di Ilaria Sambucci
Tre leggìi posti rigorosamente a distanza l’uno dall’altro, sono gli unici elementi presenti sul palcoscenico del Teatro Studio 8 di Nettuno, dove lunedì sera è andato in scena lo spettacolo “Passo a due – Pas de deux (ovvero: l’amore ha cinque fasi, ma molte coppie si fermano alla terza)”, interpretato da Francesco Branchetti e Nathalie Caldonazzo con la partecipazione di Isabella Giannone.
L’allettante e divertente testo di David Conati, diretto da Francesco Branchetti, analizza l’evolversi del rapporto di coppia. Al principio di tutto c’è l’infatuazione (prima fase), superficiale e momentanea, ossia la cosiddetta fase del “prosciutto sugli occhi”. Segue l’innamoramento (seconda fase), il momento in cui emergono le prime speranze ed i desideri futuri sulla vita di coppia. Il classico momento in cui la persona che si ama diventa l’essere più bello e perfetto che ci sia sulla faccia della terra. Superato l’innamoramento, comincia la disillusione (terza fase), periodo in cui ci si inizia a rendere conto che la persona che si ha accanto non rappresenta la perfezione assoluta e allora ci si lascia andare, magari assumendo qualche chilo in più fino ad arrivare a sostituire i vestiti fascianti e sensuali con tute gigantesche ed informi.
Come sottolinea anche il titolo non tutte le coppie hanno la fortuna di proseguire la loro storia e tante si fermano proprio a questa fase. Solo i più coraggiosi proseguono questo “tragitto” che li porta alla consapevolezza (quarta fase). Nascono le prime liti, si notano le prime discrepanze, ed è il momento in cui si decide di amare la persona che si ha accanto per quello che è realmente, difetti compresi. Si arriva così alla complicità (quinta fase). Quelli che arrivano a questo punto sono coloro che amano veramente, persone che fanno progetti a lungo termine, persone disposte a dare la vita per il proprio partner.
Questo intrigante percorso è arricchito nella messa in scena da illustri testi mitologici e teatrali come Amore e Psiche, La locandiera, La bisbetica domata, Romeo e Giulietta e Cyrano de Bergerac, interpretati da Francesco Branchetti e Nathalie Caldonazzo. Mentre Isabella Giannone guida con la sua voce lo spettatore da un quadro all’altro, le musiche di Pino Cangialosi aiutano a creare la giusta atmosfera.
Magnetica l’interpretazione di Francesco Branchetti, capace di catalizzare il pubblico attraverso la dinamica e l’espressività della voce con la quale ha scelto di caratterizzare il suo ruolo.
Prossimi appuntamenti: il 28 Agosto al Teatro Verde di Termoli e il 14 Settembre a Guidonia