Oscar, mon amour: firmato Marion Cotillard.

A poche ore dalla “Notte delle stelle” , ad Hollywood sarà’ il pomeriggio del 25 aprile, da noi in Italia le prime luci dell’alba del 26, dove l’Accademia delle Arti attribuirà’ in un Galà riservato a pochi eletti in platea, causa pandemia e a tante star sul palcoscenico, nominate e speranzose di conquistare la preziosa statuetta nei famosi studi della Capitol Records a Los Angeles, in fermento da giorni per le prove, la stessa dove incidevano i loro successi, Sinatra, Nat King Cole, Dean Martin e i Beatles.

Accolta dal Console italiano,  dai corrispondenti dei maggiori quotidiani e network italiani, è arrivata anche Laura Pausini, candidata all’Oscar per la  canzone “Io si”, colonna sonora del film di Edoardo Ponti, “La vita davanti a se” interpretato da Sophia Loren e guest star anche sul palcoscenico dove eseguirà dal vivo in esclusiva per la ABC News e per una platea virtuale di oltre un miliardo di persone sparse nel mondo, la canzone che è stata già’ premiata con un prestigioso Golden Globe proprio poche settimane fa a Los Angeles. Questo “doveroso” preambolo, accende in verità’ anche i riflettori di QUARTA PARETE a proposito di canzoni, di cinema e soprattutto di Oscar su un’altra donna, una donna davvero eccezionale, rapita si dal cinema, ma tesoro tutto da scoprire nel mondo della musica: Marion Cotillard.

Nata in un ambiente vivace e creativo da una coppia di artisti in un verde paesino alle porte di Parigi, fervente ecologista, sempre in prima linea contro il riscaldamento globale; la nonna cantante negli anni trenta, voleva fare della piccola Marion una musicista di sicuro successo.  I più importanti riconoscimenti sono arrivati invece non come cantante, pur avendone le qualità, eccelsa nel contrabbasso, piano e batteria con i primi gruppi rock, ma come attrice cinematografica con all’attivo addirittura un Oscar, un Golden Globe, un Bafta(Oscar europeo), due premi Cesar, due Satellite Award e ben quattro candidature ai prestigiosi Critics’  Choice Award.

Occhi grandi e scuri, uno sguardo intenso che esprime curiosità’, stupore e sensualità antiche, un viso che “odora” di mediterraneo, fisico dinoccolato da modella ed una voce dalle profonde tonalità capace di stupire, come attrice di fama internazionale con registi come Tim Burton, Ridley Scott, Cristopher Nolan, Woody Allen, ma fu proprio la musica che nel 2007 gli diede  la massima popolarità, quando il regista Bob Marshall dopo averla sentita cantare, le affidò il ruolo di Edith Piaf nel film che  la racconta “La vie en rose” e fu proprio quel film è quell’interpretazione  che fecero conquistare l’Oscar a Marion Cotillard come migliore attrice protagonista. Il primo Oscar attribuito per una interpretazione in lingua francese e nel 2015 parlando ancora di Oscar, la Cotillard lo sfiorò con una nomination per la sua intensa prova di attrice nel film “Due giorni, una notte” diretta dai fratelli Jean -Pierre e Luc Dardenne.

Anni d’oro per l’attrice parigina, tutti la fotografavano, la sua immagine era sulle copertine dei magazine più importanti del mondo: da Variety a Vogue, da Elle a Marie Claire, da Variety a Harpes Bazar, finanche Hollywood Reporter gli dedicò una copertina, tanto da essere insignita  nel 2010 per volontà’ del Presidente francese Nicolas Sarkozy del titolo di  Chevalier dell’Ordre Des Arts Et Des Lettres e sarà proprio lei ad inaugurare il prossimo 6 Luglio, la 74a edizione del  Festival Internazionale del  Cinema di Cannes, che riaccenderà i motori su una kermesse “abortita” nella scorsa stagione causa covid 19. Festival che vuole riportare glamour, film e star system sulla celebre passeggiata della Croisette, che in oltre settant’anni di vita e di storia ha lanciato film ed esaltato la popolarità’ di registi, attori e attrici di tutto il mondo.

Marion Cotillard sarà’ la prima diva sulla montée des Marches del Palais du Festival, protagonista di “Annette”, il film diretto da Leos Carax scelto per l’apertura della kermesse francese, che racconta la storia di uno stand-up comedian e di una celebre cantante di fama internazionale ambientata ad Hollywood.

Marion Cotillard” hanno scritto i critici, ”ancorché  straordinaria attrice, ha una voce ed un talento musicale difficile da riscontrare nel panorama contemporaneo cinematografico”, e fuori dallo schermo, quando  è libera dagli impegni cinematografici, Marion frequenta cantautori del calibro di Hawksley Workman  con il quale ha duettato nel brano “The Strong One”, partecipando inoltre alla scrittura dei testi di alcune canzoni per il disco “Between The Beautifuls” e  prestando addirittura la sua voce al gruppo dei Franz Ferdinand nel brano “The Eyes Of Mars”.

Un suo grande amico, il popolarissimo cantautore Yodelice, riuscì perfino a farla esibire nascosta dietro un enorme cappellaccio nientedimeno che sul palcoscenico dell’Olimpya di Parigi. Era il 22 marzo del 2011. Niente male per una ragazzina che dopo l’Accademia a Parigi venne scelta da Luc Besson, anche se la prima grande occasione per lo schermo a scorrere la filmografia di Marion Cotillard fu “Big Fish diretta da Tim Burton a cui seguirono film come “Mary” di Abel Ferrara e “Un’ottima annata” al fianco  di Russell Crowe dove interpretava la parte  della proprietaria di una caffetteria in Provenza. E poi ancora “Nemico pubblico” di Michael Mann, al fianco di Jonny Depp, fino al successo con il colossal musicale “Nine” a fianco di Daniel D Lewis, Sophia Loren, Judi Dench, Nicole Kidmann e Penelope Cruz e per l’occasione l’autorevole Times scrisse: ”Marion Cotillard merita di essere collocata fra le migliori interpreti di tutto il mondo”. Infatti nel 2010 arrivò la candidatura al Golden Globe ancora in un film musicale dopo l’affermazione per “La Vie en rose”.

Tanti i film interpretati da Madame Cotillard, meritano di essere ricordati “Femme Fatale” insieme a Leonardo Di Caprio, “Midnight in Paris” e “Vicky Cristina Barcelona” diretta da Woody Allen,“C’era una volta a New York” di James Gray  al fianco di  Joaquin Phoenix e “La legge del sangue” diretta dal marito Guillaume Canet, film di punta fuori concorso proprio alla 74a edizione del Festival di Cannes.

* Critico cinematografico e letterario, giornalista, dal 1976 inviato speciale RAI (TG1, TG2, TG3, TG3 Regionale, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre) per Cinema, Spettacolo, Costume.