Pompei val bene un Festival…

La Campania “leader” assoluta dei festival dedicati al cinema non poteva mancare di aggiungere al suo prestigioso bouquet anche quello in omaggio alla cittadina resa famosa dagli scavi!

Cresce anche se di poco, la voglia di uscire di casa per di andare al cinema a vedere un bel film com’ è successo con quello diretto e interpretato da Paola Cortellesi C’è ancora domani, uscito nelle sale italiane il 26 ottobre del 2023. Sei David di Donatello e otto milioni di spettatori! Scusate se è poco per un film dal budget limitato, escluso da tutta una serie di agevolazioni compresa anche la mancata designazione a rappresentare l’Italia ai premi Oscar come miglior film straniero escluso a causa di un regolamento che prevede che i film devono essere usciti nelle sale italiane tra il 1° novembre 2023 e il 30 ottobre 2024. 

 Ma grazie al successo che sta ottenendo all’estero e forse anche in America, e alla faccia degli invidiosi che nel nostro Belpaese, ricchissimo soprattutto di Festival cinematografici. Quelli si, non mancano mai! L ‘ultimo in ordine di tempo è lo strombazzato Festival Internazionale del Cinema di Pompei, sotto l’egida artistica di Enrico Vanzina

L’evento annunciato con una conferenza stampa alla Casa del Cinema lo scorso venerdì, si svolgerà a giugno prossimo con tanto di Giuria Internazionale, red carpet e tutto il resto (anche se al momento non si conoscono i film e gli ospiti) per “preservare”, così viene riportato nel comunicato ufficiale, l’identità culturale del nostro pianeta. Una riflessione profonda, il prossimo giugno a Pompei grazie anche a “una esperienza immersiva, che unirà il cinema a turismo, moda, comunicazione e arti visive, con l’obiettivo di esaltare e custodire le radici culturali, sia italiane che internazionali” (sempre il comunicato…), per connettere passato e futuro, attirando l’attenzione di artisti, cineasti da ogni parte del globo.

 E visto che  sarò in zona (ma siamo sicuri che Hollywood sia in California?), non mancherò di dare un’occhiata in ordine di date a un paio di Festival altrettanto internazionali nella vicina isola di Ischia, sede ufficiale da oltre vent’anni del Film&Music Fest  di Pascal Vicedomini,  lo stesso di quel Capri Hollywood che da anni, dal 26 dicembre al 2 gennaio “regalerà” alla piccola Gibilterra (così ribattezzata dagli Inglesi che la fortificarono), gossip, star system e centinaia fra film e documentari e soprattutto turisti durante le festività natalizie. Presieduto da Tony Renis, quest’anno verrà  inaugurato con l’anteprima mondiale di The wheels of heaven con Mickey Rourke, oppure sempre in luglio dal 18 al 28 fare un salto a vedere l’avveniristica cittadella del cinema capace di studios tecnologici , otto sale cinematografiche,  un museo e  un’arena di cinquemila posti per seguire la 54a edizione del popolarissimo Giffoni Film Festival a due passi dalla costiera amalfitana, ideato e diretto da Claudio Gubitosi. Battezzato da François Truffaut  che nel 1982 scrisse testualmente che di tutti i festival di cinema quello di Giffoni è il più necessario e visitato in oltre cinquant’anni  di attività da star del calibro di Sophia Loren, Claudia Cardinale, Richard Gere, Meryl Streep, Robert De Niro, Oliver Stone e Roman Polansky , giusto per citare qualche nome, accolti da una giuria di cinquemila giovani dai 3 ai 19 anni, provenienti da 52 paesi che ogni anno selezionano  migliaia di titoli, centinaia di film e documentari divisi per età categorie e contenuti. E poi masterclass con registi, attori, giornalisti, storici del cinema e concerti. Un brand, quello di Giffoni che si ripete in tutto il mondo dalla Spagna all’Albania, dalla Macedonia a Dakar e perfino in Brasile e naturalmente Hollywood!

E come se non bastasse sempre in Campania (Caput mundi del cinema…), a partire dal 28 settembre va annoverato anche il Festival di Paestum e altri festival minori, mentre Pompei dal 4 al 7 giugno sarà  animato da proiezioni di film in concorso(dove li andranno a pescare?), con kermesse finale l’8 con una serata di gala dedicata alla premiazione delle opere migliori provenienti dall’Asia, dalle Americhe, passando dall’Africa fino all’Europa. Tutto questo mentre notizia di ieri a proposito della ventilata voglia del pubblico di tornare a vedere un film in sala, non c’è pace a Roma nella centralissima via del Corso a pochi metri da piazza del Popolo per i destini dell’ex cinema Metropolitan, una delle più belle sale della capitale chiusa dal 2010 e ancora lontana dall’essere riaperta per una diatriba giuridica fra Comune e proprietà che vorrebbe aprire in quello spazio un’attività commerciale salvando solo una delle  4 sale cinematografiche per una capienza massima di 100 posti. Nell’indifferenza generale continuano a morire le sale e a proliferare festival e come cantava Ron: È ‘un’Italia che va, nessuno la ferma più…