Più buono e meno superbo che pria

Massimo Venturiello e la sua versione di “Chicchignola” di Ettore Petrolini

“In ogni falso, si nasconde sempre qualcosa di vero”, citando una frase emblematica del film La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. E quanto Pirandello trasuda nel Chicchignola di Ettore Petrolini, nella versione ridotta di Massimo Venturiello, in scena dal 19 al 22 settembre al Teatro Sala Umberto di Roma.

“Chicchignola” – © Instagram

Chicchignola è un ex impiegato rimasto disoccupato che trova ripiego come venditore ambulante di balocchi e palloncini. Un uomo puro, semplice che pare non sospettare del tradimento che avviene sotto i suoi occhi tra Eugenia -moglie eternamente insoddisfatta soprattutto delle scelte dell’uomo – e di Egisto, migliore amico di Chicchignola e proprietario di una salsamenteria che convive con una donna, Marcella.

Da non sottovalutare la sottile differenza tra i cattivi e i furbi: i primi sono nemici facilmente identificabili, ma i secondi sono più scaltri e malefici. Appartenenti alla seconda categoria, Egidio ed Eugenia, credendo Chicchignola un ingenuo, architettano un piano strategico per poter vivere la loro relazione alle spalle del povero venditore ambulante.

Ma anche i più naïf hanno le loro armi segrete e sono quelle con cui i due amanti segreti dovranno fare i conti: smascherati dalle loro misere astuzie, Chicchignola scopre l’inganno e trova il modo di vendicarsi dapprima con sua moglie, tradendo quest’ultima con la seducente amica della moglie Lallella per poi colpire il suo migliore amico, ammaliando la sdolcinata e patetica Marcella.

Massimo Venturiello coglie appieno il messaggio dell’opera più compiuta di Petrolini con questioni tutt’ora molto attuali nonostante sia ormai lontano il suo primo debutto al Teatro Manzoni nel 1931. Rimane protagonista assoluta la tematica universale della vendetta che può essere compiuta anche con ironia, comicità o sbeffeggiando brutalmente i fautori dell’infedeltà.

Le brillanti interpretazioni attoriali di tutti i protagonisti riportano sulla scena quel temperamento romano tipicamente verace. Chapeau a Venturiello per aver trovato uno stile del tutto personale nel riadattamento della commedia, evitando di cadere nella trappola facile della riproduzione interpretativa petroliana. La scelta registica cade sulla fedeltà alla struttura impostata da Petrolini stesso: Di fatti, i personaggi ruotano attorno a Chicchignola, vero fulcro ed elemento portante dello spettacolo, su cui tutta la storia si avviluppa.

Massimo Venturiello rende dinamica la narrazione con l’inserimento di inserti musicali riconoscibili e ben riadattati da Mariano Bellopede, tra cui Nun me scordo mai, Notte della dorcezza, Te possino da’ tante cortellate, Stornello dell’estate e Teopompo. Qui vengono sfruttati al meglio i grandi talenti canori di tutti gli interpreti coinvolti che, come in un coro, rimarcano il senso della commedia.

Le scelte drammaturgiche vengono rese evidenti dallo stile scenografico di Alessandro Chiti che evidenzia le evoluzioni di Chicchignola prima e dopo lo smascheramento dell’inganno: i drappi di tessuti cuciti come enormi toppe che ricoprono tutta la modesta abitazione di Chicchignola, incupiscono la scena e fanno da contrasto ai colori accesi dei palloncini e dei giocattoli che arredano l’umile dimora. Nel secondo atto, i drappi prendono spazio nella scena, come a sottintendere lo strappo ormai non più riassestabile del tradimento e che, per quanto ci si sforzi, nessuno sarà più lo stesso. Non rimane inosservato un quadro che Chicchignola realizza durante la sua fase creativa lontana dagli ultimi spiacevoli avvenimenti. Un quadro, che stranamente riporta il volto di Eugenia coperta da una maschera, in cui avviene la stessa stregoneria che il ritratto di Dorian Grey racchiude al suo interno: la falsità, le menzogne e bugie celate dietro una maschera, la stessa maschera pirandelliana che Chicchignola userà contro le persone a lui più care per vendicarsi, redimersi e riscattarsi definitivamente.

“Chicchignola” – © Instagram

Da non dimenticare i costumi perfettamente in linea col contesto in cui viene ambientata la pièce e che delinea la condizione sociale di ciascun personaggio.

Un grande omaggio all’attore romano, all’inventore di Gastone e di Nerone, uno spettacolo che contiene tutto il suo patrimonio artistico che lo ha reso noto nel panorama teatrale.

_____________________________________

“Chicchignola” di Ettore Petrolini, regia di Massimo Venturiello, con Massimo Venturiello, Carlotta Proietti, Maria Letizia Gorga, Franco Mannella, Claudia Portale – scene Alessandro Chiti – arrangiamento musicale Mariano Bellopede – Tecnico Luci Alessandro Greco – produzione Officina Teatrale – foto da Instagram – dal 19 al 22 settembre al Teatro Sala Umberto, Roma.

Interviste
Marco Buzzi Maresca

A tu per tu con Pietro Giannini

Intervista al giovane regista di “La traiettoria calante“ Pietro Giannini, giovanissimo regista e attore (classe 2000) approda al Romaeuropa Festival,

Leggi Tutto »