Stella meravigliosa è il titolo del 76° Ciclo di Spettacoli Classici, presentato il 3 maggio 2023 al Teatro Olimpico di Vicenza, in una conferenza spettacolo che è stata, allo stesso tempo, celebrazione e anticipazione della prossima stagione teatrale.
Una serata che è stata un assaggio, un’anteprima di quello che sarà e che già mette il brivido dell’attesa e della sorpresa: la conferenza spettacolo al Teatro Olimpico di Vicenza ha presentato il 76° Ciclo di Spettacoli Classici, curato dalla direzione artistica di Giancarlo Marinelli. Al centro un tema e un titolo evocativo e suggestivo, Stella meravigliosa, dal romanzo di Yukio Mishima, caratterizzato da una forza e da un significato importanti e più che mai attuali.
A spiegarlo, o meglio a raccontarlo con enfasi ed emozione, è Giancarlo Marinelli che, nella prima parte della serata, ha interpretato un passo tratto proprio dal romanzo dello scrittore giapponese. Un testo bellissimo e doloroso allo stesso tempo, tra le due fazioni extraterrestri, molto diverse che si trovano sulla Terra. Dalle loro parole, Marinelli ha consegnato al pubblico la chiave di volta per capire la tematica scelta e il messaggio comune agli spettacoli previsti nella stagione. Una delle dicotomie più potenti, antiche e mai superate. Il mondo diviso tra conservazione e distruzione, tra chi vede la sua devastazione e chi la sua continuazione. Il disfacimento e il mantenimento, la terra annullata e un fiore che resiste. L’assenza di tempo, il passato che continua e l’interrogativo se possa davvero esistere una via di mezzo.
Qual è allora una possibile risposta? Questi otto spettacoli, di cui cinque in prima nazionale, daranno gli spunti e le riflessioni, le storie e i testi, le emozioni per scendere e approfondire questa enorme tematica, sotto l’ala protettrice e avvolgente del teatro. La vera stella meravigliosa.
Durante la serata, soprattutto nella prima parte, si sono intervallati e susseguiti una serie di saluti e di ringraziamenti ufficiali, dalle rappresentanze culturali e civili a chi è stato direttamente coinvolto nei lavori e nella realizzazione della rassegna. Il 76° Ciclo di Spettacoli Classici è promosso, infatti, dal Comune di Vicenza, l’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana, di Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Taormina Arte, a.ArtistiAssociati di Gorizia, Savà Produzioni Creative, Teatro Ghione di Roma, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Enfi Teatro e Tema Cultura; con il sostegno della Regione Veneto, Gruppo AGSM AIM SpA, Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo e di Burgo Group.
I centri di questi interventi sono stati, a livello generale, l’esaltazione della bellezza e il ruolo giocato dalla storia, dal teatro, l’importanza di trovarsi lì e di condividere, di vivere la cultura nelle sue tante forme. Il valore del classico che tanto ha da donare e dire ai giorni nostri.
La conferenza si è poi diretta verso il cuore teatrale, vero e proprio. Presentati dal direttore artistico Marinelli, hanno calcato il palco alcuni dei protagonisti del 76° Ciclo di Spettacoli Classici, che sapranno dare forma, contenuto e senso alla strada scelta quest’anno. Ognuno con un frammento in più, una riflessione, una storia, sullo sfondo di questa divisione tra conservazione e distruzione.
Stella Meravigliosa si aprirà ufficialmente il 21 settembre 2023 con Sette a Tebe, dalla tragedia di Eschilo, raccontato per l’occasione all’Olimpico da Gabriele Vacis che ne cura la regia. Secondo calendario, seguirà poi il percorso teatrale itinerante in tre tappe che vedrà la lettura e la riproposizione della storia d’amore tra il colonnello Cantwell e la giovane Renata, dal libro di Ernest Hemingway Di là dal fiume e tra gli alberi. Un’emozionante anticipo è stato dato da un suo brano, letto durante la serata. Questa rassegna vede anche il grande ritorno dell’Histoire du soldat con Drusilla Foer, Beatrice Venezi e Andrè De La Roche, che riporteranno la storia e la musica di Igor Stravinskij.
Giuseppe Dipasquale ha raccontato, invece, quello che sarà Circe, spettacolo in prima nazionale, incentrato su questa figura mitologica emblematica, presentata in un’eccezione particolare. Altro back, per La Tragedia Innocente, riguarda i giovani del Tema Cultura Academy, con l’opera Odisseo, colui che corse al di là del mare, che durante la presentazione serale, hanno interpretato un piccolo frammento di questa prima nazionale. Non ultima, la partecipazione e l’intervento nella serata di Diego Dalla Palma con la Bellezza imperfetta, un “evento” (da lui definito così) che vedrà al centro la bellezza declinata in sei parti, sei elementi, tra cui il dolore, il più importante.
Per la sezione Olimpico Off, invece, verranno proposti Still Novo – Cancellare, correggere, disseppellire di Daniele Bartolini, una sorta di incontro interattivo dove lo spettacolo prenderà le direzioni suscitate dal pubblico, e Gli Americani a Vicenza, di e con Antonio Stefani, spettacolo tratto dal romanzo di Goffredo Parise, che vedrà una collaborazione e uno stretto contatto con la caserma militare americana Ederle, situata proprio a Vicenza, e il gruppo Tema Cultura Academy.
Oltre agli spettacoli, durante la stagione saranno previsti una serie di incontri e di approfondimenti dal titolo L’Olimpico incontra il pubblico, legati a vari argomenti di discussione e agli eventi teatrali in essere.
Questa serata è stata una sintesi e un’anteprima di una stagione che saprà far riflettere ed emozionare allo stesso tempo. Con la scelta di questo tema, Stella meravigliosa, diviene quasi essenziale il connubio di queste due azioni: riflettere ed emozionare, pensare e provare dentro, capire ed essere colpiti. I protagonisti di quest’incontro hanno, ognuno a loro modo, posto l’accento proprio su questa duplicità.
In un mondo che sembra davvero sull’orlo di un cambiamento catastrofico, resta da prendere una posizione, comprendere la parte e il significato che contano sul serio. Lasciar perdere tutto, abbandonarsi allo sfacelo oppure tentare, conservare e, in ogni caso, andare avanti.
Davanti a questi spettacoli, a queste opere d’arte in fin dei conti, una risposta si può percepire, quel tempo umano espresso da Mishima ha ancora possibilità di essere e avere un valore. Questi classici, ma non solo, faranno la loro parte nell’accompagnare lo spettatore dentro il suo mondo, faranno vivere la divisione, il bivio universale verso cui, inaspettatamente, ci stiamo dirigendo. Ed è lì, al Teatro Olimpico, tra le sue meraviglie, che ci si potrà fermare per riflettere, emozionandosi. Com’è accaduto, in modo breve ma molto intenso, durante questa conferenza spettacolo.
Foto in evidenza: @Teatro Olimpico di Vicenza/Tema Cultura