Da Locarno a Venezia82, un viaggio tra storie, suoni e leggende: De Gregori, Pelù, Nino D’Angelo e Marianne Faithfull accendono il Lido con un omaggio che unisce immagine, memoria e note sotto le stelle
Al giro di boa del Festival di Locarno è stato presentato God Will Not Help, diretto dalla regista croata Hana Jušić. Protagonista è Manuela Martelli, attrice cilena di origini italiane, nel ruolo di Teresa, una vedova che giunge in un remoto villaggio della Dalmazia per esaudire le ultime volontà del marito defunto, Marko, e consegnarne le ceneri alla sorella. La comunicazione è difficile: Teresa parla solo spagnolo, la cognata è muta. In questo silenzio carico di emozioni, dolore e povertà, ma anche di speranza, il film trova la sua forza, culminando in un finale potente e riflessivo.
Da Locarno al Lido di Venezia, dove fervono i preparativi per l’inaugurazione dell’82ª Mostra d’Arte Cinematografica, al via il 27 agosto sotto la direzione di Alberto Barbera. Per il secondo anno consecutivo, il festival si arricchisce della sezione “Speciale Cinema e Musica”, dedicata all’incontro tra cinema e sonorità. Tra le prime sorprese, il documentario Francesco De Gregori – Never Green di Stefano Pistolini, con protagonista il “principe” della canzone d’autore italiana.
Fuori concorso a Venezia sarà presentato Newport and the Great Folk Dream di Robert Gordon, con rari filmati inediti del leggendario Festival folk di Newport (1963-1966), che vide esibirsi icone come Joan Baez, Pete Seeger e Bob Dylan proprio come ricostruito da Hollywood in A complete unknown il biopic dedicato al menestrello di Duluth interpretato da Timothée Chalamet.
Se in passato la Mostra ha accolto rock star come Madonna e Springsteen, quest’anno punta su una linea più autarchica, valorizzando grandi nomi della musica italiana. Oltre a De Gregori, spazio anche a Nino D’Angelo, raccontato dal figlio Toni in Nino – 18 giorni, un documentario che lo segue dietro le quinte dei suoi tour in giro per l’Italia.
Fuori concorso anche Piero Pelù rumore dentro di Francesco Fei, centrato su un momento delicato della vita del frontman dei Litfiba quando nel 2023 durante una sessione di registrazione un problema con le cuffie durante una registrazione, acuì i suoi acufeni, un problema preesistente.
Il rumore dentro diventa per Piero Pelù un’occasione di pausa e rinascita: un viaggio interiore tra deserti spirituali e rigenerazione creativa, che dà vita a un nuovo album ispirato ai gitani di Saintes-Maries-de-la-Mer, ai confini della Camargue, nel sud della Provenza. Come scrive il critico de Il Giornale Pedro Armocida, il film si trasforma in un vero road movie, in cui il cantautore fiorentino ritrova la forza per ricostruirsi.
A chiudere questo ampio omaggio del cinema alla musica, Venezia82 presenta anche Broken English di Iain Forsyth e Jane Pollard, ritratto intenso di Marianne Faithfull, musa e compagna di Mick Jagger alla fine degli anni ’60, nonché coautrice di alcuni successi degli Stones. Il docufilm si costruisce attraverso una serie di interviste affidate alle voci di Tilda Swinton e George MacKay.
E così il Principe, il Biondo e il Rocker, un titolo che avrebbe strappato un sorriso anche a Sergio Leone faranno vibrare il Lido, trasformando la Mostra in un palcoscenico dove cinema e musica danzano insieme sotto le stelle di Venezia.