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Oltre la fama, la forza: Evelina Nazzari si racconta

Un viaggio potente tra fragilità e coraggio che svela la vera essenza dell’artista, in un dialogo intimo e autentico a Teatrosophia

Una serata intensa e coinvolgente quella che si è tenuta a Teatrosophia lo scorso 29 maggio, dove il libro Memorie a brandelli (Edizioni Sabinae) di Evelina Nazzari ha preso vita attraverso parole, emozioni e frammenti di ricordi. A dialogare con l’autrice sono stati Maria Laura Pala e Andrea Cavazzini, in un incontro che ha visto un pubblico numerosissimo e attento riempire lo spazio del teatro, pronto a lasciarsi trasportare nel viaggio intimo e profondo dell’autrice.

Memorie a brandelli – Evelina Nazzari

Fin dalle prime battute, Evelina Nazzari ha saputo mettere tutti a proprio agio con la sua naturale affabilità e con un senso di familiarità che ha reso la conversazione autentica e sincera. Ha risposto alle domande con generosità, condividendo senza filtri la complessità di un percorso umano ed esistenziale che, come ha raccontato, si nutre di grandi emozioni e di momenti di profonda sofferenza.

In questa dimensione così schietta e partecipata, è emersa con chiarezza la forza interiore necessaria a chi decide di scrivere un’autobiografia. Perché scrivere la propria storia, come ha fatto la Nazzari, significa avere il coraggio di spogliarsi davanti a degli sconosciuti, di concedere loro il permesso di entrare in quei luoghi dell’anima dove la vulnerabilità è più viva e autentica. Significa accettare che la propria vita, una volta affidata alla pagina, possa essere accolta, capita, ma anche criticata, in un atto di estrema generosità e coraggio.

La serata ha portato alla luce i temi portanti del libro: un vagabondaggio della memoria che attraversa due secoli e unisce paesi e culture, intrecciando la storia personale e familiare di Evelina con quella più grande e cosmopolita che abbraccia l’Italia, la Francia, la Grecia e la Turchia. Gli aneddoti legati alla sua carriera artistica, il rapporto con un padre come Amedeo Nazzari – figura monumentale del cinema e del teatro italiani – il fardello ma anche l’orgoglio di portare un cognome tanto prestigioso, la relazione talvolta conflittuale con la madre Irene Genna, anch’essa attrice: ogni aspetto di questa storia ha contribuito a restituire un ritratto umano e sfaccettato, capace di far vibrare corde profonde.

A conclusione dell’incontro, se mai ce ne fosse stato bisogno, Evelina Nazzari ha dato ulteriore dimostrazione del suo talento e della sua presenza scenica, leggendo alcuni brani tratti dal libro. La sua voce ha saputo dare corpo e anima alle parole, amplificando la curiosità dei presenti e facendo emergere con ancora più forza la bellezza e la potenza di Memorie a brandelli

Questa presentazione non è stata soltanto un’occasione per conoscere un libro, ma un momento prezioso per entrare in contatto con una donna che ha avuto il coraggio di raccontarsi senza riserve. E chi ha avuto la fortuna di esserci ha potuto cogliere tutto lo spessore umano e artistico di Evelina Nazzari, un’artista che riesce a intrecciare la propria storia con quella di un intero mondo culturale.

Memorie a brandelli – Evelina Nazzari

L’attrice tornerà a febbraio 2026 a Teatrosophia con lo spettacolo Torna fra nove mesi: abbiamo dunque tutto il tempo per approfondire la conoscenza di questa straordinaria interprete e donna, iniziando proprio da questo libro che, come lei stessa ci ha mostrato, è molto più di un semplice racconto autobiografico. È un atto di verità, di coraggio e di amore verso la vita e l’arte..

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Memorie a brandelli– presentazione del libro di Evelina Nazzari, per le Edizioni Sabinae, in dialogo con l’autrice Maria Laura Pala e Andrea Cavazzini, regia e luci di Guido Lomoro, Teatrosophia 29 Maggio 2025

Foto di ©Grazia Menna

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