Un brillante gioco al massacro tra amici, tra risate e rivelazioni
di Caterina Dellepiane
Fin dalle prime battute, Le Prénom – Cena tra amici in scena al Politeama di Genova sorprende: è preciso ed esplosivo al tempo stesso. Il personaggio di Vincent, interpretato da un energico e raffinato Aldo Ottobrino, si rivolge direttamente al pubblico tracciando un ritratto vivido dei presenti in scena, ancor prima che la serata, e il conflitto, abbia inizio. La scelta registica è efficace e accogliente, rompe la quarta parete con naturalezza, preparando così lo spettatore al tono della pièce: ironico, diretto e tagliente.
La commedia, diretta da Antonio Zavatteri, è l’adattamento italiano del celebre testo della coppia francese Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patellière, tradotto con intelligenza e coerenza da Fausto Paravidino. Il risultato è una versione che non perde il ritmo serrato dell’originale, e che riesce a calarsi nella nostra lingua senza tradire la vena brillante, e talvolta spietata, del testo.
La scenografia, curata ed attenta ad ogni singolo dettaglio, riproduce uno spazio domestico in cui tensioni sepolte e ipocrisie borghesi affiorano. In questa stanza, con un pretesto apparentemente leggero – l’annuncio del nome scelto per un bambino in arrivo – confessioni, sarcasmi, frecciate e rivelazioni scomode, rimbalzano tra le mura. Un crescendo continuo che diverte, ma allo stesso tempo, provoca e ferisce.
Le maschere crollano e le relazioni vacillano, rivelando quanto ogni personaggio custodisca una propria zona d’ombra. Un processo inesorabile che fa esplodere i fragili equilibri che legano i protagonisti.
Tutto si regge su un ritmo impeccabile, in punta di battuta. Il pubblico, numeroso, composto e partecipe, è travolto da un dialogo così serrato da non lasciare il tempo per un applauso. Eppure, non si perde mai. Solo alla fine, quando le luci si sono abbassate, l’apprezzamento è esploso in modo chiaro e convinto, segno che lo spettacolo ha colpito nel segno, facendo ridere e riflettere con equilibrio. Merito di una direzione attoriale precisa, che non scivola mai nella caricatura e che lascia agli interpreti lo spazio per costruire un personaggio vero, credibile, incastonato alla perfezione nella dinamica di gruppo: oltre al già citato Aldo Ottobrino, Alberto Giusta porta sul palco una presenza incisiva e controllata, Davide Lorino si muove con disinvoltura tra sarcasmo e disagio, Elisabetta Mazzullo e Lisa Galantini offrono due figure femminili ben distinte, entrambe coinvolte nel vortice emotivo della serata.
Una commedia intelligente, che ci intrattiene senza rinunciare alla riflessione. Vincent chiede, con tono apparentemente leggero: “Quindi ciò che conta alla fine è quello che pensa la gente?” È in quel momento che la commedia si rivela per ciò che è: un meccanismo teatrale brillante, ma anche un piccolo saggio su chi siamo, e su quanto conti, davvero ciò che pensiamo di noi stessi.
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Le Prénom – Cena tra Amici di Matthieu e Alexandre de La Patellière – regia:Antonio Zavatteri – versione italiana Fausto Paravidino – con: Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino – scene e costumi: Laura Benzi – Luci: Sandro Sussi –Politeama Genovese dal 20 al 22 maggio 2025