all’inclusione sociale di soggetti giovani/adulti con disabilità, in scena

Prima Onda 2023 è realizzato con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Comune di Palermo – Assessorato alle Culture – Città Metropolitana di Palermo, Con il sostegno dell’ Università degli Studi di Palermo, Institut Français, CoopCulture, Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, Associazione PinDoc, Curva Minore, in collaborazione con Corso Triennale di Studi DAMS dell’Università di Palermo, Teatri di Vetro, Le Vie dei Tesori, Sole Luna Film Festival, Settimana delle Culture, Casa della Cooperazione, Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina, I Candelai, Noz – Nuove officine Zisa, Teatro Bastardo Festival, Piccolo Teatro Patafisico, L’espace / Xinergie Spazi Creattivi, Jun.

Si ringrazia l’ufficio stampa Slp, https://genialabart.eu/prima-onda-fest-2023/