Un testo classico senza tradimenti e con tante idee
Molto rumore per nulla di Veronica Cruciani è un messa in scena veloce e brillante, ricca di piccole invenzioni e portate in scena da un cast consapevole. Nonostante la lunghezza (due ore mezza più intervallo) l’esperienza piacevolmente leggera e vivace, ben bilanciata tra i momenti del comico e quelli del tragico (entrambe dimensioni che d’altronde appartengono al testo di partenza).
La produzione ci mette un paio di scene a trovare il suo ritmo, ma una volta superato lo scoglio dell’avvio lo spettacolo prende quota e si mantiene solido fino alla conclusione. Gli attori riescono tutti quanti a dare forma alle sfumature ironiche del testo shakespeariano: è questa la dimensione in cui gli interpreti si sentono più a loro agio, si divertono e restituiscono al pubblico dei momenti preziosi. Certi siparietti comici riescono tanto bene da rubare la scena alle vicende principali, e anche i risvolti più drammatici vengono quasi sempre smorzati da qualche nota di ironia.
Veronica Cruciani dissemina lo spettacolo di piccole trasformazioni, elementi che non allontano la rappresentazione della fedeltà del testo di partenza ma che riescono a donargli una freschezza nuova. La regia non osa troppi tradimenti, anche se in un paio di punti se li sarebbe potuti permettere; è tutto molto divertente, ma a tratti fatica ad apparire come una cosa nuova, che ha a che fare con il mondo presente. Gli spunti di un dialogo più diretto con l’oggi ci sono, ma rimangono accennati, senza mai trasformarsi in una vera cifra distintiva dello spettacolo. Una piccola occasione sprecata.
Tutto il resto funziona: le scene di Anna Varaldo e le luci ben calibrate di Gianni Staropoli contribuiscono a creare un contesto efficace, che lascia spazio agli attori e al testo pur costruendo un’identità chiara e ben definita. Allo stesso scopo cooperano musiche e costumi, e la macchina teatrale i generale lavora bene dall’inizio alla fine.
È certamente una rappresentazione attenta alla tradizione, che non decide comunque di precludersi la possibilità di disseminare il testo di innocue trasformazioni. In tutto ciò, il grande pregio di Molto rumore per nulla è la capacità di ammorbidire un classico vecchio di secoli per renderlo digeribile a un pubblico più vasto ed eterogeneo, come quello che ha incontrato in sala al teatro Verdi di Padova.
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Molto rumore per nulla – Di William Shakespeare – Diretto da Veronica Cruciani – Con Paolo Mazzarelli, Francesco Migliaccio, Marco Quaglia, Romina Colbasso, Lorenzo Parrotto Davide Falbo, Marta Malvestiti, Andrea Monno, Gianluca Pantaleo – Teatro Stabile Veneto dal 22 al 26 Gennaio