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Sguardi Altrove 2024: il fil rouge è il corpo delle donne

La 31esima edizione del Women’s International Film Festival, dedicata a Sandra Milo, a Milano dal 15 al 24 marzo 2024

Sguardi Altrove Women’s International Film Festival si occupa della promozione di film e creatività principalmente al femminile, regalando uno sguardo che va oltre le logiche mainstream dell’industria cinematografica e di cui, in realtà, c’è tremendamente bisogno. Direttrice creativa della 31esima edizione del Festival è Patrizia Rappazzo. La madrina è invece la presidente della Fondazione Diversity, scrittrice formatrice e attivista Francesca Vecchioni. Il programma è diviso principalmente in due sezioni: Cinema e Oltre il Cinema. Tasselli d’Arte. Prevede oltre 60 film, incontri e masterclass svolti principalmente al Cinema Arlecchino di Milano. Il fil rouge di tutto il festival, dedicato quest’anno a Sandra Milo, è il Corpo delle Donne.

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In uno dei tanti incontri pre e post proiezione, Patrizia Rappazzo ha raccontato un po’ di storia di Sguardi Altrove. Nato nell’ambito di un consultorio di Milano dove si lavorava principalmente sulla depressione femminile, il progetto è partito grazie alla psicologa Gabriella Guzzi. Si è creduto nella potenza comunicativa del cinema, considerato uno dei mezzi più efficaci per parlare di determinate tematiche e diffondere conseguenti messaggi. La gestione nonché l’organizzazione effettiva del festival è passata in mano a Rappazzo nel 1993.

La stessa direttrice in conferenza stampa, tenutasi proprio l’8 marzo, la giornata internazionale della donna, ha annunciato la ricca composizione del festival, che ha come filo conduttore il tema del Corpo delle Donne. Come ogni anno, Sguardi Altrove cerca di far emergere sperimentazioni e cinematografie sommerse, di stampo principalmente femminile. Due omaggi sono stati dedicati a Justine Triet (vincitrice dell’Oscar 2024 alla miglior sceneggiatura con Anatomia di una caduta) e a Sandra Milo, con la proiezione del documentario Salvatrice Sandra Milo si racconta di Giorgia Wurth. Emma Dante, Valeria Golino e Viola Prestieri hanno vinto invece il premio Le Forme del Cinema 2024.

Per quanto riguarda la sezione cinema, il programma è diviso in diverse sezioni, di cui tre competitive. Il film Hommage ha vinto NUOVI SGUARDI, il premio riservato ai lungometraggi a regia femminile. The two lives of Sepideh ha invece vinto il premio SGUARDI (S)CONFINATI, concorso internazionale cortometraggi a regia femminile. Per quanto riguarda #FRAMEITALIA, il concorso cinema italiano contemporaneo a regia femminile e maschile, 100 Preludi (Alessandra Pescetta) ha vinto il Premio del Pubblico, Punta Sacra (di Francesca Mazzoleni) ha vinto il Premio SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani) e il Premio della Giuria Giovani, assegnato dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Le ragazze non piangono ha vinto invece l’altro Premio della Giuria Giovani assegnato questa volta da studenti e studentesse dell’università Iulm.

Alla scrittura comica al femminile è dedicata la prima edizione del workshop Le donne sanno ridere: scrivere commedie al femminile. Laboratorio di scrittura di genere e pitching contest. Il percorso formativo ha previsto anche un premio in denaro per la vincitrice. Oltre a queste, la sezione Cinema ha previsto categorie non competitive. Tra queste: Azzurro Pallido (a regia maschile per uno sguardo inedito sul femminile), Il Cinema delle ragazze e dei ragazzi, Cinema e Intelligenza Artificiale, Cinema Armeno delle Donne, Finestra sul Medioriente, Inclusione. Inclusion & Diversity.

Grande spazio è stato dedicato anche alla formazione. Si sono tenuti diversi workshop, tra cui focus sulla scrittura delle commedie al femminile e i personaggi femminili nelle serie televisive italiane. Altri invece si sono tenuti grazie alla collaborazione di Accademia09. Il paradosso dell’attore, una masterclass tenuta dall’attrice Fiorenza Pieri e Scrivere, Produrre, Condurre: I Mestieri Della TV, tenuta da Silvia Muntoni e Barbara Tarricone.

Anche la sezione Oltre il Cinema. Tasselli d’Arte, riservata all’arte contemporanea e alle diverse manifestazioni di creatività femminile, è stata ricca di iniziative. Tra queste la Mostra Private Woman di Carla Mura, dedicata a una riflessione sul corpo femminile, la violenza sessuale, le discriminazioni e la parità di genere. Si sono tenute una serie di presentazioni e incontri letterari organizzati sempre alla Cineteca Milano Arlecchino. Oltre a ciò era previsto anche un omaggio a Alda Merini nel giorno del suo compleanno nonché la giornata mondiale della poesia, il 21 marzo, con Alda. Parole al vento.

Il Women’s International Film Festival Sguardi Altrove è stato, alla sua 31esima edizione, un’ottima occasione di scoperta e approfondimento di un cinema d’autore a livello principalmente femminile e anche, a suo modo, femminista. La difficile organizzazione e le numerose difficoltà nella gestione sono state ripagate da un trionfo dell’arte e del cinema. La partecipazione al festival è stata buona ma ancora troppo ridotta. Ora più che mai c’è bisogno che l’industria cinematografica si apra al sostegno di una componente femminile per troppo tempo tenuta ingabbiata. La speranza è che festival come questo possano aiutare il grande pubblico ad aprirsi ad altri sguardi, più consapevoli e inclusivi. E ancora di più, che il cinema possa essere finalmente un mezzo di espressione e comunicazione libero e realmente rappresentativo delle masse.