La CdS Musical Academy produce un grande successo mondiale a teatro: School of Rock, musical spettacolare con Dario Bovenzo e una classe di talentuosi “teen”, che hanno fatto sognare a occhi aperti il pubblico.
Il Teatro Domma di Acilia, ha offerto al pubblico quattro repliche, di un grande successo che ha debuttato al Winter Garden Theatre di Broadway nel 2015: il musical School of Rock.
Il Dewey Finn in questione non è l’americano Alex Brightman, né Jack Black nel film omonimo, ma un vera star made in Italy, Dario Bovenzo, che non ha niente da invidiare ai suoi predecessori. Il protagonista è un musicista scansonato che aspira a diventare una grande rock star, ma viene cacciato dalla sua band. Per sbarcare il lunario, ha la malsana intuizione di fingersi un supplente di una prestigiosa scuola privata. Ovviamente non può insegnare niente di accademico all’infuori della musica, formando con i suoi studenti, un gruppo rock esclusivo, pronto a fronteggiare i rivali in un concorso molto ambito.
Il musical è stato prodotto dalla CdS Musical Academy, che non poteva sposare progetto migliore per far debuttare i propri allievi del corso teen, con un’orchestra dal vivo. I piccoli protagonisti, oltre alla bellezza della scenografia, dell’accuratezza delle luci e la bravura degli attori, sono coloro che lasciano di stucco la platea tutta, sia per il mostruoso talento nell’impugnare gli strumenti musicali sia nella naturalezza con cui si “danno in pasto” al pubblico, che nulla può se non applaudire con stupore con la pelle erta dai brividi.
Un po’ come Ci hai rotto papà”, film cult del 1993 di Castellano e Pipolo, racconta la storia in cui i giovani sono in rivolta contro gli adulti, che alle volte, presi dalla qualunque, non sono capaci di ascoltare i propri figli che bramano un approccio genitoriale. In School if Rock è il bambino che insegna ai grandi cosa sia il rispetto, l’amore e la comprensione.
Sewey Finn, in questa poetica storia, incarna l’eterno Peter Pan che c’è in ogni individuo, che non vuole crescere per non dover affrontare le responsabilita’ dell’essere adulto, dimostrando che, la maggiore età, dovrebbe essere un punto di partenza, non di arrivo o di rassegnazione ad un fermo capitalista.
Per rendere tutto questo più fluido, al centro, c’è la musica, che assume il ruolo di uno strumento attraverso il quale elevarsi ad un livello più spirituale, ma anche di assoluta libertà. Quella libertà che fa sciogliere i capelli e cantare a squarciagola in un pub la preside di una scuola dalla tracotante storia.
Questo film e ispirato alla pellicola della Paramount scritto da Mike White, e mette sotto il faro della mdp (macchina da presa) il contrasto educativo pedagogico tra la scuola dell’ingessato insegnante e quello dell’educatore creativo ed originale che ha un approccio più elastico, con il proprio alunno. Con la musica che la fa da padrona, si vuole sottolineare che la creatività è quella che salverà la socialità e i rapporti umani e, perciò, a sociali. Di fatto vuole dire che solo stimolando la creativita’ di ogni persona ed accendendo il desiderio di ogni studente, si puo’ far partire un radicale e positivo cambiamento della scuola.
In School of Rock il vero protagonista è la musica rock e si sottolinea che per suonare ci vuole: dedizione, impegno oltre ad un’innata passione, perché il talento è un dono e come tale, merita tutta la cura che solo attraverso l’operoso impegno, porta all’eccellenza.