“The Wasteland” apre una finestra sulla realtà del lavoro nelle zone più remote dell’Iran
Dal 15 al 17 novembre, il Blu Desk di Roma ospita una tappa della 5° edizione di Nostalgia Film Festival, il festival del cinema indipendente iraniano.
Quando si emigra dalla propria terra natale verso un paese lontano, che sia conosciuto o sconosciuto, le valigie dei migranti racchiudono spesso piccoli ricordi legati alla terra che lasciano, simile a quando un bambino porta con sé anche solo un fazzoletto della propria mamma, per alleviare la solitudine nei momenti di nostalgia. Chi lascia l’Iran, una terra spesso cruda e dura, porta con sé anche la bellezza e la poesia, custodite nelle valigie del proprio cuore e della propria anima. Un artista non può sopravvivere senza condividere questa bellezza con il mondo, proprio come fa il regista Ahmad Bahrami, a cui è dedicato il festival. I suoi film, intrisi di una crudele realtà iraniana, si avvolgono della poesia e della delicatezza tipiche di un artista sensibile e coraggioso.
Il festival del cinema indipendente iraniano, intitolato Nostalgia, si apre con la proiezione di un suo film: The Wastetown, secondo film del regista iraniano Ahmad Bahrami, in concorso alla 77esima Edizione del Festival del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti; una drammatica narrazione sulla violenza di genere, un tema purtroppo non estraneo anche alla nostra realtà quotidiana, sebbene si manifesti in forme diverse. Girato con grande semplicità e un numero limitato di attori, in un’unica location, il film esprime, attraverso un linguaggio essenziale, la drammaticità di anime che vivono in una condizione di violenza inaudita, che genera a sua volta una spirale di abusi culminando in una vera e propria autodistruzione, come soluzione a una vita senza via via d’uscita. È una tragedia che non può non toccare l’umanità intera.
La scenografia dell’ambientazione, un’area di rottamazione auto, diventa simbolo della rovina umana. I macchinari, destinati ad accartocciare i rottami, rappresentano le forze che schiacciano le persone in una società iraniana e oltre, dove la dignità umana è calpestata da sistemi politici e sociali oppressivi. Questa denuncia non si limita ai governi autoritari, ma si estende anche a società democratiche, che sminuiscono l’identità individuale in modo sottile e subdolo, portando a un’autodistruzione collettiva. Riflessioni simili si trovano nelle tragedie greche, dove già nel V secolo a.c. i drammaturghi e i poeti denunciavano la catastrofe dei poteri illiberali e la conseguente catena di violenze e di suicidi che derivano dal non riconoscimento dell’identità individuale. Basti pensare all’Antigone di Sofocle, dove la violenza di genere era già palese nella frase di Creonte: “corpi da fecondare ce ne sono tanti”, togliendo alle donne qualsiasi dignità umana e considerandole solo un corpo come un altro per procreare, unico ruolo destinato alle donne in una società da sempre nettamente maschilista.
La tragedia dell’Antigone, uccisa per aver disobbedito a un editto del re, scatena una serie di violenze da disorientare perfino lo stesso Creonte, quando ormai però è troppo tardi. Così la protagonista del film The Wastetown, interpretata perfettamente dall’attrice Baran Kosari, molto brava nella credibilità espressiva e nella freddezza dello sguardo, da far percepire tutta la determinazione e la disperazione del suo vissuto, fino a lasciarsi schiacciare lei stessa come un’auto, poiché la violenza subita ha generato in lei altre violenze, ma senza portare a nessuna soluzione del problema. Un film, dove lo spettatore è costantemente coinvolto nel dramma senza capire dove conduca il tutto, dove si sta arrivando, cosa sta per succedere.
Il Festival Nostalgia promuove il cinema indipendente iraniano, dando voce a registi e artisti che operano al di fuori di visioni politiche o religiose, girando i loro film senza autorizzazioni governative e senza un adeguato supporto pubblicitario. Il cinema indipendente iraniano ha bisogno di essere scoperto in Europa e nel mondo, poiché i temi affrontati e il linguaggio utilizzato rappresentano elementi artistici unici e creativi, in grado di lasciare un segno profondo. Registi e attori che rifiutano le norme imposte dai loro governi, affrontano enormi difficoltà e spesso si vedono costretti a emigrare per continuare a creare, portando con sé la nostalgia dei luoghi di origine e la voglia di contribuire a un vero cambiamento. Hanno bisogno dunque del nostro sostegno, affinché non vengano schiacciati come rottami dimenticati, ma sostenuti da una rete sociale e umana che dia forza ad un rinnovamento radicale tanto necessario quanto urgente, che non può più essere ignorato.
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The Wastetown – Regia e sceneggiatura Ahmad Bahrami – Con: Baran Kosari, Ali Bagheri, Babak Karimi, Behzad Dorani, Mohsen Mehri Deravi, Karim Sharahi, Habib Sharahi – Prodotto da Reza Mohaghegh – Festival Nostalgia Dal 15 al 17 novembre 2024