La mostra per riconoscere le emozioni
In voga sia per i grandi che per i bambini c’è una mostra adatta a qualsiasi età ed è Emotion a cura di Danilo Eccher, aperta dal 29 novembre 2023 e prolungata fino al 6 Gennaio 2025. La location è il celebre Chiostro del Bramante, dove ogni visitatore può scoprire 11 stanze dedicate alle emozioni che attraverso l’arte contemporanea animano la sorpresa, la confusione, il desiderio, la gioia, la paura, l’attesa, l’angoscia, la felicità, l’orgoglio, l’eccitazione, la nostalgia, l’ammirazione, il sollievo, la tranquillità e l’imbarazzo. Alcune sono più piacevoli e ci restano addosso tanto tempo, ma ognuna di esse merita di essere vissuta per poterci sentire completi, anche quelle non belle.
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Gli artisti selezionati hanno fama nazionale e internazionale: Carsten Höller, Luigi Mainolfi, Piero Pizzi Cannella, Alessandro Sciaraffa, Masbedo, Paolo Scirpa, Gregor Schneider, Kimsooja, Tony Oursler, Adrian Tranquilli, Nedko Solakov, Pietro Ruffo, Luigi Ontani, Laure Prouvost, Matt Collishaw, Eva Jospin, Annette Messager, Subodh Gupta, il collettivo AES + F, e altri.
È bene che la visita abbia la durata che ciascuno preferisce, in base alla voglia di rimanere a contatto più o meno a lungo con parti profonde dello spirito. Il viaggio comincia e si conclude nell’introspezione mentre la voce dell’audioguida ci da consigli su quali mosse compiere passo dopo passo. Nella penombra ci accolgono delle rifrazioni luminose e sonore dell’aurora boreale ricreata da Alessandro Sciaraffa. Davanti all’opera si viene esortati prima ad allontanarsi e poi ad avvicinarsi al gong in metallo che emana vibrazioni rumorose. Il boato scatena il sospetto che qualcosa possa andare storto e magari coglierci alla sprovvista spaventandoci. Non sarà così tranne in rari attimi di delusione, dettati dal voler raggiungere l’infinito che nella quotidianità si ha l’impressione fugga via.
Successivamente appare un fungo di tre metri realizzato da Carsten Höller, trovandocisi vicino si scorge a occhio nudo un luogo fiabesco in cui la fantasia prende il sopravvento sulla realtà. Le dimensioni e le distanze del materiale espositivo inverosimili, ci dimostrano che le favole scritte sulle pagine dei libri ritornano in rivisitazioni dell’astratto appartenente al mondo dei sogni. Dei raggi digitali si rispecchiano nei prismi dell’artista coreana Kimsooja, provocando una sinestesia visiva scaturita dai colori estremamente avvolgenti che raccolgono la negatività insediatasi nella nostra mente.
Risulta poco esaltante l’attrazione ipnotica e concentrica dei ludoscopi di neon di Paolo Scirpa, pocoindicativi nel tradursi in un labirinto di evanescenza. Così come è inconcludente l’idea di proporre la contemplazione del buio entrando in degli spazi chiusi da porte, a causa delle luci artificiali per illuminare il passaggio compromettono la riuscita di tale intento.
Arrivati nella foresta stregata di Masbedo è inevitabile porsi delle domande, Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni ci raccontano il cambio di prospettiva. Sulle pareti blu riposano i disegni di innumerevoli libellule. E sì, focalizzandoci sulle risposte cognitive che mettiamo in atto camminando, succede l’incredibile: una scarica di adrenalina sembra permettere loro di spiccare il volo, se invece stiamo fermi le vediamo inerti. Un’illusione ottica utile per farci diventare parte dell’opera, tracciando un’ipotesi e verificando il suo saperci trasportare verso il movimento. Capire perché avvertiamo certe sensazioni in un determinato momento è essenziale per ottenere benessere, in particolare quando l’umore varia in una scala di alti e bassi che non riusciamo a regolare.
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Da Pénétration di Annette Messager riaffiora la rabbia che prova il corpo, spesso calpestato da gesti di violenza, che scinde tutti gli organi, rendendoli figli del nulla, soli. La spina dorsale, la gabbia toracica, mani e piedi prendono vita propria dall’alto del soffitto. Si resta di stucco. Il rifiuto dell’abbandono è il filo che tiene unito lo scheletro, composto dalle lettere rosse della parola Chance, simile al desiderio di un uomo anti umano che vuole possedere una donna, contro la sua volontà. Grazie a questo finale forte e inatteso assieme alla proiezione di un video in cui gli animali governano il mondo, l’esperienza si rivela immersiva. Vengono trasmessi significati che amplificano la suggestione e si evidenziano le distorsioni emotive frutto dell’incoscienza del funzionamento dell’organismo nel riconoscere e dare un nome a ciò che proviamo.
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Emotion – L’arte contemporanea racconta le emozioni a cura di Danilo Eccher – Chiostro del Bramanete – Roma Dal 29 novembre 2023 al 6 gennaio 2025