A Potsdam, in Germania, è aperta la mostra “Nuvole e luce. Impressionismo in Olanda”: la raccolta visiva di una delle correnti artistiche più famose, rivista in chiave personale dai pittori olandesi e non solo.
Potsdam, nel cuore del Brandeburgo, potrebbe apparire come l’anonima città a poca distanza dalla grande Berlino, con le sue larghe vie, il Parlamento e la famosa Sanssouci, la residenza estiva del re di Prussia, Federico II. Le poche e preziose eccezioni, se paragonate al viavai e ai tanti centri nevralgici della capitale. Eppure, c’è qualcosa di più: un monumento storico chiamato Palazzo Barberini, omonimo di quello romano, ma di casa proprio a Potsdam in Humboldtstraße e una mostra d’arte che vale la pena scoprire.
L’esposizione è aperta fino al 22 ottobre 2023 e ha un nome che già dà qualche indizio e spunto interessanti: Nuvole e luce. Impressionismo in Olanda (Wolken und Licht. Impressionismus in Holland). Si tratta di una raccolta che descrive l’influenza e lo sviluppo dell’Impressionismo, di matrice olandese, a partire dai grandi esempi francesi. Se tale corrente è nata dalle mani dei pittori d’oltralpe, gli artisti olandesi, dalla Scuola dell’Aia agli impressionisti di Amsterdam, hanno tratto le loro radici dall’origine per poi spostarsi verso soggetti, stesure e colori personali, caratteristici della loro pittura. Quella che contraddistingue, appunto, questo Impressionismo olandese di cui la mostra porta il nome.
Le 100 opere, di 40 artisti diversi, provengono dal Rijksmuseum, dallo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Kunstmuseum Den Haag, il Dordrechts Museum, il Kröller Müller Museum di Otterlo e il Singer Museum di Laren; la mostra è realizzata in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag e con il patrocinio dell’Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi in Germania, S.E. Ronald van Roeden.
I dipinti scelti, nelle sezioni di appartenenza, recano una caratteristica precisa, la visione individuale dell’autore e sono disposte lungo un percorso articolato, come se fossero tante, piccole e grandi finestre collocate sulle pareti dell’esposizione. Sembra quasi di passeggiare e di cambiare vista ad ogni angolo, ad ogni cambio di direzione.
Ciascuna opera riporta un paesaggio, un panorama, un soggetto che vuole discostarsi dai tradizionali francesi per approdare ad esiti più personali. Si possono così vedere le opere di Johan Barthold Jongkind,Vincent van Gogh, Jacoba van Heemskerck, Piet Mondrian, Ferdinand Hart Nibbrig, Jacob Maris, Jan Hendrik Weissenbruch, Jozef Israels, Willem Roelofs, Hendrik Willem Mesdag, George Hendrik Breitner, e molti altri.
Al di là della diversità soggetti rappresentati, l’intento comune è quello di realizzare una pittura molto realistica e naturale, privi di artificiosità e superficialità, realizzata con pennellate che sembrano “impressioniste” nella loro fugacità, ma che in realità già anticipano gli orizzonti stilistici successivi. Chiaroscuri che danno forma ai soggetti e che poi si scompongono, si mescolano spezzandosi negli esiti finale. La parola che, forse, emerge maggiormente in quest’esposizione tedesca è personalità.
Ogni opera è personale: è caratteristica del suo autore, del suo modo di intendere la natura e lo spazio circostanti, le ombre e le luci che definiscono i contorni e le forme. C’è un realismo di fondo in ogni opera, inteso e trasmesso a proprio modo da ciascun artista: l’insieme di queste realizzazioni private e individuali genera quello che viene definito Impressionismo olandese.
Un Impressionismo specifico, che definisce la realtà così com’è, con tagli a volte più contenuti, fotografici quasi, prospettive meno aperte e più focalizzate dei classici francesi. Emergono, in tal modo, i soggetti e gli ambienti di tutti giorni, lì da sempre, catturate nelle loro stagioni.
Paesaggi naturali, scorci di vita, campi, mulini a vento, spiagge e mari, giardini, persone intente a vivere le loro attività, folle di sconosciuti fermate in un momento qualunque, animali, abitazioni, profili cittadini per arrivare alle opere del puntinismo, degli stravolgimenti espressionisti visibili nelle sezioni finali.
La ricerca naturale diventa riferimento e obiettivo: più che la pittura en plein air, scandita dai cambiamenti veloci e dalla necessità di “buttare” sulla tela l’attimo, in questo caso sembra prevalere il vero e il realismo. Il paesaggio nella sua realtà ed essenza, la personalità vera e propria di ogni posto e soggetto passa attraverso l’individualità dell’artista che la coglie e la fa sua.
Si crea, perciò, una relazione: l’opera esprime lo stato d’animo, la semplicità del suo essere così com’è e il suo autore la traspone e la consegna con immediatezza, senza tralasciare il pathos che quel determinato soggetto esprime, inconsapevolmente. Viene raffigurata la vita e il tempo che va, con le sue caratteristiche e le emozioni che dà, in modo del tutto naturale.
Il percorso espositivo, però, va oltre. Ferdinand Hart Nibbrig, Jacoba van Heemskerck, Jan Sluijters, Leo Gestel, Piet Mondrian rappresentano gli estremi di una ricerca stilistica e artistica che già approda a quelli che saranno gli esiti successivi all’Impressionismo, con tutte le caratteristiche del caso. Sono gli artisti che conducono il naturale rappresentato verso stili e modalità ulteriori, senza tralasciare l’elemento di fondo, la propria personalità. Scomposizione, stravolgimento dei soggetti, colori liberi e forme libere (freie farben freie formen), prospettive giocate sull’accostamento e sul parziale annullamento dei contorni classici, le pennellate potenti e vivide.
Nuvole e luce. Impressionismo in Olanda comprende un percorso di crescita e sviluppo di una corrente e di un gruppo di artisti, dalla Scuola dell’Aia all’Impressionismo di Amsterdam, che, dalla tradizione, ha saputo trarre una serie di esiti, determinanti il corso della storia dell’arte successiva.
Tra mulini a vento, alberi, passaggi di luce, cieli plumbei, Potsdam ospita una collezione preziosa, ricca in tutti i sensi: è possibile ammirare uno scorcio di Olanda, dipinta in chiave personale, da chi la visse pienamente.
Nuvole e luce. Impressionismo in Olanda – Wolken und Licht. Impressionismus in Holland
Palazzo Barberini – Potsdam (Germania)
08/07/2023 – 22/10/2023
Immagine di copertina/in evidenza: Ferdinand Hart Nibbrig: In den Dünen von Zandvoort, 1891/92, Singer Laren, Schenkung P. J. Hart Nibbrig 1981