Il viaggio, epico e umano, del protagonista, tra i più celebri e narrati.
In questo 76° Ciclo di Spettacoli Classici, dal nome Stella meravigliosa, c’è una costante che brilla e che torna, più volte, lungo questo percorso teatrale, diretto da Giancarlo Marinelli: la figura di Odisseo, il suo vero e proprio ritorno sul palco in proposte diverse, in letture alternative. Questa è stata la volta di Giuseppe Pambieri e dei giovani di Tema Cultura Academy con il loro spettacolo Odisseo, colui che corse al di là del mare, testo e regia di Giovanna Cordova.
Per tre giorni, dal 13 al 15 ottobre 2023, al Teatro Olimpico di Vicenza ha ripreso vita un’Odissea multidimensionale attraverso un palcoscenico essenziale, sgombro: sembra un paradosso, viste la ricchezza e la complessità della vicenda epica tra le più conosciute, eppure la storia del viaggio travagliato di Ulisse verso Itaca, in queste serate, si è, per così dire, ridotta grazie alle modalità di rappresentazione scelte per riportare in vita l’opera.
Il viaggio si è materializzato grazie alla combinazione di più riferimenti: il richiamo al romanzo di James Joyce, Ulisse, l’accompagnamento narrativo di Giuseppe Pambieri (l’Odisseo dell’oggi) che si racconta, seduto su una poltrona, in una sorta di flashback esplorativo, riflessivo e al suo fianco gli attori e le attrici di Tema Cultura Academy. Un insieme che ha riportato gli eventi passati, gli incontri dell’eroe durante il suo ritorno.
Dalle divinità Atena (Anastasia Breedveld Bortolozzo) ed Hermes (Giuseppe Paternoster) a Calipso(Linda Atzori), da Occhio/Polifemo (Marco Menoncello) a Circe (Imma Quinterno), passando per l’Ade con Tiresia (Matteo Rossetto) e Telemaco (Sebastiano Maselli), Odisseo compie il suo viaggio di ritorno, ricordando: da bambino (Leonardo Sartore), ragazzo (Leo Coppetta) ad adulto (Francesco Lunardi), conosce cambiamenti e svolte, il valore del tempo e della distanza, l’agognato rimpatrio che, in realtà, cela i pericoli e i rischi che il suo stesso cuore non vuole attraversare, perché non fatto e destinato a restare. Odisseo, nei suoi quattro volti diversi, narra per “capire che cosa è stata la vita”, affrontando i personaggi e i contesti, resti contemporanei, che l’esperienza gli presenta.
Giuseppe Pambieri ha ben reso le riflessioni e le memorie del protagonista, raccontando in un flusso di coscienza le vicende passate: il passato, rappresentato dal gruppo/coro Tema Cultura Academy, ha affiancato il presente raccontato, in una sorta di accompagnamento reciproco. Un passo di danza lento, con le giuste variazioni. Questo ha permesso di capire meglio lo svolgersi dello spettacolo, non così immediato e di facile intuito.
Tra citazioni antiche, letterature diverse, aggiunte e ambientazioni più attuali, la riproposizione di quest’opera trova il senso pieno e chiaro proprio nel finale, diverso dall’originale. Odisseo, colui che davvero superò i confini, corse oltre ogni limite, oltre ogni linea dell’orizzonte per perdersi nel cuore tumultuoso della vita, è e resta destinato a questo: proiettarsi e gettarsi in avanti, sempre, nonostante tutto, con “cuori pronti a partire, forti, senza paura, verso l’ignoto, (…). Verso un traguardo sempre più in alto”.
Odisseo, in questo spettacolo, è specchio dell’indole umana, raccoglie le aspirazioni e le volontà profonde dell’uomo, che cerca la sua strada senza fermarsi, nemmeno dopo aver fatto ritorno. Quel “siamo quello che siamo” appiana e lima le differenze, fissa l’uomo alla sua condizione universale.
Come insegna l’ultima uscita letteraria di Alessandro D’Avenia, Resisti, cuore, che proprio di Odissea tratta, l’avventura dell’eroe omerico è metafora della vita, che necessita di continue rinascite e partenze, di ritorni e di generazioni. L’Odisseo riportato al Teatro Olimpico, dopo aver vagato per mare e con la memoria, decide ancora una volta di ri-esistere: tornare per nascere nuovamente, partire di nuovo per ricominciare.
È questa l’essenza profonda di uno dei poemi che, ancora oggi, non smette di brillare e di riportare alla luce il significato autentico, ma anche faticoso, dell’esistenza.
“Odisseo, colui che corse al di là del mare” – testo e regia di: Giovanna Cordova – con: gli attori di Tema Cultura Academy (Giuseppe Paternoster, Allegra Santini, Adele Soligo, Beatrice Rigato, Ada Okuroglu, Costanza Pezzato, Marco Menoncello, Matteo Rossetto, Sebastiano Maselli, Leonardo Sartore, Leo Coppetta, Anastasia Breedveld, Linda Atzori) – e con la partecipazione di: Giuseppe Pambieri – coreografie: Silvia Bennett – scenofonia: Eleonora Biasin – produzione: Tema Cultura, Associazione Musicale “Francesco Manzato”. Teatro Olimpico di Vicenza 13/15 ottobre.
foto di copertina/in evidenza: @teatroolimpicodivicenza