“Padre Nostro”, Pasolini si fa multimediale comunica le sue battaglie agli italiani di oggi

Padre Nostro – Diritto allo scandalo è un progetto docu-teatrale e multimediale incentrato sulla figura di Pier Paolo Pasolini, sulle controversie che lo hanno attraversato, e a tracciare ponti tra l’Italia di quel periodo e i venti che sospirano oggi. Prodotto da Music Theatre International e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, il lavoro di Tomaso Thellung e Alfredo Angelici è approdato a ottobre sul palco del Tor Bella Monaca. Ed ha sorpreso il numeroso pubblico, calamitato in una commistione di linguaggi e messaggi decisamente originale. Presenti che hanno rivestito anche un ruolo attivo nello svolgimento, intervistati da un Pasolini (sempre Angelici) che dopo esser sceso dalla croce abbandona la sua scrivania e improvvisamente si getta in platea. Microfono in mano e cameraman (Riccardo Ardolino) al seguito.

Le “riprese” vengono proposte in diretta e con filtro bianco/nero su uno schermo posizionato sul palco. Toni ironici ma decisi, caustici e provocatori, com’era nel costume di Pasolini. Libri alla mano, un Olivetti che batte forsennata, tracce biografiche in audio-diffusione, video di repertorio sullo sfondo, filmati di un’attualità di tanto consumismo e poco senso. E poi le sinuose evoluzioni di Clarissa Andrei, ad aggiungere ulteriore dinamismo ad uno spettacolo che amplia al massimo le potenzialità espressive della quarta parete. 

Io penso che scandalizzare sia un diritto, essere scandalizzati un piacere. Chi rifiuta il piacere di essere scandalizzato è un moralista, è il cosiddetto moralista!” rispose in una delle sue ultime apparizioni Pier Paolo Pasolini. Parole che hanno fatto scoccare la scintilla a Thellung e soci. Le parole e gli atteggiamenti, di Pasolini – contestare, combattere e polemizzare nei confronti di una società civile che ha tentato in tanti modi di distruggere e insabbiare la potente immagine dell’artista – attraversano l’intero lavoro. Il titolo stesso prende spunto da una sua “preghiera” fortemente provocatoria: “Padre nostro che sei nei cieli, che me ne faccio della paura del ridicolo? Che me ne faccio della mia buona educazione? Chiacchiererò con Te come una vecchia.” Pasolini che parla agli italiani del 2022 come se fosse un coevo, perchè in fondo gli oggetti delle sue critiche sono tutt’ora attualissime. 
Lo spettacolo PPP 3.0, che è anche un podcast, sarà in scena di nuovo il 2 novembre, data dell’anniversario della morte di Pasolini, al Teatro del Lido di Ostia.

Cinema & TV
Elena Salvati

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