A Parma 115 opere d’arte, provenienti dalle collezioni private, celebrano il Novecento.
Palazzo del Governatore in Piazza Garibaldi, sale spaziose, ventidue sezioni che raccolgono le avanguardie principali del Novecento: la proposta di Parma è un salto nel tempo, unico nel suo genere, perché è il risultato della raccolta e dell’unione di una serie di opere provenienti dalle collezioni private. Opere inedite, quindi, difficilmente visitabili ma anche poco conosciute ai più.
L’esposizione, dal titolo Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma, aperta fino al 21 luglio 2024, è a cura di Simona Tosini Pizzetti, organizzata e prodotta dal Comune di Parma e Solares Fondazione delle Arti, vuole dare la possibilità di scoprire un tesoro nascosto, finora racchiuso tra le mura e visto da pochissimi occhi privilegiati. Si tratta di un vero e proprio percorso per conoscere le tappe artistiche del Novecento, interpretato e vissuto dai suoi 93 protagonisti. I nomi sono straordinari: Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Marc Chagall, Antonio Ligabue, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Man Ray, Lucio Fontana, Gianni Caravaggio, Mario Schifano per citarne alcuni.
Un quantitativo di opere, dai dipinti alle sculture, dalle foto a rari manufatti, che racchiudono “una storia nella storia”: il passato legato al suo autore ma anche il sentore della vita, dell’esperienza di chi collezionò ogni singola testimonianza. C’è un legame sottinteso, quella sensazione di voler catturare l’istante perché poi non sarà più possibile ritornare davanti a quel preciso capolavoro: visitare Contemporanea può significare anche questo, non solo storia, ma anche emozione, consapevolezza della rarità dell’occasione.
Si parte, come si suol dire, col botto: alle prime opere futuristiche, nella sezione Gli Antecedenti, segue la Fountaine di Marcel Duchamp, il famoso orinatoio ready-made firmato “R. Mutt”, e al Dadaismo. Ci sono il Surrealismo con Le Consolateur di Giorgio De Chirico e due chicche d’eccezione nella parte dedicata a I grandi maestri internazionali: Marc Chagall con Le couple davant le peintre e Picasso con Femme sur un fauteuil. Due perle rare, tardive di entrambi i pittori.
Contemporanea procede con una carrellata di avanguardie tosta, unica per l’eccezionalità di quanto esposto: il Novecento italiano, l’Astrattismo, l’arte Informale nazionale ed europea, lo Spazialismo, l’Arte Cinetica, il Concettuale, l’Arte Povera, Pop Art e Body Art, la Transavanguardia italiana, i cosiddetti Nuovi-nuovi, il pastificio Cerere e il gruppo di San Lorenzo. Arricchiscono il percorso le performance proiettate di Fabio Mauri e gli appuntamenti, fissati durante l’esposizione, di Lenz Fondazione, Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali dedicati alla body art.
Questa sfilata artistica ricca, variegata riporta a galla il passato e le evoluzioni conosciute lungo il secolo. Colpisce la quantità e la diversità delle opere, i messaggi e i significati racchiusi in ognuna di esse. Rosso di Burri, i tagli che lacerano la tela nel Concetto spaziale. Attese (tagli, bianco) di Lucio Fontana, i Panni stesi di Michelangelo Pistoletto, di cui è esposta anche l’installazione suggestiva, sulle contraddizioni, composta da cinque letti in fila, sotto il nome Hunger.
Le sale sono popolate da numerosi capolavori, i più diversi per materiali, genesi e significati: l’arancione Testa di un angelo di Nicola De Maria, la Rosa di Jannis Kounellis che fa da copertina alla mostra e al catalogo, Mare–9477 August (J-L 13-91) di Conrad Marca-Relli, Enrico Mattei in completo nero realizzato da Sergio Lombardo, l’inedito di Antonio Ligabue. Mentre le sculture presenziano il percorso, nella loro fissità e quasi estraneità: si va da soggetti più diretti a quelli più astratti, da oggetti a forme geometriche, scombinate.
Il Novecento, in tutta la sua ampiezza temporale, viene vissuto, sofferto, sezionato dai protagonisti esposti: guerre, scoperte, cambiamenti, dolori, denunce, privazioni, prevaricazioni, politica, vite, persone. E questo è solo un assaggio delle scoperte che si possono fare a Parma.
L’unica cosa che, forse, dispiace un po’ è la predominanza di nomi maschili, fatta eccezione per Dadamaino, Gina Pane e Grazia Varisco. Il Novecento collezionato è quello degli artisti uomini, scelta e frutto dei tempi e di un’epoca che, arrivata ai giorni nostri, forse, deve cambiare rotta.
Non è immediato cogliere ciò che ogni singola opera esprime, quel Contemporanea rimarca non solo il contesto di riferimento ma anche la sfuggevolezza, l’enigma che non può essere pienamente capito e risolto. Una parentesi aperta, impossibile da chiudere. L’arte raccolta da questi trenta collezionisti mantiene quella parte di inaccessibilità e di insoluto (che diventa il destino a cui ogni capolavoro fa ritorno), quella ricchezza fatta di vita andata, di desideri coltivati, di umanità. L’umanità di chi la creò e di chi la collezionò.
Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma – date: dal 20 aprile al 21 luglio 2024 – luogo: Palazzo del Governatore, Piazza Giuseppe Garibaldi, Parma – Produzione e organizzazione: Comune di Parma e Solares Fondazione delle Arti
Immagine di copertina/in evidenza: Hunger – Michelangelo Pistoletto/collezione Solares Fondazione delle Arti / foto di Mauro Davoli