L’eroismo di San Sebastiano apre il “Dance Screen in the land”

Al via la seconda edizione del Festival “Dance Screen in the land”: un dialogo itinerante tra linguaggi performativi e luoghi anticonvenzionali (dall’Antica Fornace, passando per il Borgo Acqua Paola di Bracciano, al Ninfeo della Facoltà di Architettura di Valle Giulia). Un viaggio che ha inizio lì, dove il Canova faceva in creta il suo modello; un luogo in cui si custodisce inossidabile la sacra fiamma dell’arte. Un luogo in cui passato e presente; classico e contemporaneo si sublimano dando corpo a nuove connessioni.

Entrando nello speco Canoviano, non si può che essere fin da subito rapiti dall’ancestrale sacralità che ne sprigiona: un vero e proprio cosmo nel cosmo in cui ci si fa partecipanti, più che meri spettatori, di un’intima – quanto suggestiva – performance. Così, tra le mura dell’Antica Fornace, si leva il dirompente linguaggio coreutico di “Je ne suis pas Sébastien”: un solo-installazione attorno l’eroica figura di San Sebastiano, il soldato-martire il cui culto è sopravvissuto al decorrere della Storia.

“Je ne suis pas Sébastien” – interprete Giovanni Marino

Dal linguaggio corporeo alle sonorità fortemente ambient; fino al video mapping: tutto concorre ad un’indagine approfondita intorno il tema dell’eroismo, della fede, del coraggio, dell’imperturbabilità, della resilienza di una delle figure storicamente meno tracciate; ma tutt’oggi figurativamente più diffusa. Quello di San Sebastiano, non può che definirsi un vero e proprio mito.

Nella regia e coreografia di Michele Pogliani, pertanto, quella a cui partecipiamo non è solo una performance; ma un’esperienza condivisa e condivisibile di e tra corpi. Una drammaturgia coreutica – nella magistrale interpretazione di Giovanni Marino – di una viscerale intensità in cui rintracciare la caducità di ciascuno di noi atto, inconsapevolmente o no, a farsi eroe di se stesso.

Ma in fin dei conti nessuno è Sebastiano; quindi che lo resti lui!

Je ne suis pas Sébastien

regia e coreografia Michele Pogliani

Drammaturgia Andrea Fabbricino, Michele Pogliani, Giovanni Marino

Interprete Giovanni Marino

Visual Design Luca Attili

Costumi e scenografia Tiziana Barbaranelli

Sound Design Maurizio Bergmann

Voce recitante Stefano Brudaglio

Coordinamento di produzione Fabrizio de Angelis

Antica Fornace del Canova – dal 15 al 18 giugno

Interviste
Marco Buzzi Maresca

A tu per tu con Pietro Giannini

Intervista al giovane regista di “La traiettoria calante“ Pietro Giannini, giovanissimo regista e attore (classe 2000) approda al Romaeuropa Festival,

Leggi Tutto »