Il Teatro Della Cometa torna a splendere
È sempre una certezza tornare a casa.
In Via col Vento, Rossella O’Hara, ormai disperata e abbandonata, decide di cominciare una nuova vita a casa sua, a Tara. Tornare al Teatro Della Cometa significa essere di nuovo a casa.

Rappresentazioni grafiche del Teatro Della Cometa
Anche se lo stile moderno trionfa nella sua integra bellezza, si possono percepire ancora i passi e i rumori dei ricordi di chi ha calcato quel palcoscenico prima della drastica chiusura del teatro durante il periodo drammatico della pandemia del 2020.
Chi si è sentito orfano per tutto questo tempo, ora è pronto ad accogliere i cambiamenti in grande stile! Con il sostegno del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la direttrice creativa della maison Dior Maria Grazia Chiuri ha riportato alla luce quella che era diventata una piccola stella cadente e l’ha riposta elegantemente nella grande e gloriosa costellazione del Teatro di Roma.
La cometa, simbolo della casata della Contessa Anna Laetitia Pecci, (nota come Mimì Pecci Blunt, nobildonna, mecenate italiana e nipote di Papa Leone XIII) è l’elemento cardine che si ripete continuamente come un punto luminoso nel firmamento ora come lampadario, ora come tavolino del piccolo bar nel foyer del teatro o come semplice elemento decorativo evidente in galleria. Tra un rinfresco e un aperitivo, è possibile lasciarsi immergere dai racconti del celebre passato artistico del teatro, reso evidente anche dalle locandine esposte e dagli schizzi ritrovati delle varie progettazioni teatrali che il Teatro Della Cometa ha conosciuto.

Locandina de “Le Trame Deluse” del 1959
Attraverso un piccolo tour magico e immersivo tra una dolce melodia suonata al pianoforte a coda, il pubblico viene trasportato lungo il percorso della struttura teatrale arrivando ad ammirare la bellezza del palco. In platea, in trepidante attesa del pubblico, ci sono i performer vestiti e dipinti in volto di bianco, un po’ circensi e un po’ come damerini settecenteschi. La vera sorpresa avviene sotto e sopra il palco: in una composizione wagneriana, la fossa accoglie una piccola orchestra che accompagna tutta la performance, ma è all’apertura del sipario che avviene la magia: sul palco, come un carillon, sfilano figure anch’esse interamente di bianco come statue marmoree, che omaggiano la bellezza del classicismo nelle figure epiche o nei personaggi d’élite del Settecento al cui fulcro, sempre lei, la cometa, che ruota attorno alla piccola giostra.
I vestiti sono sontuosamente firmati Dior e sono l’emblema della bellezza e della fantasia del Teatro.
Un momento immersivo della durata di trenta minuti da cui si esce splendenti ed emozionati nel ritrovarsi abbagliati da tanta magnificenza.
Il progetto di restauro è a cura dell’architetto Fabio Tudisco – la mostra performativa ideata da Maria Grazia Chiuri, Rachele Regini e a cura di Maria Alicata – Allestimento coreografico Lorenzo Salveti – Musica Paolo Buonvino – Scenografie Pietro Ruffo – dal 25 al 28 maggio al Teatro Della Cometa.