Nel centro storico di Castelgandolfo, quando la passione si trasforma in un piccolo sogno
Passeggiando lungo la via principale di Castel Gandolfo, tra i pittoreschi scorci dei Castelli Romani, si respira un’atmosfera rilassata e serena. Ed è proprio qui, sotto le antiche strade, che si cela un piccolo gioiello: una cantina trasformata in teatro. Non un semplice locale, ma uno spazio che racchiude intimità, calore e un’autentica anima familiare, capace di lasciare senza fiato chi vi entra. La Sala Toni Ucci, intitolata al grande attore romano scomparso nel 2014, non è solo un luogo per spettacoli. È un punto d’incontro che invita a riscoprire la bellezza delle relazioni umane, lontano dai ritmi frenetici e dalla freddezza dei media digitali. Qui, dopo lo spettacolo, ci si ritrova per condividere un piatto di pasta, fare quattro chiacchiere e costruire amicizie. Una storia di passione e creatività. Massimo Francini, uno dei fondatori, racconta come tutto ha avuto inizio: “Volevamo creare un punto di ritrovo per la gente, non solo nei fine settimana, ma ogni giorno. Circa nove anni fa, abbiamo iniziato con un teatro amatoriale in un locale qui vicino. Poi, una sera, tra il pubblico c’era Simone Cristicchi, che ha apprezzato la nostra iniziativa e ha contribuito a farci conoscere.
Da lì sono arrivati ospiti straordinari, come Giovanni Baglioni, Francesco Saverio Fiorini e persino alcuni comici di Zelig. Purtroppo, il Covid ci ha costretti a chiudere, ma grazie alla passione condivisa, abbiamo riaperto in una vecchia cantina inutilizzata. Tutto quello che vedete qui è materiale di riciclo, adattato con cura e dedizione”. La Sala Toni Ucci, con i suoi soli 30 posti (spesso ampliati a 36), è oggi uno dei teatri più piccoli d’Italia, ma la sua dimensione ridotta è anche la sua forza: un ambiente intimo, facile da gestire e capace di trasmettere una vicinanza rara tra artisti e pubblico.
Tra ricordi, obiettivi e sogni, Francini sottolinea che il teatro non ha ambizioni di grandezza: “Vogliamo restare così, semplici e autentici. Certo, ci piacerebbe ampliare lo spazio per ospitare nuovi artisti, compagnie teatrali e mostre, ma senza perdere la nostra identità. Questo è un luogo di connessione, dove il pubblico entra, a volte per caso, e si lascia sorprendere dalla magia che trova”. Tra gli ospiti più memorabili di questi tre anni, Francini ricorda un musicista che ha collaborato con Lucio Dalla e lo straordinario spettacolo La foto del carabiniere, dedicato a Salvo D’Acquisto: “Una storia scritta bene, emozionante e profondamente toccante, che ha lasciato tutti senza parole”. È un teatro che conquista il cuore. Gli spettacoli della Sala Toni Ucci spaziano tra generi diversi, ma condividono un denominatore comune: emozionare. Dalla musica al teatro leggero, passando per rappresentazioni più serie e riflessive, ogni evento mira a creare un legame profondo con il pubblico. In un mondo sempre più virtuale, la Sala Toni Ucci è un invito a rallentare, a riscoprire il piacere della compagnia e la bellezza del teatro vissuto in modo semplice e genuino.
Nel cartellone di quest’anno, già iniziato con eventi sold out, abbiamo trovato: Opera pia con Loredana Piendimonte; Stella di Periferia con Emilio Stella, da un’idea di Simone Cristicchi; Rosy d’Altavilla, con Carmen Di Marzo; Rosso di Mela con Claudia e Lidia Ferri; Gabriella, omaggio alla straordinaria Gabriella Ferri, con Sandro Scapicchio e Assi Serafini; Noi Romani con Maurizio Fortini e Maurizio Francabandiera; e molti altri spettacoli che si possono visionare alla pagina Facebook: Sala Toni Ucci