Inaugurata la prima grande retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice impressionista Berthe Morisot, a ospitare la mostra è il Palazzo Ducale di Genova.
“Impression, Morisot” si presenta come un’opportunità unica per esplorare l’opera e la vita di Berthe Morisot, una delle figure più rilevanti, ma spesso dimenticate, dell’Impressionismo.
Curata da Marianne Mathieu, una delle maggiori esperte di Morisot, la mostra espone ottantasei opere tra dipinti, acquerelli, pastelli e disegni, molti dei quali provenienti dagli eredi dell’artista e mai esposti prima. Le opere rivelano la maestria di Morisot nel catturare la luce e i dettagli intimi della vita quotidiana, con una sensibilità particolarmente attenta ai temi della femminilità e della domesticità. L’artista, infatti, è spesso definita la “pittrice dell’infanzia” per i suoi delicati ritratti di bambini e scene familiari, come si può vedere in opere come La favola (1883) e Fanciulla con la bambola (1884).
Uno degli aspetti più interessanti della mostra è l’approfondimento sui soggiorni di Morisot sulla Riviera tra il 1881-1882 e il 1888-1889, che influenzarono la sua pittura attraverso l’uso della luce . Questo periodo, finora poco esplorato, arricchisce la comprensione del suo sviluppo artistico, soprattutto per quanto riguarda la sperimentazione con il “non-finito”, una tecnica in cui l’artista lasciava intenzionalmente parte della tela grezza visibile.
L’esposizione non si limita all’aspetto artistico, ma offre uno sguardo approfondito sulla vita personale di Berthe Morisot, grazie a fotografie e documenti d’archivio che sottolineano l’importanza della famiglia nel suo percorso. Di particolare rilevanza sono i ritratti dei familiari, tra cui spicca la figlia Julie Manet, che non solo posò come modella, ma divenne anche la custode e promotrice dell’eredità artistica della madre dopo la sua morte.
Nel contesto dell’anniversario dei 150 anni dall’Impressionismo, la mostra si inserisce in un programma internazionale di celebrazioni, in collaborazione con il Museo d’Orsay e la città di Nizza, dove Berthe Morisot fu protagonista di altre importanti esposizioni. Il Palazzo Ducale, inoltre, affianca all’esposizione una serie di conferenze dedicate al ruolo delle donne nell’arte del XIX secolo, con la partecipazione di studiosi come Melania Mazzucco.
La mostra “Impression, Morisot” non solo rende omaggio a un’artista innovativa, ma permette di esplorare il contributo femminile all’arte in un’epoca prevalentemente maschile. Morisot, spesso oscurata dai suoi contemporanei maschili, come Monet e Degas, si affermò con uno stile unico che esplorava l’intimità della vita quotidiana. Le sue pennellate delicate e rapide catturano momenti fugaci con un uso vibrante del colore, e i suoi soggetti, spesso donne e bambini, rappresentano una dimensione profondamente personale e domestica, che distingue il suo approccio alla pittura impressionista. Il suo lavoro non si limitava alla rappresentazione della realtà esterna, ma rifletteva anche la sua sensibilità nei confronti delle emozioni umane, evidenziando con particolare attenzione l’interazione tra luce e forma.
La retrospettiva non è solo un tributo a un’artista straordinaria, ma anche un’opportunità per ripensare il ruolo delle donne nell’arte. Morisot emerge come una figura innovativa, capace di fondere la sfera privata e pubblica, l’intimità e la modernità, creando opere fondamentali per la storia dell’arte europea.
La mostra “Impression, Morisot” è aperta al Palazzo Ducale di Genova dal 12 ottobre 2024 fino al 23 febbraio 2025.
La mostra è un progetto di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura con Electa in collaborazione con il Museo di Belle Arti Jules Chéret di Nizza con il sostegno di Regione Liguria e Comune di Genova e il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.