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Mina, regina senza tempo: la sua musica unisce generazioni e illumina il presente

Dagli eremi svizzeri di Mina ai palchi dei Patagarri, passando per Tony Renis e Celentano: un omaggio alla musica italiana, tra miti senza tempo e nuovi talenti.

Nel suo studio-eremo di Lugano, dove vive appartata dal 1966, Mina, diventata cittadina svizzera nel 1989, continua a coltivare la sua arte lontano dai riflettori. Qui ascolta migliaia di provini che le arrivano da ogni parte del mondo e registra nuove canzoni, anche in compagnia del suo storico amico e collega Adriano Celentano. È in questo spazio intimo che la “Tigre di Cremona”, con la sua voce senza confini, ha saputo incantare anche icone internazionali: grazie alla complicità di Liza Minnelli, riuscì perfino a conquistare Frank Sinatra, che la volle, senza riuscirci, sul palco del Madison Square Garden di New York. Alda Merini la definì “coraggiosa” all’indomani della notizia della sua relazione con Corrado Pani, all’epoca ancora sposato, in un periodo in cui il referendum sul divorzio doveva ancora arrivare. Un gesto audace, in un’Italia che non era pronta a perdonare una donna libera.

A 85 anni, Mina “canta meglio che mai”, scrivono Federico Pistone e Barbara Visentin sul magazine del Corriere della Sera, che ha anche ripubblicato la celebre intervista firmata da Oriana Fallaci. In attesa di novembre, quando uscirà il suo 116° album, tra studio, live, raccolte e colonne sonore, i fan possono prepararsi a una raccolta speciale: una selezione di brani meno noti dei grandi nomi della musica, quelli che il figlio e produttore Massimiliano Pani definisce affettuosamente “avanzi”, ma che nelle mani (e nella voce) di Mina promettono di brillare di nuova luce.

Dilettevoli eccellenze è il titolo del nuovo album di Mina, ennesima conferma della straordinaria vitalità artistica di un’interprete che, a dispetto del tempo, continua a stupire e a mantenere saldamente lo scettro di regina della musica italiana. Un progetto sofisticato in cui la sua voce inconfondibile si fonde con le sonorità raffinate di grandi maestri del jazz: Danilo ReaAlfredo GolinoMassimo MoriconiUgo Bongianni,Luca Meneghello Gabriele Comeglio. Una collaborazione d’altissimo livello che promette di emozionare ancora una volta il pubblico, così come accadde in passato con interpretazioni entrate nella storia della musica: E se domaniIl cielo in una stanza di Gino PaoliSe stasera sono qui scritta da MogolLuigi TencoLa canzone di Marinella di Fabrizio De André.

L’album, realizzato con le più moderne tecnologie audio, sarà disponibile in formato digitale, su vinile e CD, e verrà presentato in un’elegante confezione dallo stile vintage – un omaggio alla tradizione, ma con uno sguardo sempre attento all’innovazione.

In passato, Mina si è cimentata con alcuni classici intramontabili come Moonlight Serenade di Glenn Miller e Mood Indigo di Duke Ellington, interpretazioni così raffinate da spingere Paul McCartney a inviarle un telegramma di congratulazioni. Frank Sinatra, che l’aveva voluta accanto a sé sul palco, aveva visto giusto: quella voce era – ed è – un patrimonio universale.

Nell’ultimo album Gassa d’amante del 2024, come ricorda Barbara Visentin, spicca anche il tocco ispirato di Francesco Gabbani con Buttalo via. «Quel brano – ha raccontato Gabbani – mi ricordava l’inarrivabile Mina di Grande, grande, grande, scritta da Tony Renis e Alberto Testa».

Tony Renis, artista noto a livello mondiale, ha segnato la storia della musica internazionale grazie anche alla collaborazione con Quincy Jones e al successo planetario di Quando, quando, quando, che gli ha fruttato dischi di platino, un Golden Globe, un Grammy e perfino una nomination agli Oscar.

A questo mio fraterno amico Tony, nel corso della mia attività professionale in Rai, ho voluto dedicare ben tre documentari sulla sua straordinaria carriera – una storia che meriterebbe davvero un film. Oggi, a 87 anni splendidamente portati, continua con inesauribile energia a cantare, suonare, ma soprattutto a produrre nuova musica e a scoprire giovani talenti, come dimostra il successo internazionale del trio Il Volo, che porta anche la sua firma.

Nel corso della sua carriera, Torny Renis ha collaborato con leggende internazionali del calibro di Celine Dion, Luciano Pavarotti, Michael Bublé e molti altri, firmando album di livello mondiale. E proprio in questi giorni circola la notizia di un nuovo progetto discografico che potrebbe “esplodere” proprio a Natale! Mina, 85 anni, insieme a Tony Renis e Adriano Celentano, entrambi 87enni, rappresenta l’eccellenza di un’Italia musicale che ha segnato la storia ben oltre i confini nazionali. Artisti così longevi e vitali ci spingono a esclamare con orgoglio: “Ma che bella gioventù!” A proposito di nuova gioventù, merita una segnalazione il clamoroso successo dei Patagarri, un quintetto di talentuosi solisti partito dai mercatini di Milano e ora esploso sul grande palcoscenico di X Factor. La loro musica è un sapiente intreccio di jazz, swing, manouche e blues, che li distingue nel panorama musicale contemporaneo. Francesco Parazzoli voce e tromba, Jacopo Protti alle chitarre Daniele Corradi clarinetto e sassofono, Giovanni Monco clarinetto e sax, Arturo Monico, ventenne virtuoso alla batteria e trombonista ai quali nel corso del tour estivo si è aggiunto Nicholas Guandalini al basso. Una formazione giovane ma già matura, pronta a conquistare pubblico e critica con la freschezza delle idee e la profondità del talento.

Venerdì 29 luglio, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma gremita in ogni ordine di posto, ho avuto il privilegio di assistere, insieme a migliaia di persone, al concerto dei Patagarri. Esecutori di una musica senza tempo, dai ritmi trascinanti, hanno letteralmente galvanizzato un pubblico in visibilio, compreso chi scrive – che, a 87 anni, si sente più vicino per generazione a Mina, Celentano e Tony Renis. Eppure, quella sera, mi sono ritrovato coinvolto in una sorta di rito collettivo, a ballare, applaudire e cantare con loro. I Patacarri, per una notte, sono riusciti a farci sentire tutti figli di una cultura musicale immensa, capace di unire generazioni e superare ogni confine.

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