Una lunga fila di persone, per assistere all’omaggio al più grande compositore di musica da film, che ha avuto luogo al Teatro Nuovo di Verona
«Morricone, la musica con la M maiuscola, la storia della musica e del cinema in una persona», così ad iniziare Andrea Albertini, pianista e qui anche conduttore della serata dedicata ad Ennio Morricone.

Il Maestro Andrea Albertini e L’Ensemble Le Muse
Albertini siede al pianoforte, accompagnato dalle Muse, Ensemble tutto al femminile da lui creato e che ha avuto l’onore di rappresentare l’eccellenza musicale italiana in giro per il mondo ricevendo l’Alto Patronato del presidente della Repubblica Italiana. Durante lo spettacolo Andrea Albertini non si limita a suonare, ma accompagnato dal suono delle Muse, narra al pubblico la vita e carriera di Morricone.
«Non ho mai pensato che il cinema fosse il mio futuro» così diceva il compositore, uno dei musicisti più grandi di tutti i tempi a cui si devono alcune delle colonne sonore più amate nei film più celebri: per citarne alcuni la Trilogia del dollaro o C’era una volta in America di Sergio Leone, la Leggenda del pianista sull’oceano e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, Mission di Roland Joffrè, Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo.
Cinquecento colonne sonore, settanta milioni di dischi in tutto il mondo. Due Oscar, tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, un Leone d’oro alla carriera e un Polar Music Prize. Alcuni dei riconoscimenti del compositore che voleva dare dignità alla musica nel cinema.
“Inizia in modo difficile” racconta Albertini, riferendosi all’inizio lavorativo fatto di scelte e rischi del neo-compositore: dalla gavetta con musica leggera in RAI, alla sua successiva assunzione con il lavoro da arrangiatore, impiego da cui si licenziò subito ( per l’esattezza dopo ventiquattro ore ) perché dei suoi lavori sarebbero stati eseguiti solo gli arrangiamenti e non le composizioni.
Nel mentre, come in una pausa dal racconto, inizia l’esecuzione della colonna sonora di Ennio per C’era una volta in America (1984), capolavoro di Sergio Leone, in ascolto le note di Deborah’s Theme… dietro uno schermo con l’immagine iconica: quella dei ragazzi che giocano e il ponte di Brooklyn sullo sfondo.
Poco dopo, il racconto dell’inizio di quel sodalizio magico ed artistico Leone-Morricone, quel rapporto al pari di un Nino Rota e Federico Fellini. Con Leone ebbe inizio una collaborazione durata poi per tutta la carriera del compositore. Erano gli anni Sessanta, Leone non voleva incontrare un neo-compositore così “pieno di sé” da rifiutare un posto in Rai… ma l’incontro ebbe lo stesso luogo e qui i due, tra iniziali attimi di tensione, scoprirono di essere vecchi compagni di scuola elementare. Ecco che, come legati dal destino l’epico legame ebbe inizio.
Per un pugno di dollari fu il film che li fece incontrare o meglio ri-incontrare; Morricone per il film scrisse una colonna sonora totalmente nuova per l’epoca: una musica fatta di suoni e rumori inconsueti per un western come un flauto, le campane, una frusta… era ufficialmente l’epoca degli “spaghetti western” e “dell’Italia nel mondo” e Morricone non poteva che farne parte.
Per un pugno di dollari ( 1964 ), Per qualche dollaro in più ( 1965 ) e Il buono, il brutto, il cattivo ( 1966 ) noti anche come La trilogia del dollaro fino a C’era una volta il West ( 1968 ) e C’era una volta in America ( 1984 ). Capolavori, film indimenticabili a cui, oltre ad associare inevitabilmente un’immagine, si associa una musica, un suono e un nome.
Vi è poi il sodalizio artistico con Giuseppe Tornatore, l’amicizia, quella di tanti anni, che portò lo stesso regista a dirigere Ennio, un documentario del 2021, ritratto sincero e privato dell’amico, proprio perché così sincero e intimo pubblicato solo dopo la morte del compositore.
Per comunicare di questo rapporto le Muse eseguono un medley. Qui protagoniste le colonne sonore di Malena, ( 2000 ), non il film più noto di Tornatore ma tra le colonne sonore più amate da Morricone: una musica dove il violino era protagonista assoluto e prendeva lentamente il sopravvento.
Poi il turno di La leggenda del pianista sull’oceano ( 1998 ), un’ atmosfera che sulle note di The Crisis e Playing Love fa sognare. Infine l’iconico Nuovo Cinema Paradiso ( 1998 ), la storia dell’amore per il cinema del giovane Salvatore, un amore che la musica di Ennio riesce a rendere perfettamente.
Non mancano poi, i “non-medley”, quei film che hanno una storia tutta loro come la musica che li accompagna… come Mission ( 1986 ) di Joffrè; il film dalla fotografia talmente bella da far dire allo stesso Ennio di “lasciarlo al silenzio” per poi farlo ricredere scrivendo brani come Gabriel’s Oboe, The Mission e altri ancora.
A seguire tantissimi altri, dalla colonna sonora di The Hateful Eight ( 2015 ) di Quentin Tarantino ai film dalle note più seducenti come Metti una sera a cena ( 1969, Giuseppe Patroni Griffi ), La Califfa ( 1970, Alberto Bevilacqua ), Legami! ( 1989, Pedro Almodovar ) per concludere con film diversi come Il segreto del Sahara ( 1987 ) e Mosè ( 1995 ). Film differenti ma dotati dell’unicità che solo il Maestro sapeva dare.
Andrea Albertini gestisce con padronanza la non facile direzione, accompagnato nell’esecuzione dell’ Ensemble Le Muse, qui impeccabile e attenta; e le voci soliste di Angelica Depaoli e Susanna Rigacci che rendono potente e indimenticabile ciascuno dei brani che sfiorano. Per infine concludere con il brani “non cinematografici” ma iconici come Se Telefonando, composta per Mina, e Here’s to you cantata da Joan Baez.

Le Muse
A distanza di anni vi è la ferma consapevolezza che il Maestro manca, tanto, e lo dimostra il calore, l’entusiasmo del pubblico ad ogni sua nota, il suono potente degli applausi dopo ogni medley. Eppure come ogni classico che si rispetti i suoi brani sono lì, fermi nel tempo e sempre attuali, capaci di comunicare ogni volta un’ emozione pura e diversa. Quello che solo la grande musica può dare.
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Omaggio a Morricone, musiche da Oscar. Andrea Albertini, Angelica Depaoli, Susanna Rigacci , Ensemble Le Muse. Spettacolo insignito nel 2017 dell’ Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Produzione Teatro Verdi di Montecatini Terme – Teatro Nuovo di Verona 9 maggio 2025
Foto e copertina: Omaggio a Morricone, musiche da Oscar