Aggiungi un posto a tavola spegne 50 candeline al Teatro Brancaccio di Roma.
Gli spettatori in sala probabilmente sanno già cosa li attende: a quasi 50 anni dalla prima del 1974 al Teatro Sistina, il celebre musical Aggiungi un posto a tavola di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritto con Jaja Fiastri e musicato da Armando Trovajoli, torna in scena con una nuova edizione prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni. La regia di Marco Simeoli omaggia il passato con un’introduzione che ripercorre i protagonisti e i momenti iconici di questo spettacolo senza tempo, invitando il pubblico a concentrarsi sul presente, ad applaudire o dissentire per ciò che vedranno “qui e ora”.
L’opera racconta le avventure di Don Silvestro (Giovanni Scifoni), parroco di un paesino di montagna che riceve da Dio l’incarico di costruire un’arca per affrontare un nuovo diluvio. Tra ostacoli e tentazioni – tra cui il sindaco Crispino (Marco Simeoli) e la seducente Consolazione (Lorella Cuccarini) – Don Silvestro porta a termine la missione. Quando però arriva il momento di salire sull’arca, un cardinale dissuade i paesani accusandolo di tradire la Chiesa. Rimasto solo con Clementina (Sofia Panizzi), figlia del sindaco innamorata di lui, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca per condividere il destino dei suoi fedeli. Questo gesto commuove Dio, che ferma il diluvio e salva il paese. La storia si chiude con una tavola imbandita, simbolo di pace e riconciliazione.
Il cast conquista il pubblico: Giovanni Scifoni brilla per versatilità, mentre Lorella Cuccarini sorprende per umiltà e carisma, integrandosi perfettamente con il corpo di ballo. Sofia Panizzi incanta per freschezza e simpatia, e Francesco Zaccaro regala un Toto dolce e ingenuo. Marco Simeoli, nel ruolo del sindaco Crispino, unisce ironia e omaggia agli storici interpreti del musical, affiancato da una brillante Francesca Nunzi nei panni della moglie Ortensia.
La “Voce di lassù” del compianto Enzo Garinei, mantenuta come omaggio alla sua memoria aggiunge un tocco di emozione
Il fascino di questo spettacolo si deve anche a elementi chiave: l’orchestra dal vivo, diretta con maestria dal M° Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli; la scenografia ricca e potente, curata da Gabriele Moreschi, che ha preservato il doppio girevole del progetto originale di Giulio Coltellacci con lievi adattamenti, garantendo cambi di scena fluidi e dinamici. Su questo sfondo si muove con precisione l’eccezionale ensemble di 16 danzatori, guidati dalle coreografie di Gino Landi, riprese da Cristina Arrò.
Il gran finale, con la colomba bianca che si posa su una sedia vuota accolta da Don Silvestro, rappresenta un messaggio di speranza, rinascita e pace, tanto attuale quanto necessario nel mondo di oggi. Lo spettacolo, di due ore e mezza, unisce leggerezza e riflessione sui valori di accoglienza, diversità e solidarietà, ricevendo standing ovation, applausi a scena aperta e richieste di bis da un pubblico entusiasta.
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Aggiungi Un Posto A Tavola – Produzione Viola Produzioni Srl – Commedia musicale di Garinei e Giovannini – Scritta con Jaja Fiastri – Liberamente ispirata a “After Me The Deluge” di David Forrest – Musiche di Armando Trovajoli – Giovanni Scifoni (Don Silvestro) Special Guest Lorella Cuccarini (Consolazione) – Marco Simeoli (Sindaco Crispino) – Sofia Panizzi (Clementina) – Francesco Zaccaro (Toto) – Francesca Nunzi (Ortensia) – “La Voce di Lassú” è di Enzo Garinei – Regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini – ripresa teatrale di Marco Simeoli – Teatro Brancaccio dal 29 Novembre al 12 Gennaio 2025
Foto di ©Grazia Menna