Dopo la riapertura ufficiale di giugno, inizia con un bagno di pubblico la stagione del Teatro di Villa Lazzaroni. Palco romano che parte alla grande e convincendo, per merito della Compagnia Fondamenta Teatro e Teatri e dello spettacolo “E’ un brusio la vita” in scena fino a domani 23 ottobre. Giancarlo Sammartano, responsabile del gruppo e direttore artistico del Lazzaroni, ha mantenuto la promessa, aprendo il cartellone nel nome di Pier Paolo Pasolini. “E’ un brusio la vita” approfondisce la produzione artistica di Pasolini – poetica, teatrale, cinematografica – ma amplia l’orizzonte anche alle prose civili, che hanno anticipato di decenni lo sguardo sul mondo globalizzato dei consumi, sulla scomparsa delle identità minori, sull’omologazione culturale delle genti d’occidente.
Ne deriva, sul palco, un ritratto neorealista, a tratti pittorico, impressionista e impressionante, di un’Italia molto diversa da quella di oggi. Un paese di gente semplice, di borghi e di bisogni primari, di ingenui istinti e di marachelle. Un altalena di sogni, speranze, illusioni, tradizione. Gioia e dolore, ironia e malinconia, valori. Rapporti di classe e di genere, sacralmente profani. Uno spettacolo di vita e di sapienza.
Un caleidoscopio di emozioni e colori reso con grande efficacia dalla regia di Francesco Sala e dalla sanguigna interpretazione di tanti giovani attori: Maria Beatrice Giovani, Andrea Lami, Matteo Lenoci, Luca Morciano, Alisia Pizzonia, Beatrice Rincicotti, Tiziano Taliani, Francesco Venerando, Daniel Zerbini, Nicholas Zerbini. Che si meritano e tutti gli applausi scroscianti del pubblico dell’Appio Latino.
Dopo 15 anni di oblio il Teatro torna a rianimare Villa Lazzaroni e la scena culturale di un quadrante popoloso, affamato di arte, creatività e cultura. Sono ben 94 le associazioni del territorio che usufruiranno degli spazi rimessi a nuovo. Un bel messaggio, per Roma e per i romani.