La promessa di Alessandro Filippi, storia e voce di Luigi Magni

Intervista al direttore artistico della Fondazione Luigi Magni e Lucia Mirisola

Alessandro Filippi è un perfetto conoscitore di tutta la storia della Roma papalina, delle citazioni dei film di Luigi Magni e perfino degli aneddoti sconosciuti sulla coppia Luigi Magni, detto Gigi, e Lucia Mirisola, costumista e scenografa nonché compagna di una vita del regista romano. Filippi è il custode di una grande eredità trasmessa per vie dirette ed è alla direzione artistica della Fondazione Luigi Magni a Velletri.

Com’è nata la Fondazione Luigi Magni e Lucia Mirisola?

La Fondazione nasce nel 2020 in rispetto alle volontà testamentarie di Donna Lucia (Lucia Mirisola n.d.r), richiamando anche le volontà del Maestro (Luigi Magni n.d.r) dove quest’ultimi hanno voluto che tutto il patrimonio artistico (copioni, sceneggiature originali, oltre cinquemila foto scena, i loro premi, insomma tutto quello che avevano raccolto nella loro carriera) fosse consegnata ad un ente già esistente o appositamente costituito che si occupasse di catalogare, conservare, tramandare e rendere fruibile quello hanno fatto. La Fondazione ha sede a Velletri in una location un po’ strana, la Stazione ferroviaria di Velletri che è la terza stazione ferroviaria più antica d’Italia.

Ultimamente, è iniziata la tournée teatrale della commedia musicale
I sette Re di Roma interpretata nel 1989 da Gigi Proietti e ora da Enrico Brignano. Com’è stato partecipare alla prima dello spettacolo al Teatro Sistina, dove è avvenuto il primo debutto, e portare un pezzo del museo?

Beh per questo dobbiamo ringraziare Enrico (Enrico Brignano n.d.r) che ce lo ha permesso. E’ stata una bella emozione e soddisfazione per tanti motivi: a parte il ritorno de I sette Re di Roma, ma lì c’è un pezzo della vita di Gigi Magni. Il Maestro è stato tra gli autori di Rugantino, Ciao Rudy, Venti Zecchini d’oro, Il giorno della tartaruga, insomma, di gran parte delle commedie musicali firmate dalla premiata ditta Garinei & Giovannini (Pietro Garinei e Sandro Giovannini n.d.r.). Con il ritorno di Gigi (Luigi Magni detto Gigi n.d.r) al Sistina, non potevamo certo non essere presenti con alcune cose del Museo come l’Arcangelo San Michele, la riproduzione dell’Arcangelo di Raffaele da Montelupo situato a Castel Sant’Angelo, il manoscritto originale de I sette Re di Roma e l’ultimo premio David di Donatello del 2008 alla Carriera.

Qual è l’interesse di Roma e di Velletri sulle attività museali dedicate a Luigi Magni e Lucia Mirisola?

Arrivano da Roma molte richieste di ragazzi che stanno facendo studi e tesi di laurea sul lavoro e sulla memoria del Maestro e della Signora Lucia. Velletri ne ha fatto un punto di orgoglio: questo va ricondotto alla figura della compianta Assessora alla Cultura Romina Trenta che nel 2017, quando abbiamo iniziato a parlare di Gigi Magni a Velletri, ha capito l’importanza di quello che stavamo facendo. Tra l’altro la città è la prima in Italia ad aver intitolato uno spazio pubblico al Maestro Magni.

A che punto è il tuo progetto di trasformazione del Premio Luigi Magni in un progetto nazionale?

Perché no? Forse quest’anno! Ci siamo quasi riusciti: adesso a breve ci sarà l’inaugurazione ufficiale del nuovo allestimento del Museo al primo piano della Stazione ferroviaria di Velletri e poi dopodiché, si, partiremo a livello nazionale.

Oltre al nuovo allestimento del Museo, quali sono i prossimi progetti previsti per la fine di quest’anno e se ci sono altri progetti speciali per la prossima stagione?

Stiamo pensando a tante cose: abbiamo parecchi contatti per riportare in scena alcuni dei lavori del Maestro. Ci saranno belle sorprese. Entro il compleanno del Maestro, il 21 marzo, inaugureremo la nuova sede in ambienti molto particolari: nel 1863 il Beato Papa Pio IX è arrivato a Velletri ed è salito proprio in quegli ambienti, ricevendo le autorità e nel 1980 San Giovanni Paolo II ha visitato gli stessi ambienti.

David di Donatello, costumi, video, ricostruzioni storiche e scenografie dei film come In nome del Papa Re, Nell’anno del Signore, la Tosca e Scipione detto anche l’Africano, tutti i film di Luigi Magni disposti lungo tutto il museo tornano a vivere grazie alla Fondazione e al lungo e silenzioso lavoro di Alessandro Filippi, il quale ha permesso che il Polo Museale diventasse un vero centro culturale a Velletri e luogo di pellegrinaggio per gli appassionati cinefili delle opere cinematografiche e teatrali di Gigi Magni.
Toccare con mano i copioni scritti da Gigi Magni de I Sette Re di Roma, Rugantino o La Santa sulla scopa custoditi all’interno della Fondazione stessa è un’emozione indescrivibile. Un vero tempio dedicato a Luigi Magni e Lucia Mirisola, dove tutti gli elementi gelosamente custoditi hanno un peso rilevante per la storia del cinema.

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