THE STORY OF FILM – AN ODISSEY

Nel 2011 al Toronto Film Festival è stata proiettata un’opera in 15 episodi del critico cinematografico irlandese Mark Cousins, un’opera brillante, titanica, ambiziosa e affascinante.

900 minuti di un viaggio attraverso la settima arte e la sua evoluzione, cinque anni di lavoro per una carrellata attraverso i 6 continenti e i 120 anni del cinema, con il pensiero rivolto all’osmosi continua con la società, in un’avventura che spesso ci porta in sentieri sconosciuti ma sempre affascinanti.

E’ un’opera che Mark Cousins ha realizzato partendo dal suo libro pubblicato nel 2004, regalandoci così uno spaccato della storia del cinema completo, mai didascalico ma sempre puntuale e preciso.

Oggi i 15 episodi, pressoché sconosciuti in Italia, sono visibili sulla piattaforma MymoviesLive con un appuntamento bisettimanale che ci permette di ripercorrere l’avventura del cinema che è anche la storia dell’ultimo secolo, dei suoi cambiamenti sociali e tecnologici.

L’intento dell’opera è già tutto nel titolo, Story e non History, e ancora Odissea, viaggio di scoperta, con quella curiosità che ci porta a scovare tutti gli aspetti di quest’arte, facendoci immergere completamente nel suo mondo.

Cousins è meticoloso, quasi scientifico nella sua indagine, gli episodi sono divisi in anni, dall’invenzione del cinematografo nel 1895 ed i primissimi film, i fratelli Lumière e Melies, via via verso i nostri giorni, esplorando luoghi, intervistando i protagonisti, riflettendo su quanto andava accadendo nella società e nei diversi movimenti culturali.

Tutto il cinema trova spazio in questo compendio, non solo quello più famoso, ma anche quello cosiddetto minore, toccando la cinematografia mondiale, portandoci ai quattro angoli della terra, esplorando anche quei paesi normalmente poco conosciuti, come il Messico, l’Egitto, l’India dei film meno famosi o l’oriente di autori meno noti del grande Kurosawa, pure molto citato nel documentario.

E poi ci sono i grandi, quelli che hanno lasciato un’impronta indelebile, quelli che con le loro opere hanno cambiato per sempre il cinema, figli di quei movimenti culturali e storici, come le guerre o i le onde di ribellioni che hanno trasformato la società, quelli che sono stati testimoni del loro tempo o, di contro, anticipatori di cambiamenti epocali, visionari, idealisti, utopisti, certamente sempre sognatori.

Un volo su un’arte che è la più giovane tra tutte, che si trasforma continuamente, ma di cui Cousins coglie l’anima. Quell’anima che ci permette di far volare l’immaginazione, coinvolgendo tutti i sensi, prendendo il presente e leggendolo sempre in maniera personale, dandogli per ogni autore una veste diversa, ragionando di storie e futuri infiniti, alcuni universali altri personali, alcuni premonitori altri visionari ma sempre punto di partenza per una riflessione.

Easy rider o 2001 Odissea nello spazio, Ken Loach, Wim Venders, Pasolini, Scorsese e tanti altri, impossibile citarli tutti, ma la carrellata è davvero completa e comprende anche l’Italia con i suoi grandi e con le interviste a Bernardo Bertolucci e Claudia Cardinale.

Insomma un’opera che è certamente un atto di amore verso il cinema, ma anche un’occasione per chiunque di ripercorrerne le tappe, di apprezzarne l’evoluzione ed i diversi contributi e per godere ancora di più di questa straordinaria arte.

In questi giorni di clausura, ognuno di noi sogna e si interroga su di un futuro incerto, l’arte e la cultura possono dare una risposta a queste incertezze.  Occuparsi della storia del cinema, ripercorrerne le tracce e viaggiare attraverso la sua evoluzione è davvero un buon modo per volare in giro per il mondo, passeggiare nel tempo e divertirsi.

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