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Letterature Festival: la magia dello Stadio Palatino tra l’Odissea e il Premio Strega 2025

Dall’eredità classica di Ragno alle riflessioni contemporanee di Pfeijffer e Bajani, fino all’amore profondo della Moore

Roma torna ad accendersi di parole e visioni grazie a Letterature Festival, uno degli appuntamenti più attesi dell’estate culturale romana ed italiana. La seconda serata, andata in scena il 9 luglio nello scenario unico dello Stadio Palatino, ha confermato ancora una volta la vocazione internazionale e inclusiva della manifestazione, capace di fondere la grande tradizione letteraria italiana con le voci più intense del panorama contemporaneo europeo e statunitense.

Letterature Festival – Tommaso Ragno, Ilja Leonard Pfeijffer

A introdurre la serata è stata Simona Cives, direttrice del Festival, che ha voluto ringraziare calorosamente il pubblico e i Circoli di Lettura, presenza costante e partecipe della manifestazione, e tutti i cittadini giunti fino al cuore del Palatino anche grazie a “PE‑PPE!”, il nuovo progetto voluto da Roma Capitale per favorire l’accesso democratico ai luoghi della cultura. Un autobus gratuito e colorato che, dal 2 luglio al 12 ottobre, collegherà i Municipi della città con i principali spazi culturali romani: un gesto concreto per portare la cultura fuori dal centro e farla tornare bene comune, accessibile a tutti.

L’avvio della serata è stato affidato ancora una volta ai Mokadelic, la band che con le sue sonorità cinematiche ha creato la giusta atmosfera di sospensione e attesa. Poi è stato il turno della parola scritta, pronunciata sul palco con intensità e autenticità.

Ad aprire il ciclo delle letture è stato Tommaso Ragno, attore tra i più raffinati del nostro teatro e del nostro cinema, che ha regalato al pubblico la sua interpretazione di versi dal Canto IV dell’Odissea. La sua voce, profonda e magnetica, ha trasportato i presenti nelle atmosfere oscure e solenni del poema omerico, ricordando ancora una volta il potere della parola antica e la sua sorprendente attualità.

Dal mito classico ci si è spostati verso una poesia che guarda al presente e al passato con la stessa nostalgia. Il poeta olandese Ilja Leonard Pfeijffer, uno degli autori più significativi del panorama europeo contemporaneo, ha presentato in italiano il suo componimento inedito Terugkeer naar Griekenland – Ritorno in Grecia. Un testo intenso, che riflette sul viaggio, sulla memoria e sulle radici classiche del nostro immaginario, interpretato con una naturalezza che ha reso ancora più evidente la sua profonda connessione con la cultura mediterranea. Ricordandoci che dell’antichità solo i versi, solo le parole sono gli elementi che non si disfanno e non andranno mai in rovina diventando ruderi, con il passare dei secoli.

Il momento più atteso della serata è stato senza dubbio quello dedicato ad Andrea Bajani, vincitore del Premio Strega 2025 con il romanzo “L’anniversario”. Lo scrittore, già finalista in passato e tra i nomi più apprezzati della narrativa italiana contemporanea, ha conquistato il riconoscimento con un’opera che esplora il tema del silenzio familiare e della memoria, attraverso una storia intima e dolorosa. Bajani ha scelto di leggere per il pubblico un suo inedito, Undocumented memories, un testo che prosegue il filo della sua poetica e che riflette sui ricordi senza cittadinanza, in questo caso di quelli non legati al mondo di immagini di cui ci circondiamo, quelli che sfuggono alle etichette e ai confini, ma che abitano profondamente le nostre vite.

La presenza di Bajani sul palco dello Stadio Palatino ha avuto anche un importante valore simbolico. Il Premio Strega, che da quasi ottant’anni rappresenta il punto di riferimento della narrativa italiana, è infatti il frutto del lavoro prezioso della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. È grazie alla passione e all’impegno della Fondazione se ogni anno il Premio continua a rinnovarsi, mantenendo un dialogo vivo tra le generazioni e aprendo la letteratura italiana alle sfide del contemporaneo. La serata del Festival ha così reso omaggio non solo a un autore, ma a una storia collettiva che coinvolge autori, critici, lettori e quella giuria degli “Amici della Domenica” che, dal secondo dopoguerra a oggi, ha tenuto acceso il dibattito letterario italiano.

A chiudere la serata è stata la scrittrice americana Liz Moore, già nota al pubblico italiano per romanzi di grande delicatezza come I confini dell’amicizia e Lungo il fiume Hudson. Con il suo inedito Nostos, Moore ha voluto dichiarare il suo amore per Roma, una città che per lei rappresenta un ritorno interiore e letterario. Le sue parole, intime e limpide, hanno offerto al pubblico un ritratto personale e poetico della città eterna, come luogo di approdo e di nostalgia, capace di accogliere chiunque sappia ascoltare le sue infinite storie.

Letterature Festival – Liz Moore

Ancora una volta, Letterature Festival ha saputo riempire ogni posto disponibile, confermando il suo ruolo centrale nel panorama culturale non solo romano, ma nazionale e internazionale. La qualità delle voci ospitate, la varietà dei linguaggi e il dialogo tra culture e generazioni hanno reso questa seconda serata un momento di rara intensità, in cui il pubblico ha potuto incontrare sia autori affermati della scena letteraria mondiale, sia il nuovo vincitore del Premio Strega, in un contesto che invita all’ascolto e alla riflessione. In un’epoca in cui la letteratura rischia spesso di rimanere chiusa nei circuiti specializzati, eventi come Letterature Festival dimostrano che la parola scritta, se portata nei luoghi simbolici della storia e aperta alla partecipazione di tutti, può ancora emozionare, interrogare e unire. E il viaggio non finisce qui. Letterature Festival prosegue nei prossimi giorni con nuovi ospiti, nuove letture e nuove storie da ascoltare sotto il cielo di Roma. Per chi vuole lasciarsi sorprendere ancora una volta dalla forza della letteratura, l’appuntamento è già fissato: basta seguire il calendario ufficiale e lasciarsi guidare dalla voce degli autori.

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XXIV edizione di Letterature Festival Internazionale dal 8 al 19 luglio al Parco Archeologico del Colosseo

In copertina – Andrea Bajani – Foto di @Grazia Menna

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