“MAURIZIO IV” alla Sala Umberto: la recensione

di Ilaria Sambucci

Il Teatro Sala Umberto apre la stagione 2020/2021 con “Maurizio IV- Un Pirandello Pulp” spettacolo prodotto da Alessandro Longobardi per OTI Officine del Teatro Italiano e interpretato dall’affiatatissima coppia Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia.

Il vincente testo firmato da Edoardo Erba si ispira ai due capolavori Pirandelliani “Enrico IV” e “Il gioco delle parti”, opere che vengono completamente trasformate e ironizzate, creando così un meraviglioso spettacolo metateatrale capace di suscitare grande interesse nel pubblico presente in sala. 

Si apre il sipario e in scena c’è Maurizio (Gianluca Guidi), un regista un po’ bizzarro, un uomo egocentrico, saccente ed egoista che sta rivedendo il copione de “Il gioco delle parti” in attesa degli attori e di tutto lo staff.  Più tardi arriva il tecnico delle luci, un siciliano di nome Carmine (Giampiero Ingrassia) che non conosce nulla dello spettacolo. Il regista si trova quindi costretto a spiegargli tutta la trama. Maurizio, con toni di superiorità, ordina al tecnico di prendere la scala e di montare le luci, ma Carmine sembra terrorizzato ogni volta che si appresta a salire sulla scala, tanto da confondere il regista per evitare di svolgere il suo compito, fino a quando gli confessa di soffrire di vertigini. Il pigro siciliano mostra interesse nell’ascolto del testo proponendo a Maurizio delle idee molto innovative. Pian piano si assiste ad un cambiamento di tono da parte del regista nei confronti del tecnico, tanto da assistere a un invertirsi di ruoli: Maurizio inizia ad occuparsi delle luci e Carmine diventa il regista de “Il gioco delle parti Pulp”. Mentre la storia si avvia alla conclusione, una strana ricostruzione porta i due a smascherarsi e questo produrrà un finale inaspettatamente tragico.

In scena, pochi elementi, ma due artisti che sono stati capaci di riempire il palco con la loro tecnica, bravura e professionalità. Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia, attori di grande talento, hanno divertito, coinvolto e sorpreso tutto il pubblico in sala.

L’impeccabile regia di Gianluca Guidi presenta singolari giochi di suoni e luci che congelano per qualche istante le fasi più incisive dello spettacolo, mentre appropriate e suggestive risultano essere le musiche del Maestro Massimiliano Gagliardi. A rendere questo spettacolo ancor più prezioso è sicuramente l’accurato e interessante testo di Edoardo Erba.

In scena fino al 25 Ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma.