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Nel limbo delle anime: il teatro come rito di passaggio

Al Complesso Monumentale del Purgatorio ad Arco di Napoli, va in scena “Opera in transizione” di Mimmo Borrelli, un percorso di ricerca antropologica e creazione drammaturgica insieme agli allievi della Bellini Teatro Factory.

Opera in transizione di Mimmo Borrelli nasce innanzitutto da un percorso di studi che l’artista ha affrontato con gli allievi dell’accademia Bellini Teatro Factory, al seguito del quale ha formato una vera e propria giovane compagnia: la Compagnia Factory del Teatro Bellini di Napoli. L’Opera delle anime pezzentelle è il primo lavoro, in scena al Complesso Monumentale del Purgatorio ad Arco dal 3 al 13 luglio, e in seguito vi saranno proposti altri lavori tra cui Neanche parenti di Gabriele Russo e Anna D’Angiò, Asfalto di Michela Lucenti e Balletto Civile, ed a fine stagione GIU-RO. Libera Gioventù Bannata dal Tempo.

La formazione come ricerca dell’identità e dell’unicità del sé

Il viaggio che ha portato alla rappresentazione di Opera in transizione di Mimmo Borrelli è stato uno scavare, attraverso l’immensa poliedricità del teatro, nell’intima unicità di ciascun attore. Entrare in contatto con la sintonia profonda degli abissi del proprio corpo, della propria voce, della propria eccezionalità d’azione esplorata nelle sue varie forme possibili e mutevoli. Da questa ricerca dell’identità personale, del , è stato possibile l’accesso all’altro da sé, alla sua immedesimazione autentica e interpretazione libera. Quindi, una formazione sostenuta con l’intento di esplorare la personalità di ciascuno, dialogandovi con originalità e confine.

Ciò che ha guidato il vento in poppa di questo duro lavoro lo si può condensare in una sola parola: trasmettere. Ovvero, la trasmissione della determinazione a sognare, soprattutto in un mondo come quello attuale la cui percezione artistica è intrisa di una fuliggine che ne appanna i colori e ne sbiadisce le speranze. Questo concetto, si traduce in Opera in transizione di Mimmo Borrelli in visione scenica, quel modo di affrontare il palcoscenico e restarvi con poesia, con autenticità senza la paura del fallire. E il pubblico riesce a percepire esattamente tale prospettiva d’insieme, un lavoro originale e di catartica collettività.

Opera in transizione di Mimmo Borrelli: tra sacro e profano

Opera in transizione di Mimmo Borrelli struttura la sua narrazione poetica partendo dall’antico culto delle anime pezzentelle della Chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, la quale nel 1600 propose la cura dei defunti come pratica religiosa principale. I vivi, per espiare i propri peccati terreni, si preoccupavano di favorire l’ascesa delle anime in Paradiso, assicurando loro il riposo dalle fiamme del limbo del Purgatorio. Infatti, le anime sono definite pezzentelle perché petere, dal latino, significa chiedere per ottenere. Si doveva scegliere un teschio da accudire per instaurarvi un rapporto diretto. Una pratica macabra, grottesca, ma che restituisce la peculiarità ironica del napoletano di stare costantemente a contatto con la morte con quel sorriso che diffonde un’ancestrale vitalità.

Tra tradizione e culto muove i suoi passi Opera in transizione di Mimmo Borrelli. Lo spettacolo culmina soltanto nella rappresentazione scenica, ma nasce come un itinerario drammaturgico di ricerca, di detti e creazione continua. Un lavoro interessante innanzitutto dal suo punto di vista antropologico. In tale senso, è singolare la capacità di dialogo tra la messinscena e lo spazio circostante, un legame profondo che cammina tra religiosità e blasfemia. Ed è in questa ambivalenza tra sacro e profano la potenza espressiva, nonché comunicativa, della poesia di Borrelli.

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Opera in transizione – anime pezzentelle dalla faccia sporca – di e con Mimmo Borrelli – con la Compagnia Bellini Teatro Factory composta da Greta Bertani, Sofia Celentani Ungaro, Filippo D’Amato, Rossella De Martino, Daniela De Riso, Miriam Giacchetta, Cristoforo Iorio, Tarek Ismail, Valeria Martire, Gaia Napoletano, Matteo Ronconi, Giuseppina Ruggiero, Luigi Savinelli, Umberto Serra e Lucia Straccamore – per la produzione di Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – con la partecipazione di Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus – Complesso Monumentale del Purgatorio ad Arco di Napoli dal 3 al 13 luglio 2025

Fonte immagine: Ufficio Stampa

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