“Memorabile-Ipermoda”, celebrando l’eccesso che fa la regola

Dal 27 novembre 2024 è aperta una ricca esposizione di abiti e accessori di altissima qualità, provenienti dalle maggiori case di moda italiane e internazionali, all’interno della galleria 5 del Maxxi, all’ultimo piano del Museo che affaccia sulle luci della capitale. La mostra, curata da Maria Luisa Frisa, già dal nome, Memorabile-Ipermoda, ci rende partecipi della ricca manodopera destinata alle forme più originali del “sapersi vestire”, che richiedono capacità elevate in materia di buon gusto.

Marni, “Abito con stampe floreali su cotone”. Prêt-à-porter primavera/estate 2024

L’allestimento è costituito da pedane rosse che ricordano i favolosi red carpet percorsi dalle celebrità, le quali sono le protagoniste di una società che spesso riflette le proprie aspirazioni sulla rarità e pregevolezza degli abiti piuttosto che sul sentire degli esseri umani in carne ed ossa. Tale dettaglio narrativo sarebbe dovuto rientrare nelle descrizioni del materiale, che nella loro sinteticità, con il nome della casa di moda d’appartenenza e l’anno di creazione, aiutano a fare una ricognizione sull’origine dell’abiti e non su chi li ha indossati e sulla storia che si portano dietro. Ognuno di noi deve muovere da solo le libere associazioni, stabilendo un legame emotivo a suo piacimento con l’estetica. Il tempo di produzione dei tessuti parte nell’indagare il ruolo della moda dal 2015 fino al presente, esibendo i diversi tipi di innovazioni trasversali che sfidano la linearità.

Entrati nella sala ci accoglie subito un vestito eclettico ricoperto da stampe floreali contrastanti, applicate come in un collage fatto di carta di giornale da Marni, direzione creativa Francesco Risso. Successivamente, in un tripudio di arrendevole discontinuità emergono i pizzi sfumati che decorano l’abito lungo di Marco Rambaldi, realizzato con centrini lavorati all’uncinetto, sovrapposti l’uno sull’altro, creando sula pelle un effetto vedo non vedo davvero esorbitante. Si prosegue con una casa delle bambole in foglia d’oro ideata da Dior per coprire il petto, la direzione creativa di Maria Grazia Chiuri ostacola la tolleranza visiva, progettata in collaborazione con l’artista Penny Slinger. L’idea è di rivalutare le proporzioni allo stesso modo in cui un architetto elabora le dimensioni dei palazzi sfidando le altezze.

Dei significati più articolati riaffiorano dall’abito da sposa in tulle con pantaloni cargo e corsetto in cotone combinato con felpa e trench di ACT N°1. La sposa bambina, denuncia le terribili pratiche ancora attuate in un mondo disagevole nei confronti dei diritti. Si assiste anche all’emarginazione attraverso Thom Browne e l’abito in lana rivestito di piume, proiettandosi nelle atmosfere di un fantasy e di un cupo psicodramma: un body piumato assume le sembianze di un piccione e occulta la parola, assieme alla possibilità di emettere espressioni verbali, in segno di smarrimento.

La destrutturalizzazione raggiunge l’irrazionalità assoluta con un abito estroflesso di color rosa pallido, la collezione è della Late Stage Capitalism Waltz, ed evoca il radicalismo nel sovvertire le prospettive, infatti la modella che lo ha indossato si trova al di fuori del vestito, che non scende in lungo ma obliquamente. Sembra esserne estranea a riconoscere la vera essenza dell’eleganza. Questo conferisce valore alla tesi per cui uscire dai canoni dell’essenzialità con rifiniture bizzarre, facilita l’aprirsi al nuovo e all’inesauribile possibilità di creare con l’istinto, seguendo meno le regole sartoriali improntate sulla precisione.

Dior, “Casa delle bambole in foglia d’oro”. Haute couture autunno/inverno 2019-2020. Foto di Laura Spadella

L’esagerazione si riscopre essere favorevole agli sguardi di curiosità mossi dai visitatori. Siamo abituati ad abbinare i giusti colori e le giuste fantasie eppure non sempre l’armonia rispecchia il gradimento della maggioranza nel ritenere valida la sistematica conformità di personalizzazioni desuete. Se pensiamo a sentirci comodi e comunicativi, al posto di venire apprezzati da una grande platea, impareremo a comprendere che il voler piacere a tutti sia segno di poca personalità. 

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“Memoabile-Ipermoda”: a cura di Maria Luisa Frisa  – organizzata in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e con Fondazione Bulgari come main sponsor – Maxxi di Roma dal 27 novembre 2024 al 23 marzo 2025

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