“Mondo” di Gennaro Lauro, spazio corpo e gesto

Per la Pre apertura del Sicilia Queer Festival 2023 e in occasione dell’inaugurazione della mostra “Appunti per una biografia di Pepe Espaliú, attraverso gli archivi“, l’Istituto Cervantes di Palermo presenta Mondo, performance del danzatore e coreografo Gennaro Lauro, presso la Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani a Palermo, coproduzione franco-italiana, selezionato per la Vetrina Giovane Danza d’Autore – Anticorpi XL 2020, selezionato per i “40 Winks” di Aerowaves 2021.

Mondo” – Racconta Gennaro Lauro – “significa terra, ma anche il gioco della ‘campana’ ed è l’opposto di immondo. Scelto d’istinto, questo titolo abbraccia il groviglio di aspetti che tocca il mio attuale lavoro.

Riuscendo ad accorciare il divario tra scena e realtà Lauro riesce attraverso gesti iconici, comunicativi, puliti e poetici a toccare il pubblico intimamente. I gesti iconici esprimono un’immagine, si rifanno ad un concetto spaziale e suggeriscono nella ripetizione molteplici linguaggi. E’ un momento sacro, suggerito dalla partitura musicale, dal danzatore, dall’azione performativa e dallo spazio deputato della Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani a Palermo.

Ph. Dario Bonazza

Poi c’è il respiro – Continua Lauro Quell’atto continuo e implacabile che ci accompagna per tutta la vita. La trama infinita dietro tutti i nostri istanti e frammenti, senza altro fine se non il semplice e mero fatto di tenerci in vita. La vita è una traccia irriproducibile e simultanea ai nostri passi e respiri. La nostra sola possibilità di essere è continuare a essere, continuare a respirare e camminare, senza mai cessare di scolpire la nostra statua interiore”.

Il corpo è il primo mezzo comunicativo utilizzato dall’uomo, linguaggio universale che non conosce barriere. Lauro riesce ad arrivare con intensa forza comunicativa, liberandosi attraverso il corpo dalla schiavitù della parola. L’anima è intrappolata nella sua corazza di carne e sangue, che è il corpo, lo stesso non sempre coincide con la forma identitaria.

Non importa quante volte ci sia già successo di sperarci– Racconta Gennaro Lauro – noi continuiamo comunque a credere che in qualche luogo e modo potremo essere qualcosa per sempre. Inseguiamo noi stessi nelle nostre foto, nei nostri curriculum, nei nostri profili, in qualunque cosa possa offrirci una versione compiuta di noi stessi. Collezioniamo immagini, istanti, punti d’arrivo, risultati, sperando che una cronaca dettagliata dei nostri svariati sé possa fornirci maggiore verità. Il nostro desiderio inconfessato di essere cose. La nostra smania di compimento, di un culmine delle nostre biografie, il nostro desiderio di una narrazione accurata che possa valere per sempre, che possa dirci chi siamo una volta per tutte.”

In “Mondo” prende respiro il mito della Caverna di Platone, l’ idea che l’anima sia in trappola e incatenata al corpo che la contiene, in questo’ atto di liberazione entra il ricordo del teatro politico, delle azioni performative del Living Theater, di Judith Malina e Julian Beckdi e tutta quella storia anni Sessanta e Settanta del teatro che parte dal corpo e dell’ individuo, di autoanalisi e liberazione personale che mai come oggi fa bene tornare a sentire vibrare.

‘Mondo’ significa questo per me.
La resistenza di un bambino che gioca a campana in un cortile.
La purezza mai definitiva che emerge dall’atto continuo di scolpirsi.
La “totalità dei fatti e non delle cose”.

Ph. Dario Bonazza

Idea e creazione Gennaro Lauroluci Gaetano Corriereproduzione Lauro/ Cie Metacoproduzione Associazione Sosta Palmizi partners KommTanz/Abbondanza Bertoni 2019, FabbricAltra – Schioaccolto e sostenuto da Ménagerie de Verre – Paris, L’Échangeur CDCN Hauts-de-France, CND – Pantin, Tanz Comany Gervasi (Wien), CENTQUATRE-ParisSelezionato per la Vetrina Giovane Danza d’Autore – Anticorpi XL 2020Selezionato per i “40 Winks” di Aerowaves 2021 foto in evidenza di Dario Bonazzadurata 35 minuti

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