Denzel Washington conquista la Palma d’Oro onoraria, Mario Martone racconta Goliarda Sapienza in Fuori, Jafar Panahi sfida la censura con un film misterioso, e Brigitte Bardot riappare a 90 anni per dire ancora una volta la sua.
“Una star in nero” titolano i giornali francesi, celebrando con sorpresa la Palma d’Oro onoraria conferita a Denzel Washington durante il gala per la presentazione fuori concorso dell’ultimo film di Spike Lee, ispirato a un’opera del maestro giapponese Akira Kurosawa.
Oggi, invece, il Festival accende i riflettori su Fuori di Mario Martone, scritto insieme a Ippolita Di Majo: è l’unico film italiano in concorso. Interpretato da Valeria Golino, Elodie e Matilda De Angelis, il film si ispira alla vita della scrittrice siciliana Goliarda Sapienza, autrice del best seller L’arte della gioia, portato sul grande schermo proprio dalla Golino. La storia ruota attorno all’arresto di Goliarda per un presunto furto, la sua traduzione a Rebibbia e l’incontro con Roberta (De Angelis) e Barbara (Elodie), con cui nascerà una profonda amicizia. Dal 22 maggio in tutte le sale italiane.
“Libere dentro e fuori” ha titolato Concita De Gregorio la sua bella intervista a Martone, in cui il regista napoletano definisce il film “una partitura musicale”. L’intenzione iniziale era quella di raccontare la biografia della Sapienza e il legame con il marito Angelo Pellegrino, durante la genesi de L’arte della gioia. Poi, l’attenzione degli autori si è spostata sulla relazione tra Goliarda e Roberta, dando vita a un intenso rapporto umano e intellettuale tra la scrittrice e la giovane ragazza di borgata.
Un film intenso, ambientato nell’estate romana del 1980, dentro e fuori dal carcere, seguendo le tracce lasciate nei libri della stessa Sapienza, che raccontano la sua esperienza da detenuta. Forse Fuori non conquisterà la Palma d’Oro in questo Festival a fortissima impronta francese, ma resta comunque un film da non perdere.
Avvolto dal mistero è anche il nuovo film del regista iraniano Jafar Panahi, Un simple accident, in concorso. Già assistente del grande Abbas Kiarostami (Palma d’oro a Cannes nel 1997 con Il sapore della ciliegia), Panahi è autore di capolavori come Il palloncino bianco (Camera d’or 1995) e Il cerchio (Leone d’oro a Venezia nel 2000). I suoi film, spesso censurati in patria, hanno raggiunto il pubblico internazionale portando storie di politica, contrasti, speranze e denuncia sociale.
Un simple accident , non si racconta, si guarda e sarà distribuito in Francia in versione integrale, nonostante le intimidazioni che mettono costantemente a rischio la vita del regista.
E a proposito di coraggio, battaglie e verità, per celebrare i suoi 90 anni portati con straordinaria disinvoltura, l’emittente televisiva francese BFM ha trasmesso una splendida intervista esclusiva a Brigitte Bardot, realizzata per la prima volta nella sua villa-rifugio La Madrague, a Saint-Tropez, a pochi chilometri da Cannes. Reclusa volontariamente, la mitica BB non ha usato filtri: ha parlato di diritti degli animali, di politica e di cinema — che trova, ça va sans dire, “noioso”.
Elegante, vestita in nero ricamato, con le sue proverbiali collane da zingara e il sorriso inconfondibile che ancora oggi ti fa pensare: “Ma come si fa a dirle di no?”
E proprio con quel sorriso ha rinnovato il suo disappunto verso il presidente Macron, che da mesi non risponde alla sua lettera sullo stato di salute dei cavalli, tornando anche sulla storica battaglia contro la caccia alla volpe. Ma come si fa a dirle di no?!