Paolo Bonolis

“Perché parlavo da solo” di Bonolis: recensione

L’amato conduttore televisivo Paolo Bonolis regala ai suoi lettori un libro che invita a sorprendersi

Viaggia veloce il fiume del tempo, molto più di quanto scorreva in passato. E scava sempre più profondo il canyon che attraversa. I miei figli sono dall’altra parte e potrebbero partire prima che possa raggiungerli. Gli vorrei consegnare quello che ho conservato. Non c’è molto tempo e, senza il mio bagaglio, ho paura che il loro viaggio possa essere più faticoso di quello che intrapresi io. Ho 58 anni adesso che scrivo e, il mio viaggio, l’ho iniziato che ero ragazzo. A quei tempi anche mio padre mi consegnò il suo bagaglio, ma gli bastò allungare un braccio per passarmelo.”

Chi conosce Paolo Bonolis sa che spesso parla da solo. È sinonimo di pazzia? Assolutamente no. Se lo si fa per rivivere sensazioni e pensieri di un tempo lontano e rimpianto, è solo segno di intelligenza. Queste sue riflessioni ad alta voce sull’amore, sull’infanzia, sulla tecnologia che si scaglia a gamba tesa sulla natura, sullo sport a 360° e sull’uomo, sono raccolte in questo libro che è il risultato di tanti anni di appunti e annotazioni del conduttore di “Avanti un altro” dove mette in luce il suo bagaglio personale condiviso solamente col proprio “IO”.

Una piccola eredità dell’anima da consegnare ai suoi cinque figli e a tutti quelli che lo hanno amato, apprezzato e anche criticato, sin dai tempi del programma contenitore per ragazzi, “Bim Bum Bam”, in onda su Mediaset.
Aneddoti pungenti e rivelazioni curiose arricchiscono il libro “Perché parlavo da solo” purtuttavia non costituiscono il nucleo di questo lavoro che è invece un insieme di meditazioni sul “senso della vita”, citando un’altra trasmissione televisiva, più innovativa, del conduttore romano.

Dunque, se il lettore o il fan incuriosito, si aspetta oggi un libro in cui narra biograficamente la vita privata e professionale di Paolo Bonolis, incapperebbe in uno sbaglio. La lettura è piacevole, se il lettore si isolasse potrebbe dare l’impressione di un caffè con “Paolo” nel salotto di casa, quasi come se in una ventosa domenica autunnale ci si incontrasse con l’amico caro per raccontarsi a vicenda.
La lettura di questo libro stimola senz’altro una riflessione personale, con garbo, l’ironia che lo contraddistingue e leggerezza, giammai con superficialità. In conclusione si può certamente catalogare questo nuovo lavoro di Paolo Bonolis tra uno dei suoi progetti più riusciti.

Cinema & TV
Elena Salvati

Il ricettario della vita

Le lezioni del film “Le ricette della signora Toku” come perle di saggezza Impossibile non innamorarsi della signora Toku! Nel film Le

Leggi Tutto »