Lo Spazio, un teatro OFF ma non OFFline

Presentata la nuova stagione teatrale del Teatro Lo Spazio. Cinquanta gli spettacoli in cartellone tra prosa, musical, danza, stand-up comedy e molto altro.

Se disconnettersi dalla frenesia e monotonia quotidiana è quello di cui si ha bisogno, la scelta di certo non può che ricadere su uno spazio OFF; un luogo extra-ordinario dove poter esperire una realtà altra ma pur sempre al passo con i tempi. In una Roma costantemente caotica, spesso disfunzionale, nel cuore dello storico quartiere San Giovanni sorge il Teatro Lo Spazio, che anche quest’anno rinnova la sua polifonica mission con l’intento di dar spazio e voce all’evoluzione scenica contemporanea esplorando proposte artistiche e generi differenti: dal teatro classico a quello di avanguardia; dal musical alla danza; dal teatro di puro intrattenimento a quello più strettamente riflessivo (e molto altro ancora). Una stagione talmente tanto ricca che ce ne sarà per tutti i gusti.

Il promo di Signorine nel tempo

Ad aprire la stagione (3 e 4 ottobre), lo spettacolo Mimi – da sud a sud sulle note di Domenico Modugno, scritto ed interpretato da Mario Incudine per la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino. A seguire (9 e 10 ottobre), Mobbing Dick, spettacolo di e con Caroline Pagani, che tra dramma e tragicommedia esplora la condizione delle artiste nel mondo dello show business. Focus tematico, quello femminile, che d’altronde ricorrerà spesso nel corso della stagione teatrale con: Femminile Single(are) (26 e 27 novembre) di Francesca Nunzi e con Carlotta Rondana; Rimetti a posto la stanza (30 novembre e 1 dicembre) di e con Tiziana Foschi e Nina Fucci; Josephine c’est moi (dal 27 al 29 marzo), per la regia e drammaturgia di Patrizia Schiavo. Si inserisce, inoltre, nell’ambito del “teatro al femminile”, la prima edizione del Festival NOTTI VIOLA (dal 14 al 16 marzo) – a cura di Marzia Ercolani e Sara Palma – con l’obiettivo di raccontare il corpo artistico femminile contemporaneo.

Spazio, poi, anche ai sentimenti: tre gli appuntamenti (21-22 gennaio; 4-5 febbraio; 4-5 marzo) con Qualcosa che per comodità chiameremo amore, un nuovo format a cura della Compagnia Les Moustaches attraverso cui ridefinire la parola “amore”, per poi proseguire con In un’altra vita (dal 22 al 24 aprile) di Federico Malvaldi, attraverso cui indagare il processo di sgretolamento dei sentimenti. E, dopo il successo della scorsa stagione, tornano i cinque appuntamenti con i radiodrammi di Play Drama – a cura di Aurora Piaggesi, con cui scoprire (o riscoprire) grandi classici della letteratura e del teatro in un format dal gusto pienamente vintage. Uno sguardo, quello rivolto ai classici, che Lo Spazio non perde mai di vista e che vuol proporre sempre in una chiave innovativa e contemporanea: dal 12 al 15 dicembre sarà, difatti, la volta di Macbeth Circus Show – nato da un’idea di Gianni De Feo – spettacolo in cui il piano della realtà e della rappresentazione andranno a sovrapporsi nell’intento di indagare l’ipocrisia e l’ambizione sfrenata che animano il mondo dello spettacolo al di là del talento e dell’artisticità. Il 5 e il 6 aprile, invece, l’appuntamento con Ivano Picciallo in una rilettura del testo Shakespeariano con Sembra Amleto di Francesco Zaccaro.Un’attenzione, quella per la letteratura, che anche quest’anno rinnova inoltre l’appuntamento con Spazio alla parola, un percorso a cura di Laura Baldazzi e del Direttore Artistico Manuel Paruccini volto a sensibilizzare la passione per la letteratura classica, riscoprendone la sua inesauribile contemporaneità.

©Grazia Menna

Una stagione talmente variegata, questa, che non poteva di certo non dare spazio anche alla danza e al musical con: I tre moschettieri di Ludovic Party (2 e 3 novembre); On Broadway – le migliori hit del musical di sempre (dal 28 al 31 dicembre) a cura di Giuseppe Brancato e Mark Biocca. Per poi proseguire con il Teatro del Mediterraneo in U.H.T. da conservare preferibilmente entro (dal 7 al 9 febbraio) e Kimberly (dall’8 all’11 maggio), scritto da Elisabetta Tulli e diretto da Giuseppe Brancato. Insomma, una stagione intensa e ricca di appuntamenti a cui – non per ultimo – si andrà ad aggiungere anche uno spazio extra, bacino di innovazione, sperimentazione e giovani promesse, tra i cui appuntamenti ricordiamo: il contest coreografico Macchina contemporary movement, a cura di Silvia Marti; uno Spazio Giovani e Compagnie emergenti con La voz del Alma di Luigi Fiacchino; I giorni della falena di Aurora Piaggesi ein chiusura di stagione – Wannabee di Attilio Fontana e Maria Grazia Fontana. E ancora: uno Spazio Comedy e uno Spazio Concerti.

Tra debutti e fedeli ritorni; volti noti e giovani promesse, ben quaranta spettacoli si alterneranno così sul palcoscenico del Teatro Lo Spazio, dove l’arte teatrale – in tutte le sue declinazioni – non sarà mai realmente OFFline.

L’intera programmazione è consultabile sul sito www.teatrolospazio.it

In copertina il Direttore artistico Manuel Parruccini – Foto di ©Grazia Menna