L’omaggio di Daniela Maccari al precursore del teatrodanza
I gesti contano più delle parole. Questa rimane l’unica certezza, sebbene l’espressione artistica come la danza sia difficile da raccontare. La stessa difficoltà è paragonabile a quella che ha avuto Dante nella descrizione del suo percorso nel Paradiso.

Lindsay Kemp
Dopo aver conquistato il Borgo Acqua Paola a Bracciano e il Parco Archeologico dell’Appia Antica, la rassegna di arti performative Dancescreen in the Land 2025 approda alla Fornace del Canova, una piccola realtà immersa nel cuore pulsante di Roma e pullulante di turisti. Qui viene reso omaggio al padre del teatrodanza Lindsay Kemp, con una raccolta delle immagini più belle delle sue coreografie esposte in una mostra posta all’interno del piccolo polo.
Dopo aver contemplato la galleria fotografica, si entra in piena oscurità e in un religioso silenzio in una piccola sala trasformata per l’occasione in un tempio dedicato a Lindsay Kemp.
I gesti e i movimenti scenici di Daniela Maccari (prima ballerina e coreografa di Lindsay Kemp) risultano fin da subito magnetici dove, data l’intimità dettata dal piccolo spazio circostante, è possibile farsi risucchiare dal turbinio danzante della performer. La presenza scenica dell’interprete è forte, la tensione emotiva viene trasmessa attraverso il linguaggio del corpo, soprattutto nella gestualità delle mani e nella forte mimica facciale espresse durante tutta l’interpretazione delle coreografie. Per intensificare le espressioni del volto, la Maccari si avvale dell’utilizzo della cera bianca, del trucco per delineare il contorno degli occhi e di un rossetto rosso, proprio come usava fare anche Lindsay Kemp.
A intervallare le varie coreografie e i cambi d’abito della performer, appare proprio lui, Lindsay Kemp, che prende vita nelle proiezioni di immagini lungo i muri antichi della sala che evocano alcune delle sue più celebri esibizioni. Sembra di vederlo fluttuare come un fantasma buono a sostenere un duetto danzante con la sua compagna di scena, come un Maestro di Cerimonie che apre le danze e lascia il testimone della sua nobile arte ai seguaci della Lindsay Kemp Company.

Daniela Maccari
Sono facilmente riconoscibili i rimandi associabili al contesto orientale: dapprima, una dama con un vestito lungo bianco ottocentesco, la cui gonna viene lasciata aperta come se fosse un giglio appena sbocciato, in seguito il kimono e il ventaglio padroneggiano la scena in forma imponente come un dolce richiamo all’orientalismo che ha molto influenzato lo stile del teatrodanza di Kemp, con una gestualità marcata, lenta quasi a sottolineare un rituale più che una danza stessa. Le emozioni come il dolore, la gioia, la passione e la felicità vengono raccontate attraverso una forma espressiva di grande impatto.
Le narrazioni danzate dalla Maccari sono dei rimandi ai momenti più iconici del coreografo inglese come Flowers, Onnagata e Kabuki Courtesans.
Lindsay kemp – For you! – Un sogno verso l’oriente, è un viaggio sensoriale verso il mondo poco conosciuto del teatrodanza ma che sottolinea quanto un artista innovativo come lo stesso Lindsay Kemp sia entrato negli annali delle arti performative, guadagnandosi l’immortalità e un posto speciale nell’Olimpo della danza sperimentale.
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“Lindsay Kemp – For you! – Un sogno verso l’oriente” – Organizzazione e sede Associazione Canova 22, Fornace del Canova – Progetto David Haughton e Daniela Maccari (The Lindsay Kemp Company) – Danza Daniela Maccari – Presentazione Teatro Barbaro, ASMED Balletto di Sardegna – dal 09 al 14 settembre 2025 al Canova 22 per la rassegna “Dancescreen in the Land 2025”.
Foto di Edmund Kurenia





