Modi

Modi: il film di Johnny Depp, sulle Ali della Follia di Modigliani

Riccardo Scamarcio interpreta un Modigliani molto biografico… ma di Johnny Depp

Modi – Tre Giorni sulle Ali della Follia è il nuovo film di Johnny Depp. Presentato sabato 26 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, il grande evento è stato accompagnato dal Premio alla Carriera ritirato dall’icona del cinema mondiale. La pellicola rappresenta un’immersione in 72 ore di follia del grande artista livornese, Amedeo Modigliani, interpretato da Riccardo Scamarcio. Nel cast anche Luisa Ranieri e un Bruno Gouery ultimamente sotto i riflettori. Modi è un’ottima rappresentazione corale di arte e povertà, sublime e degrado.

Modi

Parigi, 1916. La città è sfigurata dalla Prima Guerra Mondiale e si trova recisa tra benestanti e (la parte più consistente) persone povere e malate di influenza spagnola. Tra quest’ultimi c’è il pittore e scultore livornese Amedeo Modigliani, determinato a tornare in Italia e mettere fine alla propria carriera. Ad accompagnarlo in questi tre giorni di narrata follia ci sono: i pittori e amici Maurice Utrillo e Chaim Soutine, la sua musa e grande amore Beatrice Hastings, e il suo mercante d’arte Leopold Zborowski

Il Modigliani che ci dipinge Johnny Depp è un personaggio in preda al caos e alle allucinazioni. Vive costantemente sul ciglio, facendo molto rumore. Nonostante la creatività, è molto pratico, terreno, volto a soddisfare subito i propri bisogni. Recita Dante e Baudelaire. Soprattutto, è estremamente critico nei confronti dell’aristocrazia borghese, contro le gerarchie e l’autorità. Desidera una vita semplice. Più amore e meno soldi, ego e corruzione (e forse qui il regista parla al sé di qualche anno fa).

Modigliani non ama né se stesso né la sua arte, ma non può prescindere dall’amore per Beatrice e da quello per l’arte itself. Si fida di un mercante che non fa i suoi interessi e “svende” le sue opere. Ma poi difende strenuamente le stesse di fronte a un famoso collezionista d’arte americano, Maurice Gangnat (Al Pacino), convinto del grande valore che acquisteranno in futuro. 

Il protagonista compie una serie di acrobazie, fughe e seduzione che sembrano direttamente ereditate da quel Jack Sparrow che rese celebre Depp. Andando avanti con la narrazione, in un costante contrasto tra agio e povertà, ci si addentra sempre di più nel decadimento e nell’autodistruzione di Modigliani. Distruzione è creazione. Lo dice a un certo punto l’artista e poi lo mette in pratica. Infatti, realizza prima il momento più basso della carriera, il momento dell’eliminazione volontaria delle sue opere, per poi ripartire, ricreare l’eredità della sua arte arrivata fino ai nostri giorni.

E così, il pensiero che Modi possa essere interpretato come un’autobiografia di Johnny Depp, è immediato. Dagli albori del suo successo, con la personalità estrosa e seducente apparsa nella saga Pirati dei Caraibi, inizia un processo che lo porta piano piano al disfacimento. E dopo l’interruzione e la possibile distruzione della sua carriera, con i fatti che l’hanno visto impegnato in una causa contro l’ex moglie Amber Heard, nasce poi una creazione. Il suo ritorno trionfale alla regia, dopo aver debuttato nel ’97 con Il coraggioso

Dal punto di vista tecnico Johnny Depp propone delle soluzioni interessanti. Scene cruciali mandate in loop da tre angolazioni diverse. Momenti in cui si viene catapultati direttamente in un film di Charlie Chaplin, con quelle corse velocizzate e la qualità dell’immagine un po’ grezza della pellicola anni ’20/’30. Momenti di rottura, che colpiscono il pubblico immerso nella storia, dando un piacevole senso di stordimento. Le ambientazioni sono tipicamente alla Depp, come ad esempio il gotico, il buio, la suspance dei cimiteri. Inoltre, soprattutto nella prima parte, il film si permea di quell’atmosfera molto piratesca che lo rese celebre.

Johnny Depp dirige il cast

«Ho coltivato la mia isteria con gioia e terrore. Ora non mi resta che la sofferenza».

Modi – Tre Giorni sulle Ali della Follia parla di arte, passione, follia e disfacimento. Racconta la povertà, soprattutto quella d’animo. Lo schiavismo che i soldi e la fama portano con sé. Johnny Depp porta sul grande schermo un film che narra di talenti. Ritrae un’icona della storia dell’arte, Amedeo Modigliani. Rispolvera colonne portanti della letteratura, citando Dante e Baudelaire. E, servendosi di essi, parla in realtà di un attore e regista sull’Olimpo dell’eredità cinematografica, sé stesso!

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Modi – Tre Giorni sulle Ali della Follia – Regia di Johnny Depp – Sceneggiatura: Jerzy Kromolowski, Mary Olson-Kromolowsk – Con Riccardo Scamarcio, Luisa Ranieri, Al Pacino, Bruno Gouery, Antonia Desplat, Benjamin Lavernhe, Ryan McParland, Stephen Graham, Sally Philips, Eva-Jane Willis – Musiche Sacha Puttnam – Montaggio: Mark Davies – Fotografia: Nicola Pecorini – Produzione: IN.2 Film, Barry Navidi Productions, Infinitum Nihil, Proton Cinema – Paese: Gran Bretagna 2024

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