Olly trionfa, Lucio Corsi incanta e Giorgia brilla: Il Festival che ha diviso l’Italia

Come ogni anno non sono mancate le polemiche sulla canzone vincitrice e sui big “ridimensionati” dal voto dei social

A giochi fatti, la 75° edizione del Festival di Sanremo è stato definito da una parte della stampa come “soporifero”. Merito o demerito di Carlo Conti (in predicato anche per il prossimo anno), ha condotto e costruito musicalmente l’evento con accortezza, senza scandali né scossoni, mantenendo uno stile impeccabile, quasi “baudiano”. Eppure, i numeri parlano chiaro: più di 40 milioni di spettatori hanno seguito le cinque serate, complice anche il ruolo sempre più rilevante dei social. Un dato che conferma il trend degli ultimi anni che il pubblico dell’Auditel è ormai sempre più giovane.

Dopo un’indigestione di canzoni – non sempre solo canzonette – e una serata glamour dedicata alle cover, il Festival ha incoronato Giorgia come regina della serata con una straordinaria esibizione di Skyfall in coppia con Annalisa. In gara, invece, si è dovuta accontentare del premio TIM per La cura per me, mentre la giuria della sala stampa dell’Ariston ha consacrato Lucio Corsi come nuovo genietto della canzone. Con il volto e il fare da mimo, Corsi era già stato segnalato come fenomeno generazionale dal cantautore Luigi  “Grechi”De Gregori, fratello di Francesco e storico conduttore del provocatorio  Non solo Sanremo ideato dal  club romano L’Asino che Vola.

Secondo in classifica dietro Olly, Lucio Corsi si è aggiudicato il prestigioso premio della critica Mia Martini con la sua intensa Volevo essere un duro. Protagonista anche nella serata cover, ha conquistato il pubblico con un’ironica e divertentissima versione di Nel blu dipinto di blu di Modugno, cantata in coppia con Topo Gigio.

Ma allora chi ha vinto questo Festival? Come avrete già letto sui giornali e visto nei telegiornali, il vincitore è Olly, all’anagrafe Federico Olivieri, genovese classe 2001. Cantautore e rapper, laureato in Economia e Management, con Balorda Nostalgia che si era messo in luce a Sanremo Giovani nel 2022 con L’anima balla. Il suo brano, apprezzato dal giovane pubblico dell’Auditel, racconta un amore sospeso nel tempo: lui la cerca, ma lei ormai esiste solo nei suoi ricordi.

Olly arrivato a Sanremo sulla scia della hit   Per due come noi e con un tour al via già sold out, la sua vittoria è già storia. Il terzo posto lo conquista per accontentare i più grandicelli Brunori SAS, con L’albero delle noci, che esiste davvero davanti casa del cantautore calabrese. «L’osservo sempre quando mi frulla qualcosa in testa, anche perché da anni sono convinto che sia lui a suggerirmi le canzoni che scrivo».

Una canzone d’altri tempi, ispirato alla nascita della figlia Fiammetta che ora ha tre anni.  che cresce e va per conto suo. “Sono passati veloci questi anni feroci/E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave”

Così, anche questa edizione di Sanremo è volata via, lasciando qualche delusione tra i fan del bel tenebroso Achille Lauro, che presto scriverà una canzone per Mina e che ha incantato con la sua ballata Incoscienti giovani; mentre i Coma Cose hanno conquistato il pubblico con Cuoricini, già in classifica grazie a un sound energico tra tastiere anni Ottanta e un ritornello irresistibile, leggero proprio come quei cuoricini che ormai usiamo per dire “tvb” anche a chi forse non lo merita.

Sanremo 2025 si è coraggiosamente inserito in un contesto di guerre e incomprensioni, trovando il suo equilibrio tra melodico e pop, proprio come Quando sarai piccola, la toccante lettera che Simone Cristicchi ha dedicato a sua madre. Per cinque giorni, il Festival ha tenuto sveglia l’Italia con una sigla azzeccata e una kermesse che, tra ballate, disimpegno e parole d’amore, ha dimostrato ancora una volta la forza della sua formula. Come ha detto il navigato Antonello Venditti, premiato alla carriera: «Piaccia o no, alla fine le canzoni si ascoltano e, se valgono, si fischiettano dal giorno dopo!».

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