di Ilaria Sambucci
Il 2 Novembre, proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno, è venuto a mancare il grande Maestro del Teatro Gigi Proietti. Un artista immenso, amato da tutti per il suo talento e per la sua grande umanità. Nella sua lunga carriera tra palco e TV, lo ricordiamo nei panni di Mandrake nel film “Febbre da cavallo”, nella serie televisiva “Il maresciallo Rocca” nel personaggio di Giovanni Rocca, nella miniserie “Preferisco il Paradiso” nel ruolo di San Filippo Neri e in tanti altri. Brillante il suo doppiaggio del personaggio del Genio della lampada nel film “Aladdin” prodotto dalla Walt Disney Pictures, così come il doppiaggio del personaggio di Sylvester Stallone nel film “Rocky”. Tra i numerosi spettacoli teatrali ricordiamo il suo debutto al Teatro Tenda con“A me gli occhi please”, uno show rivoluzionario, un misto di colto e popolare, citazioni eduardiane e satira di costume. Questo fu il suo primo “One man show” che ha fortemente segnato la storia del teatro.
Gigi Proietti non si è fatto mancare nulla e nel 1978, divenuto direttore artistico del Teatro Brancaccio, crea il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche rivolto a giovani attori. Molti gli artisti usciti dalla sua scuola come Flavio Insinna, Enrico Brigano, Chiara Noschese, Massimo Wertmüller, solo per citarne alcuni. Inoltre, dal 2003 Gigi ha curato la direzione artistica del “Globe Theatre” divenuto oggi il “Gigi Proietti Globe Theatre”. Questo teatro, nato da una sua idea e col supporto della fondazione Silvano Toti,rappresenta uno dei luoghi a lui più cari. Qui sono state messe in scena tragedie e commedie shakespeariane come “Romeo e Giulietta”, “Otello”, “Riccardo III”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “La bisbetica domata” e tante altre, che hanno ricevuto un enorme successo di pubblico e critica.
Proprio in questo meraviglioso teatro lo scorso 5 Novembre la famiglia insieme a numerosi allievi, attori e registi ha voluto omaggiare Gigi accompagnando la sua ultima entrata in scena con un lunghissimo applauso. La prima che ha onorato il Maestro è stata la sindaca Virginia Raggi, in collegamento da casa poiché risultata positiva al covid-19. Davanti allo sguardo commosso della moglie Sagitta Alter e delle figlie Susanna e Carlotta, gli artisti Marisa Laurito, Pino Quartullo, Edoardo Leo, Valentina Marziali, Paola Cortellesi, Enrico Brignano e Walter Veltroni hanno speso per Gigi parole di grande stima e riconoscenza.
“Energia pura sul palcoscenico […] Brillante, generoso come pochissimi protagonisti, mai maschilista, sempre pronto a correre in aiuto. Eri teatro sapiente e sincero.” Queste sono alcune parole del discorso di Marisa Laurito.
Paola Cortellesi, ricordando Gigi, ha dedicato anche un pensiero alla famiglia dell’attore: “Per noi è stato un faro, ci ha mostrato l’arte, il sogno, la strada da percorrere. Oggi a proteggervi e camminare dietro a voi, c’è un esercito di noi altri, armato di riconoscenza e che non lo dimenticherà mai.”
Tra gli applausi commossi di tutti, Gigi Proietti lascia per l’ultima volta il suo teatro. Il feretro dell’artista ha poi ha sfilato per le vie del centro di Roma fino ad arrivare nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo dove si è tenuta la cerimonia funebre in forma privata. Riuniti nella piazza amici, colleghi e cittadini per dargli l’ultimo saluto.
Nonostante le restrizioni legate al Covid-19, la Capitale e tutto il nostro Paese si è unito per cercare di restituire a Gigi Proietti almeno un pizzico di quell’amore che lui ha sempre donato attraverso la sua arte.
Ciao Gigi, sarai sempre con noi, perché la tua arte non morirà mai!