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“Meraviglioso”: l’uomo Modugno oltre il mito

Al Manzoni emozioni, musica e ricordi: un viaggio teatrale tra canzoni e battaglie civili

Il Teatro Manzoni di Roma ha inaugurato la sua stagione di prosa lo scorso 2 ottobre con la prima di Meraviglioso – In volo tra le note di Domenico Modugno, un lavoro di Melania Giglio diretto da Daniele Salvo che ha saputo restituire al pubblico non soltanto la grandezza musicale di Modugno, ma soprattutto l’intimità di un uomo al tramonto della sua vita. In scena, un cast di interpreti capaci di dare spessore e verità al racconto: Pietro Longhi nei panni di Modugno, Marta Nuti in quelli della moglie Franca, Emilio Lumastro nel ruolo del figlio Massimo, e il chitarrista Giandomenico Anellino, autentico protagonista musicale della serata. In platea, tra gli ospiti d’eccezione, anche Ugo Pagliai.

Meraviglioso – Marta Nuti, Pietro Longhi

Chi si aspettava un semplice omaggio musicale, una rassegna di successi interpretati uno dopo l’altro, si è trovato davanti a ben altro: la drammaturgia della Giglio, sostenuta da una regia incisiva, scava nella memoria e nelle fragilità di Modugno, nel dialogo costante con se stesso, con i ricordi, con le persone amate. Ne emerge un racconto intimo, che intreccia nostalgia, rimpianti, ricordi famigliari e sogni sospesi, conducendo lo spettatore in un viaggio emotivo di rara intensità.

La scena si apre con un’immagine di forte suggestione: Modugno (un intenso Pietro Longhi) seduto di spalle, di fronte al mare di Lampedusa, avvolto dalle note de L’uomo in frac. È l’inizio di un percorso che non è solo artistico, ma soprattutto esistenziale. Longhi restituisce al pubblico un Modugno stanco ma dignitoso, malinconico ma ancora vitale, in un equilibrio sempre delicato tra ironia, dolore e poesia. La sua interpretazione coglie con finezza la complessità di un artista che fu non solo voce internazionale dell’Italia – con oltre sessanta milioni di dischi venduti – ma anche uomo capace di passioni private, battaglie civili, amicizie importanti.

Accanto a lui, a rendere ancora più vivo il racconto, la voce potente e appassionata di Emilio Lumastro, che interpreta le canzoni di Modugno con una forza evocativa straordinaria. Ogni brano, da Volare a Lu pisci spada, diventa un frammento di vita che Lumastro restituisce con una partecipazione emotiva palpabile, capace di travolgere la platea. A sostenerlo, la chitarra di Giandomenico Anellino, virtuoso raffinato che con i suoi assoli dona profondità e respiro musicale allo spettacolo, trasformando le canzoni in quadri sonori che si intrecciano ai dialoghi e ai ricordi.

La drammaturgia, nel solco del teatro-canzone, mette al centro l’uomo Modugno: le sue radici salentine intrecciate con la Sicilia che tanto amava, il rapporto complesso con la moglie Franca (ben resa da Marta Nuti), le scappatelle, ma anche l’impegno civile, dall’amicizia con Marco Pannella alla battaglia per la chiusura del manicomio di Agrigento. Tutto ciò emerge attraverso dialoghi misurati e momenti musicali, in un equilibrio mai scontato tra parola e canto.

Fondamentale, in questo percorso, la scenografia: semplice ma di grande potenza visiva, capace di trasformare il palco in un archivio della memoria. Le proiezioni, che mostrano filmati d’epoca, immagini di Pannella o dei pescatori siciliani durante Lu pisci spada, arricchiscono lo spettacolo senza appesantirlo, conferendo una dimensione storica e documentaria che amplifica il valore evocativo della musica e della recitazione. La vetrata sul mare, simbolo dell’ultima dimora di Modugno, diventa lo schermo sul quale passato e presente si sovrappongono, fondendo realtà e sogno.

Il ritmo dello spettacolo, serrato ma mai frettoloso, trova il suo culmine in Meraviglioso: prima recitato da Longhi come poesia intima, poi intonato da Lumastro, accompagnato dal tocco elegante e trascinante di Anellino. Un momento di altissima intensità, che suggella i settanta minuti di rappresentazione e che ha lasciato il pubblico senza fiato, prima che scoppiasse in applausi lunghi e convinti.

Meraviglioso – Pietro Longhi

Meraviglioso, un’opera che illumina le sfaccettature di un artista e di un uomo che ha segnato un’epoca. La bravura degli attori, la voce potente di Lumastro, la delicatezza interpretativa di Longhi e della Nuti, la maestria chitarristica di Anellino e una scenografia di grande impatto visivo rendono lo spettacolo un’esperienza completa e intensa. Una prima riuscitissima, che il pubblico del Manzoni ha accolto con entusiasmo e che resterà in cartellone fino al 19 ottobre.

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Meraviglioso – in volo tra le note di Domenico Modugno– di Melania Giglio, con Giandomenico Anellino , Pietro Longhi, Marta Nuti, Emilio Lumastro, regia Daniele Salvo , Teatro Manzoni Roma 2 ottobre 2025

Foto ©Grazia Menna

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