Mercoledì 12 luglio al Teatro Marconi è andato in scena Petrolini Infinito di Enoch Marrella con Laura Marcucci, Francesca Romagnoli e Felice della Corte, al piano Paolo Panfilo.
Prosegue il Teatro Marconi Festival 2023 con uno spettacolo dedicato ad un grande artista: stiamo parlando di Ettore Petrolini.
Petrolini è stato il re del palcoscenico italiano e grande autore: tra i suoi meriti c’è quello di aver capito le nuove tecnologie del suo tempo. Fin dall’inizio del secolo scorso si è confrontato con la nuova tecnologia dell’incisione fonografica restituendoci su disco molte delle sue scene teatrali. Ad inizio anni ’30 – poi –con l’arrivo del cinema sonoro, Petrolini porterà sul grande schermo molti dei suoi personaggi, consegnando così all’immortalità, con le immagini e il suono, la sua grande arte teatrale che altrimenti, in quanto effimera, sarebbe andata perduta per sempre.
Enoch Marrella con il suo Petrolini Infinito ha portato al Marconi un compendio dell’arte petroliniana. Lo spettacolo si è aperto con un disco: da una fonovaligia abbiamo potuto ascoltare la voce di Petrolini!
Poi, dopo l’audizione, abbiamo visto in carne ed ossa Ettore Petrolini interpretato da Enoch Marrella. Un lavoro puntuale di ricerca d’archivio ha portato Enoch a restituire sul pubblico un Petrolini davvero molto simile all’originale.
Non abbiamo visto in questa imitazione una forma di parodia. Era proprio il nostro Ettore Petrolini! L’abbiamo visto interpretare Fortunello: con gli occhi bordati di bianco e il cappello fatto di una lattina.
Il personaggio proviene dal mondo del fumetto: venne creato e disegnato da Frederick Burr Opper nel 1899, e arrivò poi in Italia nel 1910 sul periodico “Il Corriere dei Piccoli” con il nome di Fortunello.
Altra “maschera” di Petrolini che Enoch ha riproposto è quella di Salamini: il testo grottesco di questo episodio ha fatto particolarmente ridere il pubblico. L’assurdo, i giochi di parole e la stupidità messa alla berlina sono elementi immortali e fuori dal tempo.
Il personaggio più complesso e maggiormente sviluppato dello spettacolo è Nerone. Considerata oggi come una volontaria o involontaria parodia al regime fascista, Petrolini reinterpretò l’imperatore Romano enfatizzandone il carattere vanitoso e mutevole che ci viene tramandato dalle cronache antiche.
A sorprendere è la similitudine che si può fare tra la retorica dei discorsi di Nerone e quella che Mussolini aveva con la folla. Il ruolo delle masse e l’uomo al potere. La facilità con cui un dominatore può accontentare il suo pubblico.
Su Nerone ci si è più volte interrogati se il pubblico di quel tempo avesse colto la possibile critica al fascismo. Lasciando a riguardo – giustamente – un punto interrogativo e una riflessione personale. Petrolini è morto nel 1936, nello stesso anno di Pirandello, morendo prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale e del crollo della dittatura.
Enoch Marrella ha dimostrato che Petrolini è un’artista che riesce a far ridere e riflettere. Degna di nota è, infine, l’attenzione per le musiche affidate a Paolo Panfilo che ha eseguito al pianoforte le partiture originali.
Petrolini Infinito -di Enoch Marrella da Ettore Petrolini – con Enoch Marrella, Laura Marcucci, Francesca Romagnoli e con Felice Della Corte – al piano Paolo Panfilo – artwork: Aleksandar Stamonev – adattamento musicale: Paolo Panfilo – foto: Valerio Faccino – coproduzione: Tuttoteatro.com