Le note(stonate) che arrivano da Sanremo: i soliti accordi!

Mentre il mondo intero piange le migliaia di vittime sepolte dalle macerie del terribile terremoto che ha colpito la zona di confine a sud tra Turchia e la Siria con un cataclisma paragonato a decine di atomiche; in Italia a Sanremo ieri sera è stata inaugurata la 73a edizione del Festival della canzone, tra musiche e lustrini all’insegna del sempreverde Gianni Morandi in veste di co-conduttore accanto ad Amadeus e Lady Ferragni in Fedez. Di rito anche l’assolutorio lo spettacolo deve andare avanti, che non sfigura mai, mutuato dalla celebra battuta di Charlton Heston nel Il più grande spettacolo del mondo, dove interpretava il ruolo del patron di un circo coinvolto in un terribile incidente ferroviario.

Così, se qualche imbecille aveva osato pensare forse, viste le circostanze ,al di là della raccolta fondi sarebbe stato più  serio soprassedere, l’arrivo a sorpresa all’Ariston del Presidente Mattarella per la prima volta a Sanremo, ha annullato ogni dubbio in proposito con l’intento (lodevole) di festeggiare alla presenza del Capo dello Stato la nostra benemerita Costituzione declinata ancora una volta dall’inesauribile Roberto Benigni, non senza aver ascoltato come alla Scala tutti in piedi, l’inno nazionale non con l’orchestra ma con la voce a cappella di Gianni Morandi visibilmente commosso.

“Pensati libera” c’era scritto sull’abito disegnato e firmato da lei stessa l’influencer milionaria Chiara Ferragni, conduttrice di questa edizione più che mai nazional popolare del Festival, scatenando sui social ondate di commenti, il più “gentile” dei quali è stato “Pensati povera”. Partito il Presidente Mattarella non senza un selfie (sigh!) con la stessa Ferragni, Amadeus e Morandi, l’esibizione dei 14 cantanti in gara ai quali si aggiungeranno gli altri 14 questa sera. Fra I più gettonati alla fine dal pubblico festante tutto vestito di pelle nera Marco Mengoni, che proprio a Sanremo nel 2010 ha iniziato la sua carriera per poi vincerlo nel 2013 con L’essenziale. Il ritorno in coppia dei vincitori della scorsa edizione Mahmood Blanco,quest’ultimo in seguito protagonista in negativo quando si è esibito da solo in una violenta reazione prendendo a calci tutti i vasi che abbellivano con i fiori il palcoscenico dell’Ariston, giustificandosi con uno sbigottito Amadeus perché non sentiva fischiato sonoramente dal pubblico in sala, divertito comunque dal fuoriscena del sempre sorridente Morandi in veste di addetto alle pulizie con tanti di scopa. 

Non siamo esperti di canzoni ma un po’ di cinema si.  Fra i cantanti, proprio perché l’abbiamo vista in un film alla Mostra di Venezia, ci è piaciuta in grande spolvero Elodie in duetto con il rapper Mr. Rain e con il coro di bambini, veri supereroi in gara con il brano Due e la giovane cantautrice Ariete, appena vent’anni, pseudonimo di Arianna Del Giaccio con la canzone Mare di guai; gli stessi in cui si erano cacciati gli organizzatori con la ventilata presenza con un videomessaggio del Presidente Zelensky, poi saggiamente annullata.

“Altro che giovani” titolava qualche giorno fa in un suo editoriale su Il Giornale Tony Damascelli ricordando l’età dei big ospiti di questa edizione del Festival: Anna Oxa 61, Gianni Morandi 78, Albano 79, Riccardo Fogli 75, Massimo Ranieri 74, Ornella Vanoni 88, Roby Facchinetti 78, Gino Paoli 88 e il sottoscritto che ha finalmente finito qui a Sanremo per tornare a scrivere e parlare di cinema, partendo dalla Berlinale che verrà inaugurata il prossimo 16 febbraio ne ha ben 85! E a proposito di cinema e di Sanremo, chiudo con due considerazioni: la prima è che negli anni trenta in un collegio femminile del Sacro Cuore di Gesù, studiava sognando di diventare attrice Vivien Leigh, la protagonista premio Oscar del celebre Via col vento e la seconda è che una volta finito il circo canoro, l’Ariston tornerà ad essere una modernissima, confortevole e centralissima multisala cinematografica!

PS. Ma vuoi vedere che il gesto inconsueto di Blanco non era per il mancato ritorno in cuffia, ma un vero atto (unico) di protesta?