Rappresaglie, risate e rivelazioni tra le pieghe di un amore lungo trent’anni

Al Manzoni di Roma, una commedia brillante tra bugie, imprevisti e risate, con Massimo Giuliani e Federica Cifola in un irresistibile duello coniugale.

Il palcoscenico del Teatro Manzoni di Roma ospita Rappresaglie, una divertente commedia degli equivoci che gioca con il tema del matrimonio, svelando bugie, sospetti e sorprese con frizzante ironia. A guidarci in questo turbolento viaggio di coppia sono Massimo Giuliani e Federica Cifola, interpreti energici e affiatati, capaci di dare ritmo e verve a un testo già di per sé brillante.

Massimo Giuliani e Federica Cifola

Si sa: il matrimonio non è sempre una fiaba. Non è una luna di miele eterna, né un idillio senza fine. È un sentiero in salita, spesso impervio, dove l’amore deve fare i conti con la quotidianità, i silenzi, le fragilità. Ed è proprio su questa complessità che si innesta la scrittura di Eric Assous – autore teatrale e prolifero sceneggiatore – qui resa ancora più viva da un adattamento che parla il linguaggio della nostra tradizione culturale, con battute misurate, dinamiche vibranti e un’ironia mai banale.

La storia prende il via la sera del matrimonio della figlia: Franco ha ballato tutta la sera con una bionda misteriosa, che nessuno conosce. Quando Rosaria – la moglie – gliene chiede conto, si apre un vaso di Pandora. E da lì in poi, una valanga di rivelazioni, sospetti e colpi di scena investe la coppia.

Dopo trent’anni insieme, per Franco e Rosaria, interpretati con intensità e misura da Giuliani e Cifoli, è il momento della resa dei conti. Una crisi coniugale che si fa specchio di un amore maturo, imperfetto, ma ancora vivo. Tra intrecci brillanti e battute al vetriolo, lo spettacolo esplora la verità che resta, al di là dei segreti e delle ferite: l’amore come cura, come scelta quotidiana nonostante tutto.

La regia di Silvio Giordani accompagna con equilibrio e leggerezza lo sviluppo della storia, valorizzando i tempi comici e lasciando spazio al dinamismo degli attori. Giordani costruisce uno spettacolo dal ritmo serrato ma non frenetico, dove le battute si incastrano con naturalezza e le pause diventano parte integrante del gioco scenico. Ogni movimento è curato, ogni situazione ben dosata, in un’alchimia che tiene viva l’attenzione e consente ai protagonisti di esprimere al meglio il loro potenziale espressivo. Una regia pulita e funzionale, che esalta il testo senza sovraccaricarlo.

Accanto a loro, completano il cast con grande efficacia tre attori altrettanto talentuosi: la figlia, Camilla Pujia, interpretata con misura e sensibilità, rappresenta una generazione che osserva e assorbe le dinamiche familiari con occhi nuovi; Maria Cristina Gionta che veste i panni di ben tre amanti si distingue per versatilità, ironia e padronanza scenica; l’amico Vasco, Luca Negroni, presenza fondamentale nella trama, regala momenti di vivace comicità, riuscendo a equilibrare leggerezza e verità. Tutti contribuiscono con intensità e precisione a creare un insieme armonico e ben costruito, dove ogni personaggio trova il suo spazio e la sua voce.

La scenografia curata da Mario Amodio è semplice e funzionale: pannelli colorati con uscite laterali ci immergono in un ambiente domestico accogliente, fatto di pochi elementi: un divano, una scrivania, pochi oggetti, che richiamano l’intimità della quotidianità familiare. I costumi, contemporanei e sobri, contribuiscono a mantenere il tono realistico, mentre le musiche, tratte anche dal repertorio italiano, rafforzano l’atmosfera calda e familiare dello spettacolo.

L. Negroni, M.C. Gionta, F. Cifoli, M. Giuliani, C. Pujia

Ciò che colpisce maggiormente in Rappresaglie e che, più in generale, continua ad affascinare nel teatro è la qualità dell’interpretazione. La bravura degli attori, la precisione nei tempi comici, le espressioni, i movimenti: tutto è calibrato e vivo. Massimo Giuliani, Federica Cifola e tutto il cast regalano una performance impeccabile, fatta di ritmo, autenticità e umanità. Ed è in questa maestria attoriale che risiede il cuore pulsante dello spettacolo: nel saper rendere credibile e coinvolgente anche la più surreale delle situazioni, nel far ridere e riflettere insieme. Un’arte rara, che emoziona ogni volta come la prima.

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Rappresaglie di Eric Assous – con Massimo Giuliani, Federica Ciofila, Luca Negroni, M.Cristina Gionta, Camilla Pujia – regia di Silvio Giordani – Costumi Mario Amodio – Musiche Stefano de Meo – Luci Marco Macrini – Produzione Centro Teatrale Artigiano – Teatro Manzoni di Roma dal 3 al 20 aprile 2025