Sfogliando le pagine de “Il romanzo della Bibbia”

Ispirato al libro “Il Dio dei nostri padri” di Aldo Cazzullo, il giornalista e scrittore – al fianco di Moni Ovadia – esplora le pagine de “Il romanzo della Bibbia”. In scena al Teatro Vittoria.

Dopo il grande successo editoriale del libro di Aldo Cazzullo Il Dio dei nostri padri, in cui la Bibbia viene consegnata al grande pubblico nel suo più alto valore culturale e letterario, profondamente contemporaneo e capace di parlare ancora all’uomo di oggi, arriva un vero e proprio viaggio narrativo e sensoriale nell’inesauribile universo delle Sacre Scritture. Lo spettacolo esplora alcuni degli episodi e dei personaggi più emblematici del Vecchio Testamento – dalla creazione ad Adamo ed Eva; da Caino e Abele a Noè e il diluvio; da Mosè e l’esodo a Davide e Golia, fino ad Abramo e alla profezia di Isaia – affondando le mani in quelle storie millenarie che hanno plasmato la nostra cultura e il nostro immaginario collettivo.

Moni Ovadia

Sulla scena, in un raffinato gioco di luci, prende vita così un viaggio a due voci, quelle di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia, che tra reading, racconto, riflessione, musica e canto riconsegna alla Bibbia; il libro dei libri, il suo valore narrativo, ontologico, antropologico, simbolico, spirituale. Un viaggio in cui le Sacre Scritture si fanno strumento di conoscenza dell’essere uomo, permettendo di scoprire (o riscoprire) la storia dell’umanità; la storia dei nostri padri; de Il Dio dei nostri padri. Un viaggio che, non solo, stimola la curiosità dello spettatore attraverso le numerose riflessioni proposte dal giornalista e scrittore, ma che ne tocca anche le corde più profonde grazie al sapiente ed eclettico tessuto musicale, magistralmente eseguito da Giovanna Famulari. Per non dimenticare, poi, le corde emotive pizzicate dalla calda e intensa voce di Moni Ovadia, che non solo interpreta con straordinaria intensità i passi della Bibbia, ma consegna alla platea un importante patrimonio canoro, che spazia dal sacro al contemporaneo, per concludersi con un emozionante quanto coinvolgente Hallelujah. Brano storico, questo, di Leonard Cohen, simbolo di speranza, pace, senso di comunità e condivisione, che permea d’altronde l’intera pièce. A completamento della messinscena, di certo da non dimenticare, sullo sfondo scorrono proiezioni iconografiche restituendo una carrellata di immagini; tracce lasciate nell’arte dal romanzo della Bibbia. A queste, si affianca la straordinaria sand art di Gabriella Compagnone, che con le sue sapienti mani aggiunge una dimensione visiva e simbolica alla narrazione.

E mentre nella stessa sera andava in scena il primo appuntamento del Festival di Sanremo, una platea numerosa ha preso parte a questo intenso viaggio attraverso le pagine inesauribili della Bibbia. Tuttavia, non tutti sembrano aver saputo accogliere l’aura sacrale e spirituale dello spettacolo: le luci intermittenti dei cellulari che si accendevano qua e là hanno, difatti, interrotto per alcuni istanti quell’immersione profonda e totalizzante nel racconto. Forse perché abbiamo perso la capacità di prestare attenzione? Forse perché le durate degli spettacoli ci spaventano? O forse perché siamo troppo abituati alla fruizione immediata e passiva dei contenuti digitali?

Aldo Cazzullo

Al di là di queste riflessioni, resta la forza di uno spettacolo capace di riconsegnare alla Bibbia il suo intrinseco valore umano e umanitario, ricordandoci che essa non deve essere strumento di potere, violenza e dolore, ma custode e rivelazione della nostra esistenza, della nostra storia. Un viaggio di cui non mi stancherei di prendere parte e che, chissà, potrebbe trovare una sua continuazione. Magari con una modalità di interazione che possa rendere l’esperienza ancora più dinamica.

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Il romanzo della Bibbia. Di e con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Musiche dal vivo, Giovanna Famulari. Video, Elisa Savi. Disegni sulla sabbia, Gabriella Compagnone. Audio e luci, Stefano Dellepiane, Andrea Garibaldi. Produzione, Corvino Produzioni. In collaborazione con Centro Teatrale Bresciano – Teatro Vittoria, 11 – 16 febbraio 2025.