Un appuntamento dedicato al genio di Oscar Wilde. Tra le eleganti sale di Palazzo Merulana, Coopculture e il circolo letterario La Setta dei Poeti Estinti hanno proposto sabato 25 giugno un focus sull’autore irlandese, attraversando la sua produzione poetica e in prosa.
Dal “Ritratto di Dorian Gray” al “De Profundis” fino a “La ballata del carcere di Reading”. Un percorso per accadimenti privati, episodi di cronaca e argomenti scavando nella vita di uno tra i più talentuosi autori della letteratura mondiale. Pensatore ancora attualissimo negli estratti scelti e letti da Mara Sabia, attrice e docente, e da Emilio Fabio Torsello, giornalista e fondatore della Setta, progetto che dal 2016 diffonde letteratura per gli spazi della Capitale.
L’evento ha registrato il tutto esaurito, con i presenti allietati dai passaggi di Wilde su temi quali l’omofobia, la repressione esercitata dalla morale, la mala-giustizia, il bigottismo della società britannica tardo-ottocentesca. E ancora, tra aforismi e paradossi, il culto della bellezza e la teorizzazione di un nuovo edonismo in risposta ai cambiamenti sociali di una società rivoluzionata dall’industrializzazione di massa. Orientata verso il progresso, ma obsoleta nei costumi.
Wilde dunque precursore di quell’attenzione spasmodica dell’individuo per se stesso che poi è divenuto cifra sempre più evidente nel Novecento e finanche ai giorni nostri. I passaggi continui e alternati, al leggio, di Sabia e Torsello, hanno generato un climax coinvolgente che nella parte finale si è concentrato sugli esiti devastanti del periodo di detenzione.
La Setta dei Poeti estinti tornerà a Palazzo Merulana con altri approfondimenti rivolti ai protagonisti della letteratura mondiale.