Time Pavillion, il nuovo CD del Sultanato dello Swing

È stato appena pubblicato il nuovo CD “Time Pavillion: ritmi sincopati e latini dal Sultanato dello Swing” dell’Orchestra Stabile dello Swing diretta dal suo sultano Freddy Colt.

Orchestra Stabile dello Swing di Sanremo

Il Pavillion è il pergolato che possiamo trovare nei parchi più belli ed eleganti di una città. Spesso isolato, al centro di una convergenza di più sentieri, serviva per ospitare un’orchestra e allietare con la musica chi vi passeggiava nelle vicinanze.

Questi gazebo sono – nella maggioranza dei casi – filiformi carcasse oggi prive di utilità: è infatti sempre più raro vedere bande e orchestrine che vi suonano al loro interno. A ricreare quelle atmosfere, quel gusto e quel mondo ormai perduto che apprezzava l’orchestra ci pensa il CD Time Pavillion: ritmi sincopati dal Sultanato dello Swing dell’Orchestra Stabile dello Swing diretta dal suo sultano, il maestro Freddy Colt.

Per chi come noi ha assistito alle e raccontato le ultime edizioni di “Zazzarazzaz: il festival della canzone jazzata di Sanremo”, troverà in questo CD un piacevole ricordo di quelle serate. Molte delle canzoni proposte nel disco sono infatti tratte dall’ormai consolidato repertorio dell’Orchestra Stabile dello Swing.

Aperto il CD, sul retro dell’opuscolo campeggia il ritratto ufficiale del sultano dello swing realizzato dalla pittrice ufficiale di corte Manina Syoufi.

Il fascicolo presenta numerose foto dell’orchestra e informazioni sugli interpreti, gli autori e le canzoni proposte all’interno del CD. L’introduzione all’intera opera è stata redatta dal poeta e scrittore Giuseppe Conte: le sue parole sono così puntuali ed efficaci che ci permettiamo di riproporne una delle sue parti più significative.

«I suoi Swing Kids [di Freddy Colt] spaziano da un brano all’altro con una maestria delicata e brillante. Mi fanno riflettere che esiste uno swing italiano, e che un brano di Pippo Barzizza o uno di Nicodemo Bruzzone hanno la grazia, la dolcezza, la malinconia del jazz che ascolto tutto il giorno mentre lavoro, e in cuffia quando la notte è più profonda».

Il merito di questo CD, che si inserisce nell’azione più ampia del Sultanato dello Swing, è infatti quella di presentare al pubblico lo swing italiano: ovvero mostrare che nel nostro paese, anche negli anni ’30 e ’40, c’è stato lo swing e dunque il jazz.

Tra i dodici brani proposti nel CD, sono di Pippo Barzizza Sera e Blues della solitudine, e di Enzo Ceragioli il ritmo shuffle Che musetto. Questi due maestri sono stati tra i più importanti direttori d’orchestra e arrangiatori italiani della “Swing Era”.

Altre canzoni ironiche e piene di swing sono Legata ad uno scoglio di Lelio Luttazzi (brano di risposta alla canzone di Nico Fidenco Legata ad un granello di sabbia) e Vecchia America, di cui la più celebre interpretazione è stata ad opera del Quartetto Vocale Cetra.

Nel disco sono poi proposti due medley (“fantasie ritmiche”, per dirla in italiano); uno dal titolo Bongusto’s medley, con le canzoni Frida, Amore fermati e Una rotonda sul mare di Bongusto, Kramer e Valleroni in cui si può apprezzare il flicorno e la tromba solista di Felice Reggio; l’altra Ferrio’s Medley con Piccolissima Serenata, Non gioco più e Parole parole del Maestro Gianni Ferrio. Gli arrangiamenti di entrambe queste fantasie sono stati scritti appositamente dal Maestro Antonello Capuano, vincitore nel 2003 del premio “Pippo Barzizza” al miglior arrangiatore italiano.

Per gusto, piacevolezza delle interpretazioni e scelta dei brani, questo CD è un ascolto obbligato da parte degli amanti delle “orchestre moderne” e dello swing italiano.