Una serata con il trio Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite
“È la sera dei miracoli, fate attenzione” direbbe Lucio Dalla nell’omonima canzone. E qualcosa di magico si è riacceso nella serata di domenica 20 luglio: il trio composto da Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax soprano e percussioni) e Natalio Mangalavite (piano, tastiera e voce), ha fatto vibrare il pubblico nella splendida cornice dell’Istituto Buon Pastore di Roma, nel XII Municipio della capitale, in una serata organizzata dal Comune di Roma e dallo stesso XII Municipio all’interno della rassegna musicale Bravetta Music Fest.

Gli arrangiamenti delle canzoni di Lucio Dalla hanno il sapore di un Jazz dalle tonalità calde, teatrali e ritmiche che richiamano sonorità orientali e complesse, dal sapore mistico.
Il repertorio è facilmente identificabile: si va da Balla Balla Ballerino a L’anno che verrà, passando per 4/3/43, Anna e Marco e Stella di mare, solo per citare i brani più celebri tra quelli eseguiti durante la serata.
Chi segue Peppe Servillo conosce bene la sua voce calda e graffiante, con cui ricama le armonie legate al suo mondo napoletano, declinandole molto spesso alla temperie jazz. In questa serata il suo talento musicale si è unito a quello di Javier Girotto e Natalio Luis Mangalavite, argentini di nascita, per consegnare le composizioni di Lucio Dalla alle atmosfere jazz, senza scalfirne minimamente la sostanza.
Il magico trio ha stregato tutto il pubblico presente con accompagnamenti e improvvisazioni sonore tipiche di chi conosce e destreggia con una certa maestria quella materia incandescente che chiamiamo jazz e che sa come giocare con le note e con le varie intonazioni vocali, componendo virtuosismi musicali su partiture eccentriche. bLa scelta delle canzoni, poi è chiaramente dettata dai contenuti espressi dal compianto cantautore bolognese, sempre capace di vedere al di là della propria contemporaneità.
Una serata insolita, trascorsa in un luogo magico dove si è rapiti dalle sensazioni trasmesse, per dimenticarsi piacevolmente di trovarsi a Roma, in una qualunque serata estiva.

Se come diceva George Gershwin che “La vita è un po’ come il jazz…meglio quando si improvvisa”, allora con Servillo-Girotto-Mangalavite si è davvero raggiunta l’armonia suprema, rigorosamente a ritmo di jazz.
La scaletta della serata:
- Solo io e te
- Tu non mi basti mai
- La casa in riva al mare
- Stella di mare
- Balla, balla ballerino
- 4/3/43
- Se io fossi un angelo
- Caruso
- Operaio Gerolamo
- Anna e Marco
- L’anno che verrà
- Felicità